ECCO IL GIRO D'ITALIA 2023: TANTA CRONO E TANTA MONTAGNA

GIRO D'ITALIA | 17/10/2022 | 18:05
di tuttobiciweb

Signori, ecco il nuovo Giro. Nella splendida cornice del Teatro Lirico Giorgio Gaber a Milano è stato presentato il percorso del 106° Giro d’Italia che si disputerà dal 6 al 28 maggio 2023. Alla presenza del vincitore dell’ultimo Giro d’Italia, Jay Hindley, dell’ultimo vincitore della Maglia Ciclamino, Arnaud Demare, e del vincitore della Maglia Azzurra degli scalatori, Koen Bouwman, ma soprattutto di due grandi come Vincenzo Nibali e Alberto Contador, la corsa rosa ha visto la luce.


PARTENZA. Per la seconda volta nella sua storia il Giro d’Italia partirà dalla Regione Abruzzo dopo quella del 2001: una grande partenza già annunciata che propone la prima frazione a cronometro, quella di sabato 6 maggio, quasi interamente sulla Ciclovia dei Trabocchi che ripercorre la ferrovia adriatica dismessa. La prima parte è interamente pianeggiante con vista sui trabocchi e sul mare fino al porto di Ortona dove la strada sale per poco più di 1 km fino all’arrivo in centro città.


Domenica 7, tappa adatta ai velocisti, con partenza da Teramo e un percorso ondulato nella prima parte. Si segue poi la costa con alcune escursioni all’interno per scalare Silvi Paese, Chieti e Ripa Teatina, poi ancora costa fino alla volata sul lungomare di San Salvo Marina.

LA PRIMA SETTIMANA. Dall'Abruzzo il Giro punta verso Sud: la terza tappa parte da Vasto e arriva a Melfi e si presenta nettamente divisa in due parti. La prima, fino all’ingresso in Basilicata, è completamente pianeggiante, poi si attraversa il massiccio del Monte Vulture toccando i Laghi di Monticchio prima di scendere su Rionero e Rapolla in vista della risalita finale a Melfi. A seguire, la prima tappa appenninica con 3500 m per andare da Venosa a Lago Laceno, dove ci sarà il primo arrivo in salita del Giro.

Mercoledì 10 e martedì 11 spazio alle ruote veloci del gruppo con la Atripalda – Salerno e la Napoli – Napoli dove comunque gli sprinter puri dovranno conquistarsi la volata visto il percorso non interamente pianeggiante.

Secondo arrivo in salita del Giro e primo sopra i 2000 metri quello a Campo Imperatore sul Gran Sasso d’Italia (2135 m) con partenza da Capua. Dopo un lungo avvicinamento si scala la salita classica di Roccaraso e il Piano delle Cinque Miglia poi lunghissima discesa fino ai piedi del Gran Sasso. L’ascesa a Campo Imperatore è una salita interminabile di quasi 45 km spezzata da un falsopiano.

Sabato 13 maggio, da Terni a Fossombrone, una tappa mossa con i muri delle Marche a decidere il finale. I 60 km finali racchiudono praticamente tutto il dislivello (2.500 metri): si scalano le ascese dei Cappuccini (3 km circa con pendenze fino al 19%), il Monte delle Cesane (7 km circa con pendenze fino al 18%) e, dopo lo strappo di Montefelcino, nuovamente la salita dei Cappuccini la cui cima, a 5 km dall’arrivo, è il trampolino ideale per chi volesse vincere la tappa.

Infine, per chiudere la prima settimana, una cronometro completamente piatta, per specialisti, che da Savignano al Rubicone porta a Cesena (Technogym Village) dopo 33,6 km.

LA SECONDA SETTIMANA. Dopo il primo giorno di riposo, martedì 16 e mercoledì 17, il gruppo affronterà due tappe adatte alle ruote veloci del gruppo: la Scandiano – Viareggio e la Camaiore – Tortona. Si cambia registro giovedì 18 maggio con la Bra – Rivoli: dopo la prima parte collinare si attraversa per circa 60 km la Pianura Padana passando sulla linea di arrivo prima di affrontare l’impegnativa salita del Colle Braida transitando accanto alla Sacra di San Michele. Ultimi 20 km ondulati fino a raggiungere Rivoli.

Il giorno seguente tappone alpino da Borgofranco d’Ivrea a Crans Montana in Svizzera per quello che sarà l’unico sconfinamento di questo Giro. Si scalano il Colle del Gran San Bernardo (2469 m – Cima Coppi) lungo ben 34 km pur senza pendenze eccessive. Si supera quindi la Croix de Coeur (15 km x 1350 m dislivello) anche questa sopra quota 2000. Dopo una discesa di oltre 22 km e un breve piano, si affronta la salita finale a Crans Montana da un versante inedito rispetto agli approcci consueti alla località turistica.

