Cinque amici in bicicletta. Allegri, energici, ottimisti. Zaino in spalla. Hanno deciso di fare una gita. Escono dalla città e già respirano la libertà. La prima parte del percorso è in pianura, la seconda in salita. E sui tornanti si fa fatica.
Gianni fora: ma è svelto e abile, e ci mette poco per sistemare la gomma. Gianni è stanco, e propone cinque minuti, poi ne verranno accordati dieci, di riposo. I cinque amici appoggiano le bici e si siedono ai bordi della strada. E’ la prima occasione per chiacchierare e confrontarsi.
Anche questa pedalata è un viaggio di conoscenza: di sé, degli altri, del territorio, della vita. E così l’incontro con Pierina la contadina, con Silvano il campioncino di ciclocross (e la sua bicicletta battezzata Attila), tra il guado del Rio Tauneri (ma per loro è il Rio Grande, “un fiume esplorato da gente come loro o è Grande o niente”) e un’avventura sulla neve (“K.O.?, domanda Mario immediatamente, spaventato. O.K, O.K., Mario, risponde Mike”), una cena in campagna e l’albero della cuccagna…
“O.K. o K.O.?” è un libriccino emerso in un book crossing. Lo ha scritto Piera Paltro, è uscito nel 1975, lo ha pubblicato la Libreria editrice internazionale Paolo Viano di Torino, il prezzo non è indicato, così come non è indicato l’autore delle quattordici illustrazioni, compresa quella sulla copertina.
Storie per ragazzi, con gemme di saggezza. A cominciare dal primo capitolo. “E’ l’uomo che ha dato valore al denaro, ma adesso è il denaro che dà valore all’uomo”, “A me piace fare una bella corsa sulla bici, e se c’è una salita per me va ancor meglio, ma così, perché mi diverto, perché mi sento vivo, perché vinco una difficoltà e ce la faccio e arrivo”, “Ai grandi giocare piace, ma solo fino a un certo punto. Poi devono metterci di mezzo qualche complicazione, come vedere se ci guadagnano, se la gente li ammira, se a un certo punto diventano i più famosi”.
O.K. o K.O.? O.K.!
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.