Tocca al ct Mirko Celestino stilare a caldo il bilancio della spedizione della mountain bike azzurra ai Giochi di Parigi 2024: «Oggi abbiamo assistito ad una corsa con tanti colpi di scena e sottolineo che i due soli che hanno saputo reagire alla sfortuna sono stati Tom Pidcock e il nostro Luca. Purtroppo Braidot ha forato nel momento sbagliato, proprio mentre Pidcock accelerava. Devo fargli un applauso perché Luca ha preparato una grande Olimpiade, mostrando una grandissima capacità di concentrazione e di questo sono molto contento. Comunque complimenti anche a Simone che ha disputato una buona prova alla sua prima esperienza olimpica. Queste due giornate di gara ci permettono di tornare a casa a testa alta, al termine di due prove che si sono confermate particolari perché alle Olimpiadi ci sono pochi partenti e saltano molti dei soliti punti di riefrimento. Sono soddisfatto anche di quanto hanno fatto ieri le ragazze e oggi dico che Luca una medaglia se la meritava davvero».
Ecco Luca Braidot, che dopo un necessario pianto liberatorio, trova le parole per esprimere la sua comprensibile delusione: «Ho forato come ho scoperto solo dopo il traguardo era successo a Pidcock, purtroppo. Peccato perché oggi andavo forte, ho preparato benissimo questa gara, e alla fine quella che provo è una grossa delusione. Ora andrò subito a Livigno per trovare la concentrazione per preparare i mondiali di Andorra. Spiace perché probabilmente questa era la mia ultima occasione olimpica, anche perché ci sono tanti ragazzi in Italia che stanno crescendo forte. Naturalmente è un bene ma io in questo momento non riesco a pensare a Los Angeles».
Infine parola all'esordiente Simone Avondetto, che visto quanto dimostrato in ambito internazionale nelle categorie giovanili nel 2028 potrebbe essere il nostro uomo da medaglia più ambizioso: «Mi aspettavo di far meglio ma ho faticato fin dall’inizio, probabilmente ho avuto una giornata no: semplicemente mi sentivo vuoto- racconta evidentemente insoddisfatto della sua prova. - Cosa mi porto a casa? Certamente un po’ di delusione, ma anche la consapevolezza che questa per me è stata un'esperienza davvero importante».