Altra frazione adatta ai velocisti quella che partirà da Sierre a Cassano Magnago, prima della tappa “di montagna in città”, la Seregno – Bergamo di domenica 21 maggio. Sebbene intervallate da tratti abbastanza semplici, le salite da affrontare possono costituire terreno per ogni tipo di attacco. Dopo pochi chilometri si scala la Valcava, con le sue pendenze arcigne, poi il primo passaggio in città (non sull’arrivo) per scalare i tornanti del Selvino. Discesa su Bracca e Sedrina per rientrare in Bergamo e passare sul traguardo (strappo della Boccola). Si affronta quindi la Roncola dal versante di Barlino per ridiscendere su Bergamo fino all’arrivo in città.

LA TERZA SETTIMANA. Dopo il secondo e ultimo giorno di riposo, si riparte affrontando il secondo tappone del Giro. La Sabbio Chiese - Monte Bondone si svolge tutta a quote relativamente basse, ma accumula oltre 5000 m di dislivello suddivisi tra salite molto dure e altre pedalabili. Prima parte lungo la costiera occidentale del Garda per raggiungere il Trentino a Riva del Garda. Si scala quindi il Passo di Santa Barbara (media attorno al 10%) e in rapida successione il Passo di Bordala. Discesa veloce su Rovereto da dove si entra nella Vallarsa per poi svoltare verso l’altopiano di Folgaria passando da Serrada. Discesa impegnativa fino alla valle dell’Adige a Calliano e, dopo l’unico breve tratto pianeggiante di circa 10 km, si scala il Monte Bondone dal versante di Aldeno con i suoi cambi di pendenza con punte fino al 15%. Una tappa molto dura, più di quanto si possa pensare.

Si rifiata mercoledì 24 maggio con una tappa completamente pianeggiante da Pergine Valsugana a Caorle prima di una tre giorni in crescendo.

La 18a frazione porterà la corsa da Oderzo alla Val di Zoldo con 3.700 m di dislivello: è una tappa di montagna breve ma intensa. Dopo pochi chilometri dalla partenza si scala il Cansiglio dal versante classico di Vittorio Veneto (Passo la Crosetta) per entrare nel territorio dell’Alpago e percorrerlo fino a raggiungere la valle del Piave. Dopo Longarone si tocca Pieve di Cadore per scalare senza tratti di riposo la Forcella Cibiana e, inedito 2023, dopo Forno la salita di Coi con i suoi quasi 4 km oltre il 10% e le punte al 19%. Da lì mancheranno 5 km all’arrivo divisi equamente tra discesa e risalita pedalabile.

Ed eccoci al tappone dolomitico, quello di venerdì 29 maggio, da Longarone (nel 2023 si commemoreranno i 60 anni dalla tragedia del Vajont) alle Tre Cime di Lavaredo (182 km e 5.400 metri di dislivello). Dopo l’avvicinamento attraverso l’Agordino si affrontano oltre 100 km che racchiudono praticamente l’intero dislivello della tappa senza alcun tratto di riposo tra una salita e l’altra. Giunti ad Arabba si scalano il Passo di Campolongo seguito dal Passo Valparola che immette nella “Scala Santa” delle salite dolomitiche costituita da Passo Giau (versante Selva di Cadore 10% medio circa), Passo Tre Croci e Tre Cime di Lavaredo con le sue pendenze fino al 18%.

Sabato si torna ad affrontare una cronometro individuale estremamente impegnativa, quella da Tarvisio al Monte Lussari (1050 mt di dislivello). I primi 10 km circa si svolgono in piano o leggera discesa prevalentemente lungo la Ciclovia Alpe Adria e permettono di sviluppare grandi velocità. Giunti al Torrente Saisera iniziano circa 8 km pavimentati in cemento che portano al Santuario. Il tratto di salita vera e propria in 7.5 km propone pendenze attorno al 12% medio con i primi 4.8 km al 15% (paragonabile al tratto centrale dello Zoncolan). Parte finale ondulata con un breve strappo (fino al 22%) in entrata al paese seguito da una breve discesa e una risalita fino all’arrivo.

Poi tutti in aereo per volare a Roma e affrontare l'ulyima tappa sullo spettacolare circuito dei Fori Imperiali.

PILLOLE STATISTICHE

Per la seconda volta nella storia la Regione Abruzzo darà il via al Giro d’Italia. La prima fu nel 2001.

Per la quinta volta Roma ospiterà la chiusura del Giro d’Italia. Si tratta del 49° arrivo di tappa nella Capitale.

Per la quarta volta la Cima Coppi del Giro non sarà in territorio italiano: 1971, Grossglockner (Austria); 1982, Col d’Izoard (Francia); 1985 Passo del Sempione (Svizzera) e 2023 Colle del Gran San Bernardo (Svizzera).

