ROGLIC. «SONO QUI PER GUIDARE LA BORA E SFIDARE AL TOUR TUTTI I PIU' GRANDI»

PROFESSIONISTI | 21/02/2024 | 08:20
di Francesca Monzone

La prima corsa del 2024 per Primoz Roglic sarà in Francia, quando il 3 marzo lo vedremo al via della Parigi-Nizza. La stagione dello sloveno proseguirà poi con i Paesi Baschi e poi il Giro del Delfinato, prima di volare a Firenze per la partenza del Tour de France.


E’ noto a tutti che l’obiettivo principale per Roglic sarà la maglia gialla del Tour de France, unico grande giro, che ancora non ha vinto nella sua carriera. In una intervista rilasciata in esclusiva ad Eurosport, Roglic ha parlato della sua esperienza con la Bora-Hansgrohe, ma anche del Tour de France, dove incontrerà  i suoi ex compagni di squadra.


«Sono certo che sarà bellissimo correre contro Vingegaard e Pogacar. Sono davvero molto felice e spero nella partecipazione di tutti al Tour, penso che questa sarà la cosa migliore per il ciclismo e per tutte le persone che verranno a vedere la corsa. Noi punteremo ad  avere il livello più alto possibile e la vittoria andrà solo al migliore». 

Primoz Roglic a sorpresa lo scorso anno aveva deciso di lasciare la Jumbo- Visma e di trasferirsi alla Bora-Hansgrohe. Alla base di questa scelta non c’erano state discussioni o dissapori interni alla squadra, ma solo la necessità da parte dello sloveno di trovare nuovi stimoli e una squadra in cui ci fossero meno capitani.

«Abbiamo realizzato cose incredibili insieme, ne siamo tutti super felici e orgogliosi, ma era arrivato il tempo per una nuova sfida. Ho 34 anni, non 24, e questo ti porta a voler cercare nuove sfide e questa è la cosa più importante. Per quanto mi riguarda, sono contento di aver fatto questo passo e voglio andare avanti in questa direzione. Solo il risultato finale ci dirà quanto tutto sarà stato fatto nel migliore dei modi».

Primoz Roglic ha cambiato squadra e la sua è stata una scelta dettata da un ragionamento lungo e ben misurato, con la convinzione di aver preso la decisione migliore per la sua carriera.

«Era già da qualche tempo che volevo cambiare squadra. Penso anche ci fossero troppi corridori per i grandi giri e andando alla Bora ho trovato nuove persone, tutto è completamente nuovo intorno a me. Nuovi obiettivi, nuove sfide. Per me venire in questa squadra vuol dire aver incontrato dirigenti e corridori con i quali avere un percorso comune su cui lavorare e cercheremo di diventare la squadra migliore di tutte. Il team adesso ha corridori più forti e il livello si è alzato. Non sono qui solo per cercare me stesso e fare le cose migliori, ma sono qui perché voglio guidare questa squadra. Spero che i corridori imparino qualcosa da me e io da loro in modo da diventare tutti più forti».

Copyright © TBW
COMMENTI
Strano
21 febbraio 2024 09:37 Arrivo1991
Cito quanto scritto : "Alla base di questa scelta non c’erano state discussioni o dissapori interni alla squadra". Strano ! Mesi fa sono stati scritti articoli su articoli di frizioni etc etc. Oggi, si afferma il contrario.

Pubblicate
21 febbraio 2024 11:08 Arrivo1991
Qui, scrivevate l'esatto contrario : https://www.tuttobiciweb.it/article/2023/11/17/1700174360/vingegaard-vuelta-kuss-roglic-jumbo-visma

arrivo
21 febbraio 2024 12:27 fransoli
sarai pure un professore di italiano ma tra le righe non riesci proprio a leggere. "Penso anche ci fossero troppi corridori per i grandi giri" e qui si chiude il discorso, se poi è volata qualche parola non lo dice certo a te o hai giornalisti, è troppo intelligente per sputare nel piatto dove ha mangiato per anni o per inimicarsi la squadra più forte alla sua ultima occasione, perchà a 34 anni benché sia ciclisticamente giovane la data di scadenza è oramai alle porte. Poi citi un articolo dove parla Vingegaard "Ero frustrato dal modo in cui correvamo – ha detto Vingegaard al quotidiano danese Ekstra Bladet -. Non sono rimasto deluso dal fatto che il mio compagno di squadra abbia vinto, ero follemente felice per la vittoria di Sepp. Volevo che vincesse ma non tutti hanno gareggiato per questo"... lo ha detto lui non se l'è inventato il giornalista.

correzione
21 febbraio 2024 12:28 fransoli
ai giornalisti .. sennò mi da giustamente 2 il professore

