Gli strappi di Zurigo 2024 non hanno fermato i 195 cm del tedesco Niklas Behrens che, dopo una gara condotta con intelligenza, è andato a prendersi la maglia arcobaleno tra gli U23. Battuto in una volata a due lo slovacco Martin Svrček, che centra così l'argento dopo il bronzo del 2023, mentre terzo ha chiuso un mai domo Alec Segaert (Belgio). Il grande deluso di giornata è il padrone di casa Jan Christen (Svizzera), che ha voluto strafare attaccando in solitaria a 50 km dall'arrivo, salvo poi venire ripreso e chiudere al 4° posto. Nella sua trappola è caduto anche Giulio Pellizzari, che si è mosso troppo presto spegnendosi poi nell'ultimo giro e chiudendo all'11° posto.
LA CORSA - Il primo attacco di giornata è tutto anglosassone, con Robert Donaldson (Gran Bretagna), Cole Kessler (USA) e Lewis Bower (Nuova Zelanda) che arrivano a guadagnare fino a 1’10” su un gruppo che procede a folate, tra scatti e controscatti.
Dopo la salita di Binz e l’ingresso sul circuito di Zurigo, però, col gruppo già ridotto a 60 unità, la loro azione si esaurisce e riprendono gli scatti. Sull’insidioso tracciato zurighese ci provano senza successo prima Callum Thornley (Gran Bretagna) e Artem Shmidt (USA), e poi, più decisi, Antonio Morgado (Portogallo) e Davide De Pretto (Italia).
Dopo aver testato gli avversari con qualche timido scatto, Jan Christen mette alla frusta la sua squadra e a 50 km dall’arrivo, sul primo strappo del circuito, il più pendente, cambia marcia e se ne va da solo. Al suo inseguimento si lancia Giulio Pellizzari, che però perde terreno col passare dei chilometri e ai -30, dopo aver speso davvero tante energie, viene raggiunto da un drappello di 14 atleti trainato dal Belgio, con Emiel Verstrynge, Alec Segaert, William Junior Lecerf, Jarno Widar, Robin Orins (Belgio), Giulio Pellizzari (Italia), Martin Svrček (Slovacchia), Ivan Romeo, Igor Arrieta (Spagna), Joseph Blackmore (Gran Bretagna), Darren Rafferty (Irlanda), Tibor Del Grosso (Paesi Bassi), Niklas Behrens (Germania) e Isaac Del Toro (Messico).
Nell’ultimo giro a provare il tutto per tutto è Jarno Widar, cha sfalda il gruppo degli inseguitori e manda in difficoltà anche Pellizzari, rimanendo solamente con Blackmore, Del Toro, Svrček e Behrens. Il vantaggio di Christen scende da 50 a 20”, fino ad esaurirsi completamente a 10 km dall'arrivo, quando Behrens piazza una progressione alla quale resiste solo Svrček. I due riprendono e staccano Christen, involandosi verso il traguardo, mentre dietro un generoso Segaert rientra sui primi inseguitori e tira dritto verso la medaglia di bronzo.
Davanti la volata a due è senza storia, con il gigante tedesco che non lascia scampo al rivale slovacco.
IL VINCITORE - Spilungone di 1 metro e 95 centimetri, Niklas Behrens, tedesco di Brema, nato il 6 novembre 2003, regala alla Lidl Trek Future Racing il titolo mondiale su strada della categoria under 23. Atleta completo, dotato di grande potenza, è il campione nazionale della categoria e nel suo palmares di quest'anno figurano anche i successi nella Youngster Coast Challenge in Belgio, nella Rund um Steinfurt e nel Gran Premio Haspa Hamburg-Volksdorf in Germania, nonché nella cronometro a squadre del Tour Alsace in Francia. È inoltre vice campione europeo e nella crono iridata di lunedì scorso è giunto settimo.
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ORDINE D'ARRIVO
1. Niklas Behrens (Germania) in 3h57'24"
2. Martin Svrček (Slovacchia) s.t.
3. Alec Segaert (Belgio) +28"
4. Jan Christen (Svizzera) +39"
5. Joseph Blackmore (Gran Bretagna) +46"
6. Isaac Del Toro (Messico) s.t.
7. Jarno Widar (Belgio) +50"
8. Tibor Del Grosso (Paesi Bassi) +1'25"
9. Ivan Romeo (Spagna) +2'27"
10. Igor Arrieta (Spagna) +2'45"
11. Giulio Pellizzari (Italia) s.t.