L’ultima volta che il Giro ha superato i 70 km totali a cronometro risale al 2013 (75,4). Il prossimo anno saranno 70,6

44° arrivo a Napoli per la Corsa Rosa. L’ultima volta è stata nel maggio scorso con la vittoria di Thomas De Gendt

Il Gran Sasso d’Italia (Campo Imperatore) vedrà quinto arrivo nella storia del Giro. I precedenti: 1971, Vicente Lopez-Carril; 1989, John Carlsen: 1999 Marco Pantani e 2018 Simon Yates

8° arrivo a Bergamo. L’ultimo nel 2017 con la vittoria di Bob Jungles.

6° arrivo sul Monte Bondone. Nel 2023 verrà scalato dal versante inedito di Aldeno. I precedenti tutti dal versante di Trento: 1956, Charly Gaul (la tappa della nevicata); 1957, Miguel Poblet; 1978, Wladimiro Panizza; 1992, Giorgio Furlan; 2006, Ivan Basso.

8° arrivo alle Tre Cime di Lavaredo. I precedenti: 1967, Felice Gimondi (ma la tappa fu annullata per evidenti irregolarità); 1968, Eddy Merckx; 1974, Jose Manuel Fuente (ultima vittoria al Giro); 1981, Beat Breu; 1989, Lucho Herrera; 2007, Riccardo Riccò; 2013, Vincenzo Nibali (col finale sotto la neve).

8 tappe per velocisti

3 cronometro per un totale di 70,6 km

7 tappe di montagna con altrettanti arrivi in salita compresa la cronoscalata del Monte Lussari

4 tappe mosse

51.300 metri di dislivello nei 3.448,6 chilometri totali da percorrere.

Cima Coppi: Colle del Gran San Bernardo a quota 2.469 metri. 

LE TAPPE

sabato 6 maggio - 1a tappa - FOSSACESIA MARINA - ORTONA - COSTA DEI TRABOCCHI (crono) km 18,4 - dislivello 100 m - **
domenica 7 maggio - 2a tappa - TERAMO - SAN SALVO - km 204 - dislivello 1.400 m - *
lunedì 8 maggio - 3a tappa - VASTO - MELFI - km 210 - dislivello 1.400 m - ***
martedì 9 maggio - 4a tappa - VENOSA - LAGO LACENO - km 184 - dislivello 3.500 m - ***
mercoledì 10 maggio - 5a tappa - ATRIPALDA - SALERNO - km 172 - dislivello 2.400 m - **
giovedì 11 maggio - 6a tappa - NAPOLI - NAPOLI - km 156 - dislivello 2.800 m - **
venerdì 12 maggio - 7a tappa - CAPUA - GRAN SASSO d’ITALIA (Campo Imperatore) - km 218 - dislivello 4.000 m - ****
sabato 13 maggio - 8a tappa - TERNI - FOSSOMBRONE - km 207 - dislivello 2.500 m - ***
domenica 14 maggio - 9a tappa - SAVIGLIANO SUL RUBICONE - CESENA (Crono) - km 33,6 - dislivello 50 m - ****
martedì 16 maggio - 10a tappa - SCANDIANO - VIAREGGIO - km 190 - dislivello 2.400 m - **
mercoledì 17 maggio - 11a tappa - CAMAIORE - TORTONA - km 28 - dislivello 2.100 m - **
giovedì 18 maggio - 12a tappa - BRA - RIVOLI - km179 - dislivello 2.300 m - ***
venerdì 19 maggio - 13a tappa - BORGOFRANCO D’IVREA - CRANS MONTANA - km 208 - dislivello 5.100 m - *****
sabato 20 maggio - 14a tappa - SIERRE - CASSANO MAGNAGO - km 194 - dislivello 1.600 m - **
domenica 21 maggio - 15a tappa - SEREGNO-BERGAMO - km 181 - dislivello 3.600 m - ****
martedì 23 maggio - 16a tappa - SABBIO CHIESE - MONTE BONDONE - km 198 - dislivello 5.200 m - *****
mercoledì 24 maggio - 17a tappa - PERGINE VALSUGANA - CAORLE - km 192 - dislivello 300 m - *
giovedì 25 maggio - 18a tappa- ODERZO - VAL DI ZOLDO - km 160 - dislivello 3.700 m - ****
venerdì 26 maggio - 19a tappa - LONGARONE - TE CIME DI LAVAREDO - km 182 - dislivello 4.400 m - *****
sabato 27 maggio - 20a tappa - TARVISIO - MONTE LUSSARI (crono) - km 18,6 - dislivello 1.050 m - *****
domenica 28 maggio - 21a tappa - ROMA - ROMA - km 115 - dislivello 400 m - *

 

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COMMENTI
Bellissimo giro
17 ottobre 2022 18:17 italia
Bellissimo giro; non vedo l'ora che venga maggio; la ciclovia e non pista ciclabile dei trabocchi con la vista su questi e di una bellezza unica ed un esempio da seguire.Con 70 km a cronometro remco non può mancare!

