Sabato 27 gennaio in occasione della Mostra organizzata per la Giornata della Memoria nelle sale del Quirinale, a Roma, sarà esposta anche una bicicletta utilizzata dal mitico Gino Bartali, normalmente visibile presso il Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo di Magreglio, nella teca centrale del museo dedicato a tutti i ciclisti, in provincia di Como.
La bicicletta di Bartali ha un significato speciale poiché potrebbe essere quella o una di quelle usate da Ginettaccio per salvare la vita a diversi ebrei perseguitati dai nazifascisti durante la seconda Guerra Mondiale. La bicicletta di “Bartali Il Giusto” è quella con la quale riuscì a vincere il Tour de France nel 1938, come documentano al Museo del Ghisallo, un cimelio messo a disposizione degli appassionati grazie alla generosità dell’imprenditore di Santa Maria di Sala, Bruno Carraro che ha concesso anche lo spostamento temporaneo per la Giornata della Memoria.
La mostra del Quirinale, fortemente voluta dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, vede dunque al centro un cimelio di grande significato, allestito con oggetti del Museo di Assisi e preziosi documenti storici: il tutto è stato possibile anche grazie alla stretta amicizia e collaborazione di Gioia Bartali, nipote del campione, che si è messa subito in contatto con il proprietario della bicicletta di Bartali, Bruno Carraro e con Fiorenzo Andreatta. Quest’ultimo si è occupato dello spostamento della bici dal Museo del Ghisallo a Roma nelle Sale del Quirinale.
Per l’occasione, Fiorenzo Andreatta, amico e stretto collaboratore di Carraro, è partito martedì 23 da Santa Maria di Sala per raggiungere Magreglio per prelevare la bici di Bartali dalla teca del Museo del Ghisallo, con “la benedizione” del presidente della Fondazione Antonio Molteni, per poi trasferirla a Roma per essere esposta nella sala della mostra allestita al Quirinale. “Sono contentissimo di aver portato a termine l’obiettivo - ha raccontato con grande soddisfazione Fiorenzo Andreatta - . Devo dire che per realizzarlo non ho dormito neanche di notte e se ci sono riuscito lo devo anche a Gioia Bartali”.
L’esposizione dedicata alla Giornata della Memoria a Roma è stata organizzata dal Museo di Assisi e proprio lì la bicicletta di Gino Bartali sarà successivamente trasferita, per restare esposta per un mese in una sala a lui dedicata, prima di tornare al Ghisallo che riapre i battenti il 2 marzo prossimo, dove l’attende una importante stagione museale che vedrà protagoniste anche altre biciclette, preziosamente prestate da generosi custodi di memorabilia come Bruno Carraro.
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