Oggi a Parigi Jonas Vingegaard verrà incoronato re del Tour e al suo fianco ci saranno Tadej Pogacar e Adam Yates, arrivati rispettivamente al secondo e terzo posto nella classifica generale. Ma il popolo di Francia oggi si inchinerà per salutare il figlio più amato, quello che più di altri ha onorato la corsa e che oggi, per l’ultima volta nella sua carriera attraverserà gli Champs Elysees. Si tratta di Thibaut Pinot, che per tutti è diventato un eroe nazionale e che a fine anno saluterà il mondo delle corse. Sulle montagne della ventesima tappa Pinot è stato acclamato come un soldato valoroso che rientrava dalla guerra più cruenta. Il pubblico con cartelli e cori continuava a ripetere: «Mercì Thibaut». Lo spettacolo più emozionante è stato quello sul Col du Petit Ballon, dove Pinot sapeva che avrebbe trovato la sua gente ad aspettarlo. Il francese poco prima della curva, è passato davanti a tutti per andare incontro a chi in questi anni lo ha sempre sostenuto, continuando ad amarlo anche quando i risultati non arrivavano. Ieri lo scalatore francese ha ricevuto il premio di più combattivo, un riconoscimento che ha voluto condividere con tutte le persone che sono venute a salutarlo.
«Nella curva sul Col du Petit Ballon ho cercato la mia famiglia, ho incontrato occhi di tante persone che conoscevo, ma c'erano tante altre che non conoscevo – ha detto Pinot emozionato - Sapevo che i miei amici e i miei familiari sarebbero stati lì. Sono stato fortunato a prendere il comando della corsa in quel momento».
Sulla salita al centro dei Vosgi erano tantissimi i tifosi arrivati da tutta la Francia, per vedere l’ultima battaglia di Thibaut Pinot al Tour de France. «È stato pazzesco arrivare qui, sui miei percorsi di allenamento, è qui che ho sempre pedalato. Non pensavo che mi facesse un tale effetto. Pensavo che mi sarei emozionato di più al Giro di Lombardia, ad ottobre per la mia ultima gara della carriera, ma invece è stato incredibile. Il mio cuore era pesante e non lo avrei mai immaginato, ma è una pagina della mia storia che si è chiusa stasera ed è più forte di quanto immaginassi».
Il francese ieri sul traguardo della ventesima tappa è arrivato settimo e, anche se la vittoria non è arrivata per il ragazzo di Mélisey quella di ieri è stata senza dubbio una delle giornate più belle della sua vita. «E’ stata una giornata incredibile. Ero davvero motivato, e avevo questa tappa in mente da qualche giorno e non vedevo l’ora di arrivarci. Ho fatto quello che potevo. Mi sono mancate solo un po' di gambe per attaccarmi al gruppo dei migliori ma l'importante era altro. Mi sono divertito. Oggi posso dire di essere veramente felice ed è quello che conta di più, penso che questa sia stata la giornata più bella della mia carriera».
E per concludere una giornata speciale, il tweet del presidente francese Macron con pochissime parole che valgono una sentenza: «È stato grande».