L'ORA DEL PASTO. PINO CERAMI: FIGLIO DI SICILIA, LEONE DI VALLONIA

LIBRI | 29/12/2022 | 08:15
di Marco Pastonesi

Gli italiani lo consideravano belga, i belgi italiano. Così in corsa non aveva mai via libera: lo inseguivano tutti. Il 2022 è stato l’anno del centenario della nascita di Pino Cerami, il belga di Misterbianco, l’italiano di Charleroi, inseguito da tutti, stavolta anche da Gaetano Dal Santo che gli ha dedicato il biografico “Il leone della Vallonia” (100 esemplari numerati, prezzo non indicato, per informazioni gaetano49@outlook.it).


Dalla piana catanese (Giovanni, il padre, lavorava il marmo, la famiglia di Grazia, la madre, aveva una bottega specializzata in arance, olio d’oliva e saponette), destino da lavoratori emigranti (prima a Homécourt, in Francia, poi a Charleroi, in Belgio), il minimo indispensabile a scuola, il massimo immaginabile sulla bici, dalla prima corsa paesana (terzo) alla prima vittoria (a 16 anni: un premio pari al suo salario di un’intera giornata da apprendista in una vetreria), la prima cotta (in fuga, da solo, poi il buio improvviso e un inconsolabile quindicesimo posto finale) e la guerra, la Seconda guerra mondiale, il posto di lavoro in un’industria mettallurgica e addio bicicletta. E la rinascita, all’inizio da lavoratore-corridore, partendo dal basso (senza licenza, indipendente, finalmente professionista), una carriera infinita, da Bartali e Coppi ad Anquetil e Poulidor. E il bello era che, invecchiando, Pino Cerami migliorava: a 38 anni conquistò la Parigi-Roubaix e la Freccia Vallone, a 39 la Freccia del Brabante e la Parigi-Bruxelles, a 41 anni, 2 mesi e 3 giorni una tappa del Tour de France. “La carriera dei ciclisti? E’ come una bottiglia di buon vino – amava spiegare -. Bisogna versarla lentamente per apprezzarne il gusto e farla durare. Se viene versata troppo rapidamente, il gusto svanisce in fretta e non dura”.


Pino, gregario di Van Steenbergen e Ockers, Koblet e Kubler, Stablinski e Daems, Wolfshohl e Simpson. Pino, che si specializzò nelle kermesse, circuiti urbani, obiettivo portare soldi a casa. Pino, che alla fine di una tappa flagellata dalla pioggia cercò di far asciugare le scarpe fradicie, ma la mattina dopo erano secche come pezzi di legno e corse senza poter tirare le cinghiette dei pedali. Pino, che al Giro di Lombardia del 1952 si iscrisse da individuale, divise la trasferta con due amici tifosi (da Charleroi a Milano, su un Maggiolino, più di 900 km su statali e provinciali, benzina divisa per tre), grazie anche a un errore di percorso giunse secondo e guadagnò il premio come “migliore italiano venuto dall’estero” (e poi altri 900 km per tornare a casa). Pino, che si ritirò ma sopravvisse alla tormenta di gelo della tappa sul Bondone al Giro d’Italia del 1956. Pino, che la sera prima della vittoriosa Freccia Vallone, si mise a letto presto bevendo latte caldo con un cucchiaio di miele e due pasticche di Aspro. Pino, che partecipò 10 volte alla Sei Giorni di Bruxelles, la prima volta nel 1948, ingaggio modestissimo per coprire le sole spese vive, però premi equivalenti – a quel tempo si ragionava così – a due mesi di salario in fabbrica.

Cerami è morto nel 2014, a 92 anni e mezzo. Inviato dalla “Gazzetta dello Sport” per le classiche del Nord, ne approfittai per andare a trovarlo e conoscerlo nella sua casa di Charleroi. Mi confidò di sentirsi sia italiano sia belga, ma soprattutto siciliano: “Mi ricordo quando andavo in campagna con il nonno e l’asino. Guardavo il mare e il cielo, mangiavo i fichi e le olive, mi sembrava di stare nel paradiso terrestre”.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Trionfo e titolo tricolore per la Salus Seregno ai Campionati Italiani Giovanili di Ciclocross in svolgimento a Follonica nella Maremma Grossetana. Il quartetto composto da Michel Careri, Giovanni Bosio, Nicolò Maglietti e Sara Peruta hanno conquistato il successo nella specialità...


All'indomani dal trionfo di Koksjide, Mattia Agostinacchio sale ancora sul podio di una gara internazionale. Il valdostano della Fas Airport Services Guerciotti Premac si è infatti classificato al secondo posto a Gullegem, in Belgio, dove si è conclusa da poco...


Lucidna Brand colpisce ancora! Nuovo successo per la campionessa olandese della Baloise Glowi Lions che trionfa nel settimo round del Superprestige per donne elite che si è svolto a Gullegem, in Belgio. Brand ha preceduto di qualche metro la connazionale...


Dopo aver chiuso la stagione 2024 con tre successi nel Ciclocross (Sirone, Bulciago e il titolo lombardo a Sabbio Chiese), Daniele Longoni sfoggia la sua nuova divisa della Salus Seregno firmata dal maglificio Marcello Bergamo di Castano Primo. Spiccano i...


Lino Secchi rinuncia alla candidatura alla presenza federale. Con una lettera inviata ai delegati, il dirigente marchigiano annuncia che alla riapertura degli uffici federali ritirerà la propria candidatura: «... Abbiamo tutti rilevato l'alto numero di candidature per le cariche federali...


Sono state presentate ufficialmente ieri le formazioni e i programmi della Equipe Lotto per il 2025. A margine dell’evento organizzato nel quartier generale della squadra a Temse, il Team Manager Stéphane Heulot è stato intercettato dai nostri colleghi di RTBF...


I problemi fisici di Mathieu van der Poel non si sono ancora risolti e il campione iridato salterà anche la gara di Dendermonde. La comunicazione è arrivata direttamente dalla sua squadra, la Alpecin Deceuninck, che attraverso un comunicato stampa ha...


Nella lista dei desideri di Primoz Roglic c’è quello di diventare il corridore con il maggior numero di vittorie alla Vuelta di Spagna, ma il campione sloveno dovrà attendere ancora, perché gli sponsor della sua squadra hanno deciso di puntare...


Uno dei temi di attualità del momento in campo ciclistico è l’organizzazione delle gare alla luce della recente sentenza di condanna del presidente della società organizzatrice e del direttore di gara, in merito all’incidente che è costato la vita al...


Una porta che si spalanca quando oramai sembrava destinata a chiudersi, una opportunità inaspettata che si concretizza poco prima delle feste. Andrea Colnaghi continuerà la sua carriera anche nel 2025 e lo farà vestendo la maglia della formazione Continental ungherese...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024