STRAORDINARIE! Impresa fantastica di Vittoria Guazzini e Chiara Consonni che sono le nuove campionesse olimpiche della Madison! Una corsa meravigliosa, condotta con grande sagacia da parte delle azzurre: dopo aver conquistato sette punti nelle prime due volate, le azzurre di Marco Villa hanno faticato a trovare il bandolo della matassa ma a 38 giri dal termine hanno piazzato l'attacco vincente. Una decina di giri in avanscoperta, quel che serviva per conquistare i 5 punti di uno sprint e poi guadagnare il giro che ha deciso la corsa: 20 punti preziosi... come l'oro.
Nel finale, con grande maturità, Chiara e Vittoria hanno controllato le avversarie più pericolose, hanno marcato le britanniche e soprattutto le olandesi e sono volate a conquistare una vittoria straordinaria. Incredule, si sono abbracciate e stropicciate gli occhi, prima di raccontare al mondo la loro gioia.
Vittoria Guazzini: «Non ci credo! Questa medaglia ripaga il lavoro di tutto il gruppo e la delusione provata con il quartetto, sapevamo di valere una medaglia. L'attacco? Ho spento un po' il cervello, ho caricato e sono partita sperando che Chiara fosse pronta a darmi il cambio e andare a tutta pure lei. Non era pianificato, ma lei è stata sveglissima, quando abbiamo preso il giro e ci siamo trovate in testa alla classifica mi sono detta di stare calma, non siamo le uniche a far fatica. E poi, o la va o la spacca, non avevamo nulla da perdere. Con Chiara siamo cresciute insieme, abbiamo fatto tutta la strada insieme, siamo arrivate a questo trionfo insieme ed è davvero bellissimo. Ho avuto tanti momenti no, infortuni, ma in quei momenti ho avuto grandi persone attorno a me che mi hanno aiutata a non perdere il focus, dalla famiglia a staff e compagne di Nazionale, che ho fatto ammattire ma ne è valsa la pena. Parte della medaglia è di tutte le altre ragazze del nostro gruppo!»
Chiara Consonni: «Non ho parole. Avrei firmato per il bronzo, quello era già di per sé un super-obiettivo. Nella prima parte siamo partite troppo forte con quelle due volate da primo e secondo posto, poi ci siamo un po' perse nelle retrovie, ma nel finale (in cui ci curavano poco perché eravamo un po' uscite di classifica) siamo tornate e Vittoria ha messo in pista anche quello che non avevo io. Continuavo a fare il countdown dei giri e a guardare il tabellone... Sapevamo di essere una coppia un po' improvvisata, ma con la forza e il sostegno di tutta la Nazionale è stato possibile e abbiamo compensato alla grande la delusione del quartetto. Condividere poi questa gioia con Vittoria, con la quale ci conosciamo da dieci anni e abbiamo condiviso tanto sia come gare che come momenti e vacanze insieme, è fantastico! Adesso siamo olimpionici sia io che mio fratello, il primo pensiero dopo aver tagliato il traguardo è stato chiamare Simone: non diamo tanto a vedere di volerci bene, ma siamo fratello e sorella che condividono i momenti importanti insieme e non dimenticherò mai questa emozione».