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Il primo anno di Matteo Sobrero con l’universo Bora-hansgrohe, poi diventato il colosso Red Bull, non è stato dei più memorabili. Gli ordini di scuderia e qualche probabile errore in fase di preparazione al Tour de France lo hanno portato a vivere un 2024 un po’ in sordina, lontano dalle aspettative che aveva dopo il percorso di crescita portato avanti alla Jayco AlUla.
E pensare che l’inizio della stagione era stato assolutamente incoraggiante, con quell’affondo alla Milano-Sanremo nell’ultimo chilometro che per poco non gli consegnava una Monumento da aggiungere al palmares. «L’anno scorso ero effettivamente partito bene, poi ho fatto una preparazione specifica per il Tour de France per supportare Roglic, ho messo da parte i miei obiettivi ma qualcosa non ha funzionato e sono arrivato stanco, trascinandomi così fino alla fine della stagione - ha ammesso Sobrero -. Probabilmente c’è stato un carico troppo elevato, sia fisico che mentale, per preparare il Tour, qualcosa a cui non ero abituato. Però, dai, il 2024 è passato, ora ho solo voglia di concentrarmi sul nuovo anno e ripartire. E anche la Sanremo fa ormai parte del passato. Non ci penso più, sono già focalizzato su quella che verrà, dove sarebbe bello essere ancora lì davanti. Però ogni anno è diverso, vediamo come andrà questa volta».
La Classicissima sarà infatti ancora una volta nel suo calendario, che quest’anno prevede tanta Italia dopo l’esordio di questi giorni alla Volta a la Comunitat Valenciana. «La tabella invernale è stata rispettata a dovere - prosegue il piemontese -. Non ho avuto intoppi e qui alla Valenciana è l’occasione per testarsi una prima volta. Finita la corsa andrò in ritiro sul Teide, dopodiché correrò Strade Bianche, Tirreno-Adriatico, Milano-Sanremo, poi andrò di nuovo sul Teide, quindi correrò le classiche delle Ardenne e, se tutto va bene, il Giro d’Italia affianco a Roglic. Per il momento, però, non voglio mettere troppa carne al fuoco, procediamo passo dopo passo, di obiettivi ce ne sono molti».
Dopo averlo accompagnato nel non troppo fortunato Tour dell’anno scorso, quindi, Sobrero supporterà nuovamente Roglic alla Corsa Rosa. «Primoz è un grande, è molto facile andare d’accordo con lui. È come lo vedete davanti alla telecamere, alla buona, sempre pronto a scherzare».
Le sue qualità a cronometro sono ben note, ma nel 2024 è riuscito a disputarne solo 4, di cui due al Tour de France, contro le 7 del 2023 e le 9 del 2022. Inoltre nell’ultimo anno in Jayco aveva dimostrato un crescente spunto veloce per le volate ristrette, tanto da aver ottenuto tanti piazzamenti, anche in corse WorldTour, ed essersi imposto in una tappa del Giro d’Austria.
«A me stesso chiedo un po’ più di continuità e non sarebbe male tornare ad alzare le braccia al cielo. La squadra mi chiede di essere a disposizione dei capitani, come l’anno scorso, ma mi sprona anche a sfruttare le opportunità personali quando capitano. Col mio preparatore Paolo Artuso stiamo continuando a lavorare sull’esplosività per gli sprint ristretti, il lavoro in palestra è propedeutico anche a questo. Di cronometro, effettivamente, l’anno scorso ne ho fatte davvero poche. Mi mancano, spero di tornare a farle con una certa regolarità quest’anno».
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