
Non poteva che essere l'elegante location di Villa Frova a Stevenà (PN) a fare da palcoscenico alla presentazione delle formazioni 2025 del Gottardo Giochi Caneva. Quattro categorie: dai Giovanissimi delle “Api Giallonere” fino agli Juniores, passando per Esordienti e Allievi.
UGUALI A NESSUNO - Sessantadue anni di storia: qualcosa che pochissime realtà del ciclismo nazionale possono vantare. «Non è un caso che il nostro slogan sia #ugualianessuno», ci tiene infatti a precisare il Presidente Michele Biz. «È l’onore e l’onere della tradizione: fa parte del nostro DNA». Una tradizione che condivide con il presidente del Comitato Regionale FVG, nonché vicepresidente vicario FCI, Stefano Bandolin, con trascorsi da direttore sportivo e atleta proprio a Caneva.
La squadra di patron Massimo Raimondi continua a guardare avanti: «I tempi continuano a cambiare - ha ricordato proprio il main sponsor -. Pensando agli Juniores, sono ormai alle porte del professionismo pur affrontando un periodo molto delicato della loro crescita. Abbiamo tecnici competenti e preparati sotto tutti gli aspetti, compresi quelli umani», tema condiviso anche dal collaboratore tecnico della nazionale Juniores su pista Pierangelo Cristini, presente in sala.
Gli auguri per la stagione iniziata a inizio marzo sono arrivati anche dal presidente del comitato regionale FCI Raffaele Padrone e dal vicepresidente regionale Michele Turchet.
TERRITORIO - Una società attiva e attaccata anche al proprio territorio, come testimonia il logo del Friuli Venezia Giulia portato sulla divisa. Alla presenza del sindaco di Caneva Dino Salatin, è stata annunciata anche una trasferta in Belgio in accordo con un gruppo di emigranti canevesi per il prossimo ottobre.
Un altro tema sollevato da Paolo Nadin, direttore della Scuola di Ciclismo "Api Giallonere Cycling Academy", riguarda la sicurezza stradale e tutte le difficoltà nel condividere la strada con le automobili. Posizione comune anche di Vannia Gava, viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Ambientale, che ha ricordato la necessità di avere un posto nel quale allenarsi senza pericoli esterni ma anche di stimolare e promuovere l’educazione stradale, partendo dai più piccoli.
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