Nel 2025 non lo vedremo in gruppo con i Professionisti. Dopo un triennio passato con la maglia del Team Corratec, Marco Murgano ha scelto di scendere di sella ed iniziare a mettere in sella gli altri. Il 26enne di Chiavari, quarto classificato al Tour of Qinghai Lake 2023, e protagonista di lunghe fughe con cui si è messo in mostra durante UAE Tour e alla Milano- Torino di quest’anno, ha accettato di raccontarsi ai microfoni di tuttobiciweb e svelarci i progetti per il suo futuro.
Marco, si chiude un capitolo?
«Sì. La squadra non mi ha confermato e io sono pronto a girare pagina. Sono riuscito a realizzare un bellissimo sogno, quello che tutti i bambini hanno quando iniziano a fare ciclismo: ho corso da Professionista al fianco di grandi campioni e in gare importanti. Grazie alla bicicletta ho girato il mondo, conosciuto tante persone e fatto molte esperienze, ora però è arrivato il momento di fermarsi. Lascio ma sono sereno».
Non ti si è presentata nessuna opportunità per continuare?
«Sapevo che questo avrebbe potuto essere il mio ultimo anno tra i Pro. Forse avrei potuto trovare altre squadre, magari Continental, però ho preferito concentrarmi su quella che sarà la mia nuova attività».
Cosa farai?
«Inizierò a lavorare come biomeccanico collaborando col mio amico Patrick Nastasi che ha uno studio qui a Chiavari. Non sarò più in gruppo ma sarò sempre in mezzo alle bici per aiutare agonisti e amatori a stare bene in sella. Sto già prendendo confidenza con il nuovo lavoro, è stimolante e sono convinto che con la mia esperienza da atleta potrò essere d’aiuto».
Prima di approdare al professionismo hai fatto tutta la “trafila” nelle categorie giovanili.
«Una quindicina di anni fa sono partito dal G.S. Levante, poi sono passato al Casano dove sono rimasto fino alla fine del secondo anno da Juniores. Da Under ho corso alla Viris, poi alla Maltinti e alla Petroli Firenze – Hopplà fino ad arrivare alla Corratec. Ai Direttori Sportivi e ai Dirigenti di tutti questi team devo un grande grazie. Ma il ringraziamento più grande va alla mia famiglia».
Che insegnamento ti ha dato il ciclismo?
«Ho imparato a vivere. A far sacrifici e a lottare per raggiungere degli obiettivi».
Il momento più complicato della tua carriera.
«L’anno del Covid. Un periodo decisamente difficile».
Il momento più bello.
«La partecipazione alla Milano – Sanremo di quest’anno. Una emozione unica».
Hai qualche rimpianto?
«Nessun rimpianto. So di aver dato sempre il 100%. Come ho detto, sono sereno e felice di ciò che ho fatto e di quello che ho avuto dal ciclismo».
Manca poco a Capodanno, inizierai il 2025 con una pedalata?
«A Capodanno vedremo. Quello che è certo è che continuerò a pedalare per tenermi in forma, magari con più tranquillità e non necessariamente con la pioggia e il freddo (ride, ndr).