All’ultima Vuelta di Spagna la Jumbo Visma è stata la padrona assoluta della corsa, conquistando la maglia rossa con Sepp Kuss e piazzando Jonas Vingegaard al secondo posto seguito da Primoz Roglic. Non sempre però, un risultato come questo porta solo grandi gioie in squadra e in casa Jumbo-Visma nell’ultima settimana della corsa spagnola i problemi non sono mancati.
Il successo finale è andato a Kuss seguendo le decisioni dei dirigenti, ma sia Vingegaard che Roglic avrebbero potuto ottenere la vittoria. Roglic non ha gradito la decisione dei vertici della squadra e questo lo ha portato a decidere di lasciare il team olandese per unirsi alla Bora-Hansgrohe; discorso diverso invece, per Vingegaard che da subito si era schierato dalla parte del compagno statunitense. Il danese non aveva mai parlato in modo chiaro della situazione alla Vuelta e solo adesso, in Danimarca, ha voluto spiegare il suo punto di vista.
«Non ero frustrato dalla situazione. Ero frustrato dal modo in cui correvamo – ha detto Vingegaard al quotidiano danese Ekstra Bladet -. Non sono rimasto deluso dal fatto che il mio compagno di squadra abbia vinto, ero follemente felice per la vittoria di Sepp. Volevo che vincesse ma non tutti hanno gareggiato per questo».
Gli animi in squadra nella terza settimana della Vuelta erano agitati e Vingegaard non era felice di quello che stava accadendo.
«Non mi piaceva perché mi sentivo come se dovessi correre contro qualcuno. Mi sentivo come se stessimo gareggiando l'uno contro l'altro, e penso che sentirsi in questo modo non sia bello per nessuno».
Roglic non aveva gradito la scelta fatta dalla squadra su chi avrebbe vinto la corsa e al termine di una delle ultime tappe, senza troppi indugi, aveva detto di avere una sua idea precisa su quanto stava accadendo.
«Io non voglio mai attaccare un mio compagno di squadra e correre in quel modo,mi sembrava semplicemente sbagliato, per questo ero nervoso. Stavamo correndo nel modo sbagliato, uno contro l’altro e non come una squadra unita».
Riguardo al prossimo anno, Vingegaard è dispiaciuto per l’annunciata assenza di Van Aert al Tour ma ha compreso il motivo delle scelte del belga. «Sarà una mancanza importante quella di Wout al Tour, ma capisco che per lui il Giro e le Olimpiadi saranno l’obiettivo principale. Non ci sarà neanche Nathan (Van Hooydonck, ndr), ma potrò contare su Kuss. Lui alla Vuelta andrà sicuramente da leader mentre al Tour continuerà ad aiutarmi».