X fransoli
21 febbraio 2024 13:55 Arrivo1991
Abbi almeno la decenza di leggere : VINGEGAARD. «IO NERVOSO ALLA VUELTA? SI', PERCHE? CORREVAMO UNO CONTRO L'ALTRO»

Il successo finale è andato a Kuss seguendo le decisioni dei dirigenti, ma sia Vingegaard che Roglic avrebbero potuto ottenere la vittoria. Roglic non ha gradito la decisione dei vertici della squadra e questo lo ha portato a decidere di lasciare il team olandese per unirsi alla Bora-Hansgrohe;

Al solito
21 febbraio 2024 14:23 Albertone
Al solito, Fransoli commenti senza aver letto tutto. Anche io mi ricordo della tiritera delle liti in Jumbo e l'articolo postato da Arrivo91 lo conferma. Ma te al solito, commenti giusto per. Complimenti

Fransoli
21 febbraio 2024 14:38 titanium79
Niente da fare, nel far figure sei specializzato. Eppure, se un articolo ha 50 righe, lo si legge tutto prima di parlare. Nel periodo di settembre 2023, un giorno si e l'altro pure si parlava degli attriti in Jumbo. Oggi si afferma il contrario su Roglic ? La realta' non la sai ne tu, ne io ne Arrivo1991. Ma almeno, leggo gli articoli prima di parlare. E' che ti brucia ancora il triplete Jumbo. E' questa la verita'

Puo' far bene
21 febbraio 2024 15:43 Angliru
Al Tour puo' figurar bene. Ha scelto un team solido e ben attrezzato.
Fransoli, che ti piaccia o meno, basta sfogliare la rete dove si coinvolgeva Zeeman ( se sai chi e') e i i top rider Jumbo alla ricerca della polemica e/o lite. E chi ci ha ricamato su, e' proprio la stampa. Ora si parla di scelta e di amore. Ma guarda te che strano !

Roglic
21 febbraio 2024 18:31 Panassa
Se vince il tour mi fa piacere. Se lo merita. Certo mettersi dietro sia vingegaard che pogacar è durissima

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
“I tre sarti del Re” è il nuovo docufilm prodotto da Raisport in uscita a giugno 2025, quale Speciale Radiocorsa. Dopo quello dedicato ad Ottavio Bottecchia, “El furlan de Fero”, uscito nel luglio 2024 in occasione del centenario della vittoria...


Ognipietra riserva potenzialmente una sorpresa, o addirittura un'opportunità. Alla Parigi-Roubaix, vigilanza è la parola d'ordine per tutti i 259, 2 chilometri tra Compiègne e Roubaix, a maggior ragione per i 30 tratti acciottolati in programma. Il primo si profila...


Nel nostro cuore ci sono tristezza e dolore: si è spento Vito Di Tano, grande campione di ciclocross e semplicità. “Papà è volato in cielo” è il messaggio che uno dei suoi figli ha inviato a patron Paolo Guerciotti alle...


Il Mondiale di ciclocross è ormai passato e Wout van Aert tutto sommato è soddisfatto della sua medaglia d’argento. Il belga vuole guardare avanti alla stagione su strada e in particolare alle Classiche di primavera, che insieme alla maglia rosa...


La stagione 2025 è iniziata da una manciata di settimane, ma sembra già entrata completamente nel vivo; archiviate le corse australiane ecco che è il turno per il Medio Oriente di prendersi il ruolo da protagonista. Stanno per accendersi i...


Le prime gare di stagione sono arrivate, l'Europa sta per indossare i panni tradizionali del continente di riferimento per il mondo delle due ruote e quindi non può esserci momento migliore per andare a scoprire le forze nuove del ciclismo...


Con le prime gare di stagione è ripartita a tutti gli effetti la corsa all'Oscar tuttoBICI Gran Premio Fondazione Molteni riservato ai Professionisti: come sapete, la classifica è stilata tenedo conto della graduatoria UCI che viene aggiornata ogni settimana e...


Chi pratica molti sport sa quanto sia utile possedere elementi in grado di coprire al meglio diverse attività sportive, un fattore chiave che permette anche un buon risparmio di denaro. In questa direzione è obbligatorio segnalarvi gli occhiali Turbolence di Rudy...


Quando sente parlare di Sanremo, Dino Zandegù rinasce. Non tanto la Sanremo, intesa come Milano-Sanremo la classicissima di primavera, quanto il Festival di Sanremo della canzone italiana. Sarà la dolcezza dei ricordi: la prima edizione si tenne nel 1951, Dino...


Viene dal Paese dei fiori e ado­ra la musica. In un certo senso Stijn Vriends, presidente e AD di Vittoria Spa da quattro anni, è un direttore d’orchestra, visto che ha senso del gruppo e del comando in­nato, che svolge...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024