Bilancio molto positivo di questo Giro d'Italia per la VF Group Bardiani-CSF Faizanè. Grazie ad una costante presenza nelle fughe, la squadra ha collezionato la bellezza di 6 traguardi Intergiro, 3 dei quali vinti dal siciliano Filippo Fiorelli che si è aggiudicato la vittoria finale di questa speciale classifica. Fiorelli ha anche indossato per due giorni la maglia ciclamino.
In classifica generale, ci sono due atleti del team nei primi venti, con il diciottesimo posto dell'emiliano Luca Covili e il ventesimo posto dell'inossidabile Domenico Pozzovivo, che ieri ha corso l'ultima tappa al Giro della sua straordinaria carriera.
La rivelazione assoluta e volto italiano della corsa rosa è stato il ventenne Giulio Pellizzari. L'atleta di Camerino, il più giovane al via del Giro, ha fatto sognare tifosi e appassionati sfiorando la vittoria nella sedicesima tappa di Monte Pana. In quell'occasione, si è dovuto accontentare del secondo posto alle spalle di un imbattibile Tadej Pogačar.
Il marchigiano ha dimostrato tutto il suo valore anche in altre occasioni, vincendo il prestigioso GPM del Passo Sella, la Cima Coppi di questo Giro d'Italia, davanti a Nairo Quintana. Pellizzari ha anche ottenuto il sesto posto nella penultima tappa, dove ha dato spettacolo con un attacco da lontano sul Monte Grappa, vincendo il GPM e cercando il colpo grosso, un sogno infranto da Tadej Pogačar. Nella classifica scalatori, Pellizzari è salito sul secondo gradino del podio.
Guardando alla classifica a squadre, la VF Group Bardiani-CSF Faizanè ha conquistato la settima piazza alle spalle di squadre come Bahrain Victorious, Bora Hansgrohe, Astana, Movistar, UAE, INEOS Grenadiers, Decathlon AG2R.
Roberto Reverberi, direttore sportivo e team manager della squadra, dichiara: «Non potevamo chiedere di più a questo Giro d'Italia, ci è mancata soltanto la vittoria. Ci siamo sempre fatti valere e abbiamo studiato ogni tappa nei minimi dettagli. Posso dire di essere orgoglioso dei nostri corridori e di quello che hanno fatto vedere in questo Giro. Nel caso di Giulio (Pellizzari) la soddisfazione è doppia, perchè è un ragazzo che abbiamo cresciuto per tre anni e che abbiamo accompagnato verso un grande palcoscenico come quello del Giro d'Italia. Ci tengo a ringraziare anche i direttori sportivi che mi hanno affiancato e tutti membri della squadra, staff medico, meccanici e massaggiatori».