Il Giro d'Italia si conferma straordinaria vetrina per il nostro Paese e ora anche per l'Albania, come confermano le dichiarazioni delle autorità presenti in sala al vernissage ufficiale della corsa.
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri: «Per noi è una gioia grandissima, perché rilanciamo con entusiasmo il rapporto tra Roma e il Giro: è la 50 volta che una tappa tocca Roma ed è la settima volta che la corsa rosa finisce nella nostra città. È un fatto evocativo che il Giro parta dall’Albania, un salto nella storia che ci rende felici e come le altre edizioni a Roma sarà un successo. Cercheremo di coinvolgere la città con tanti eventi in questo che è un anno particolare perché è il Giubileo e la corsa passerà in tanti luoghi simbolo che rievocano i temi della pace e della fratellanza».
Il Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha aggiunto: «Noi stiamo puntando sulla diplomazia dello sport e stiamo lavorando con il Giro per promuovere le bellezze nostrane, in particolare quelle meno note. Il Giro è uno strumento utilisssimo per far conoscere il nostro territorio e li stiamo facendo attraverso le nostre sedi diplomatiche. Abbiamo deciso che il Giro diventasse ambasciatore diplomatico di sport e nel nostro ministero abbiamo un ufficio dedicato alla diplomazia sportiva come strumento non solo agonistico e sociale ma per esportare il prodotto dell’industria dello sport, come abbigliamento e bici. Il Giro sarà una valida spalla per la diplomazia e per il mio ministero. Si partirà da un Paese amico e con questo diamo un forte sostegno ai Balcani occidentali che vogliamo entrino presto nella comunità europea. Aprire all’Albania vuol dire che siamo pronti ad accoglierli in Europa».
Il primo ministro dell'Albania Edi Rama: «È un grande privilegio essere qui per unire ancora una volta Italia e Albania. Devo dire che con Rcs abbiamo fatto un buon accordo: alla Groenlandia direi "prendete Cairo per negoziare con Trump". Sono uno juventino particolare - anche perché la mia grande passione è Josè Mourinho -, amo l’Italia e anche gli azzurri anche se avete stadi veramente... brutti. Mi sento un po’ strano perché in questa sala perché sono tra i pochi che sanno guidare solo la bici: non guido auto o altro ma solo la bici. Fino a qualche anno fa noi eravamo chiusi come la Corea, l’unico modo per aprirsi al resto mondo era la radio italiana e seguivamo il Giro d’Italia con Gimondi e Merckx e facevamo il tifo senza vedere le immagini e immaginavamo di poter andare un giorno dall’altra parte del mare. Lo sport ci ha sempre aiutato a sperare e sapevamo che dall’altra parte del
mare c’era vita. Vedere oggi l’Albania qui è qualcosa di meraviglioso, sono onorato e. grato e voglio ringraziare chi ha fatto il primo passo, il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida».
E ancora: «L’Albania è un territorio piccolo ma abbiamo tutto: montagne, due mari e fiumi: le tre tappe metteranno in mostra il nostro paese e potremo mostrare il nostro territorio come un film. Quando abbiamo iniziato il percorso di rinascita del Paese, gli italiani che venivano da noi erano davvero pochi, dal 2022 siamo andati in crescendo e nel 2024 siamop arrivati ad avere 1,4 milioni di turisti italiani e contiamo di averne di più perché abbiamo molto da far vedere. L’Albania è ancora un territorio innocentem ricorda molto l'Italia del dopoguerra: ci piacerebbe non commettere i vostri stessi errori, ma sappiamo che non sarà così. Penso che gli italiani siano degli albanesi vestiti da Versace...» ha chiuso scherzano Rama.
Quanto al commento tecnico, vi invitiamo ad ascoltare le parole di Davide Cassani nel finale della puntata appena pubblicata del nostro Bla Bla Bike: non perdetela!
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