TOKYO 1964, ANGELO DAMIANO E QUELL'IMPRESA D'ORO CON SERGIO BIANCHETTO

STORIA | 20/10/2024 | 08:12
di Gian Paolo Porreca

E compie il 20 di questo ottobre 60 anni, sessanta autunni ma hanno per lui la levità delle primavere, la storica vittoria nel tandem alle Olimpiadi di Tokyo, per il nostro Angelo Damiano. 60 anni, eravamo ragazzini e siamo nonni, dal trionfo in quella spettacolare disciplina del ciclismo su pista che Damiano - il ragazzo di Barra, nato il 30 settembre del ‘38 e come tale il meno giovane dei campioni olimpici campani - vinse in coppia con il padovano Sergio Bianchetto.


Già, il tandem, mica un gelato prelibato del tempo venturo, ma quella specialità emozionante simbiosi di potenza ed equilibrio di due atleti dai garretti di acciaio su una bici condivisa, che dopo il '68 a Monaco, fra l' altro, alle Olimpiadi non avrebbe più avuto cittadinanza.


Ed Angelo Damiano è qui, il fisico impareggiabile e devoto di chi alla specialissima non rinuncia mai, se non quando piove di brutto, qui con la grinta e la memoria di quella avventura… «Sai, la cosa più incredibile che è restata viva a me, come a Bianchetto ovviamente, di quel capolavoro, fu la grandissima fatica che ci costò: pensa, i quarti di finale, le semifinali e la finale, tutte e tre le prove le dovemmo disputare al velodromo scoperto Hankooji in una stessa giornata, per il cattivo tempo in agguato. E per giunta, tanto contro i tedeschi Fuggerer-Kobusch in semifinale, come contro i sovietici Bodnieks-Logunov in finale, fummo costretti alla bella, avendo perso la prima volata….».

Angelo Damiano, ed è la peripezia, anzi la parabola, di un ciclista partenopeo su strada che negli ultimi anni ‘50 dalla Eldorado di Casavatore, dalla Internaples di Napoli, dalla Baratta di Salerno, viene selezionato per uno stage nazionale a Ferrara, e poi si impone su pista, nella fucina mitica della Ciclisti Padovani, sotto l’ ala del Ct Guido Costa. Era la stagione eclatante di Maspes e Gaiardoni, di Pettenella e Gasparella, i totem della pista, ma nel ‘63 al Vel d’ Hiv a Parigi, ad imporsi fra i ‘puri’ fu incredibilmente proprio il nostro Angelo Damiano,

E quel ‘64 olimpico sarebbe venuto dopo un oro niente affatto minore, ci ricorda Angelo, quello nella velocità ai Giochi del Mediterraneo, a Napoli, nel settembre 1963. «Ma sai la pelle d’oca, quel giorno, a battere in finale Turrini sull’Arenaccia, con la gente del quartiere e della Ferrovia che ti osannava, che batticuore vincente...».

Ed Angelo ci spolvera ancora la memoria, 86 anni e lucida ben più del nostro affetto scrivano, del bronzo ad Amsterdam da professionista nel ‘70 - «quel giorno Antonio Maspes non scese neppure in pista, per pudore…», alla Sei Giorni in Canada con Vito Taccone, «ci ingaggiò Derksen, il patron della pista nel mondo per fare felici gli emigrati nostri a Montreal, ci sentimmo io e Vito depositari di tanto laborioso amore’»... E il ritaglio sulla ‘rosea’ del nostro amico Rino Negri «qui, con Damiano, la classe non è acqua».

Ed onoriamo i 60 anni dal suo trionfo del ‘64, e diamo luce al suo intimo segreto, «sai,quell’ oro era destinato ed obbligato, era il premio necessario per poter sposare a dicembre la mia promessa fidanzata Annita».

Ed intanto infine, si fa tardi con l’intervista e gli occhi lucidi, e poi domani per Angelo è il puntuale nuovo giorno di bicicletta. A giorni alterni, come un elisir, la dose di 80 chilometri, controllate il percorso, forse Strava, niente scorciatoie, con il fratellino Pasquale compagno a scambiarsi le frenate, con il cuore sempre in pista. Il benessere è a due ruote senza motore, «io mi sarò pure accorciato in altezza, lo so, ma la mia vita si è allungata così ogni settimana’» attento agli invasati dei turbo diesel, fra Casalvelino e Paestum, Maratea e Roccamonfina, viva il verde, via dalla città roboante che è il cappio ai sentimenti e ai sogni, aria pulita fuori porta, non più un filo di grasso. «Ma non correre troppo sulla via», come gli raccomanda sempre di buon mattino Annita. La pista è lontana e vicina, Angelo, e felice tuttavia.

da Il Mattino

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Per volare vola e pare un gabbiano. Potente ed elegante, financo regale. Eppure Jo­na­than Milan, l’uomo sul quale il ciclismo italiano prova a ricostruire il proprio futuro pensando al proprio passato, si sente un toro. Sarà per quel suo fisico...


Se per tutti noi il periodo delle feste è speciale, lo è ancora di più per un giovane atleta. E allora scopriamo come passava il Natale il giovane Fabio Aru.«Quando correvo, durante il periodo di Natale avevo la possibilità di...


Riuscire a vincere al primo anno tra i pro’ non capita a tutti. Davide Persico però, salito di categoria all’inizio del 2024 con la maglia della Bingoal-WB, ce l’ha fatta portandosi a casa la sesta tappa del Tour of...


Dicembre è tempo di squadre in ritiro e rose da ufficializzare, un "valzer" nel quale alcuni corridori possono rimanere senza contratto per la stagione che comincerà poco dopo. Uno degli italiani ancora in cerca di squadra è il classe 1997...


È Natale, rosso e bianco sono due dei colori che caratterizzano questo periodo di festa. Gli stessi colori evocano ricordi speciali a Cristina Tonetti: «Sono i colori della maglia a pois!». L’ atleta della Laboral Kutxa – Fundación, lanciandosi in...


Con l’ingaggio di Joe Pidcock, fratello minore di Tom, la Q36.5 Pro Cycling Team ha chiuso il suo roster per la stagione 2025. Venticinque i corridori in organico in rappresentanza di ben 12 nazionalità : Australia, Belgio, Canada, Germania, Irlanda,...


Filippo Pozzato è persona che ferma proprio non ci riesce a stare. Nemmeno a Natale. Lunedì, insieme a una trentina di persone, si è messo a pedalare nei dintorni di Bassano del Grappa su percorsi perlopiù gravel, non facendosi spaventare...


Una manifestazione sportiva animata da atleti di diverse fasce d’età ed anche una giornata di festa in cui gli amanti del ciclismo si incontrano per vivere la loro passione. È grazie a questo mix che il Cross della Vigilia è...


Natale si trascorre in famiglia, ma se a tavola una sedia resta vuota non si può fare festa. Soprattutto se il posto libero era di un ragazzo di 21 anni che aveva tutta una vita davanti e nel nuovo anno...


Si era preso una pausa ed ora è pronto a tornare in sella. Andrea Pusateri, classe 1993, in realtà non ha mai smesso amare la bici, semplicemente aveva scelto di pedalare verso nuove avventure ma adesso ha scelto di tornare...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024