Il CT della pista azzurra Marco Villa commenta la prima prova del quartetto maschile che rompe il ghiaccio con il quarto tempo nelle qualifiche di Paris 2024. «Il giorno della qualifica siamo sempre qui a girarci attorno - esordisce il tecnico che ha portato l'Italia dell'inseguimento a squadre al titolo olimpico tre anni fa a Tokyo. - È vero che l'Australia ha fatto un tempo eccezionale e ha sorpreso. Nella lotta per le medaglie è entrata l'Australia ed è uscita la Nuova Zelanda. Ci ha stupito anche la Francia, però noi partendo per ultimi sapevamo i tempi di tutti, è un vantaggio ma anche uno stress. Onestamente partivamo da un 3'45" di Montichiari che ci dava fiducia e alla partenza ci dava quarti quindi ho tranquillizzato i ragazzi ricordandogli questo, poi questa pista è un po' più veloce quindi abbiamo fatto un filo meglio».
Prima della partenza i meccanici sono dovuti intervenire sulla bici di Filippo Ganna perchè ai controlli UCI risultava non conforme alle misure previste dai regolamenti, sono intervenuti in modo così efficente (sotto l'occhio attento anche di Elia Viviani, sempre presente quando i suoi compagni devono giocarsi un momento importante) mentre Pippo si riscaldava che lui stesso non si è accorto di nulla. «Ieri andava bene, oggi il laser ci ha detto che due millimetri andavano tolti. Ci sono delle restrinzioni legate alll'impugnatura dal manubrio e all'arretramento della sella ma questo non ha inciso sulla nostra performance» rassicura Villa.
Messo al sicuro l'accesso al primo round, Villa ha chiaro in cosa può migliorare il trenino azzurro: «Siamo partiti tesi. Non abbiamo corso da Italia, siamo partiti troppo forte all'inizio, quindi c'è stato un 13.0 di Johnny che ha messo in difficoltà Lamon e Consonni che avevano affrontato il grosso dello sforzo iniziale. L'ho richiamato e ha abbassato troppo l'andatura, scendendo a 13.7. Un calo di 7 decimi in un giro, sono 7 decimi regalati, oramai avrebbe dovuto continuare così perchè poi abbiamo dovuto rispingere per tornare a 13.5. Noi di solito corriamo in progressione verso la fine, quel 13.0 ci ha destabilizzato però l'importante è essere ancora in lizza per l'oro». Milan ha ammesso l'errore e si è scusato con i compagni appena hanno avuto il fiato per parlarsi, Ganna lo ha rassicurato invitandolo ad andare a defaticare perchè domani c'è di nuovo da pedalare e questa volta bisognerà essere impeccabili.
«Siamo tutti in un secondo e mezzo. Se beccavamo la Gran Bretagna o la Danimarca sarebbe stata una sfida nervosa perché sono i nostri avversari storici e anche gli avversari che ci hanno battuto nelle finali degli ultimi due mondiali. All'Australia rivolgiamo i nostri complimenti per oggi, sono stati bravi. Vediamo se domani saranno in grado di ripetere lo stesso tempo. Il piede sollevato di Milan in un giro è già mezzo vantaggio. Stasera parlerò con i ragazzi e analizzeremo i dati. Quel che è certo è che noi dobbiamo correre da Italia cioè meglio» aggiunge Villa in previsione di domani.
E per chiudere: «Confidiamo che noi siamo i campioni olimpici in carica, abbiamo dei ragazzi di talento e domani ce la giochiamo. L'Australia è un po' di anni che non ce la troviamo lì. Ci sono un po' più simpatici degli altri che ci sono finiti avanti oggi e che sono davvero ostici. Avete visto l'Inghilterra? Hayter ha tirato gli ultimi 4 giri e non si è neanche alzato per fare l'arrivo, ha tirato dritto. La pista in linea di massima è più veloce a quella su cui ci siamo messi alla prova a casa. Oggi c'era bassa pressione, quindi condizioni abbastanza favorevoli ma l'umidità e il caldo fanno un po' da freno alle prestazioni. Il velodromo di Saint Quentin en Yvelines ha anche una bella curva ampia che non crea quell'effetto centrifuga e può essere sfruttata al meglio per i cambi».