Tuttobici
17 ottobre 2022 18:41 alerossi
Grazie a tuttobici che ci mostra le tappe. Nella presentazione nessuna parola sulle tappe, solo tante parole di autoesaltazione di quanto sono belli e bravi. Percorso finalmente completo, non solo salite, molto bello. Speriamo nella startlist.

senza nibali....
17 ottobre 2022 18:56 maxlrose
Non lo so come mi approccerò a questo giro... se i nomi saranno i soliti (Landa,Carapaz,Hidley e Ciccone) e senza nomi di spicco veri,ci sarà solo tanta nostalgia di Vincenzo,soprattutto nelle tre cime....

Presentazione dimessa
17 ottobre 2022 20:07 marco1970
Rispetto alla divulgazione a rate del percorso dello scorso anno via stampa,si è fatto un progresso,ma il tono era un pò dimesso.Anni luce dai fasti di Torriani,Dezan o Cannavò.Ringraziamo Vegni che è riuscito a disegnare il Giro trovando sponsor nonostante la Gazzetta abbia espulso il ciclismo dalla prima pagina e dimezzato quelle riservate al Giro.

Giro
17 ottobre 2022 20:27 fido113
Ma perchè un Giro con Evenepoel, Roglic. Carapaz Hindley, Landa Ciccone e mi fermo qui non basta?????
Ci sorbiamo un campionato dove i "nostri" stranieri non vanno nemmeno in panchina ai mondiali e gli azzurri addirittura in vacanza eppure ci basta per essere felici e contenti. W IL GIRO.

Il percorso sembra bello
17 ottobre 2022 20:39 59LUIGIB
Il percorso sembra bello e ben studiato a renderlo duro possono soltanto pensarci i protagonisti in corsa spero che Evenepoel e Roglic partecipino presentazione di RCS da dimenticare concordo con alerossi.

Osceno
17 ottobre 2022 20:39 Bisonte delle alpi
Un giro d"italia turistico, sedi di tappe per sponsor, una brochure degna della bit, mi manca tanto il genio di torriani, ogni anno peggiorano sempre a noi appassionati mancano le imprese dei grandi campioni, siamo stanchi di vedere tappe con uomini in fuga e poi ripresi ai meno 10.
Ci vuole un vero cambiamento anche nell'organizzazione

E'propri un gran bel giro
17 ottobre 2022 21:07 Alex64
Vogliono ingolosire Evenepool sarebbe un bel colpo per gli organizzatori se avesse la solita forma della vuelta con tre crono sarebbe un bel vantaggio . È proprio un bel Giro

Presentazione ?
17 ottobre 2022 22:23 Diego076
Una presentazione di cui non si è capito nulla... qualche anno fa c'erano esperti che spiegavano il percorso.. ricognizioni delle salite.. altimetrie... ora solo pavoni da palcoscenico!

Giro 2023
17 ottobre 2022 23:06 Bullet
Considerando che 2 delle tre tappe a crono sono piatte i 51000 metri di dislivello sono ancora più concentrati dello scorso anno che già erano sopra i 50000 col rischio già visto del controllo per le tante salite tra i pretendenti al giro e arrivo di tante fughe visto che una squadra che riesca a tener chiusa la corsa con così tanti dislivelli consecutivi è dura. Bello sarà da vedere il cambio bici nell'ultima crono per la parte in salita sperando che non condizioni troppo la tappa precedente delle 3 Cime in cui potrebbero risparmiarsi in vista del giorno successivo. Vedremo e spero ci siano tanti attacchi anche "pazzi".

( meteo )
17 ottobre 2022 23:12 Line
bel giro , xo mi auguro che il meteo sara dall' parte degli organizzatori , visto che ci saranno troppe tappe con salite sopra i 2000 mt .... sarebbe stato bello vedere le tappe di riserva se il meteo sara crudele sul GIRO

Percorso
17 ottobre 2022 23:17 fransoli
sembra bello e equilibrato... sono quasi sicuro che Remco sarà della partita, mi pare infatti prematuro andare a sfidare Pogacar e Vingegaard al tour, soprattutto considerato che si troverà di fronte due corrazzate come UAE e Jumbo che sulla carta sono nettamente più forti della DQS in un giro di 3 settimane... e spero che anche Rogic verrà visto che al tour dovrebbe fare il gregario a Vingegaard (e non credo che possa succedere). Se anche la Ineos dovesse presentarsi cun un capitano all'alltezza, avremo un cast di tutto rispetto.

Giro 2023
17 ottobre 2022 23:18 max73
Saranno felici i fans delle cronometro..... Tanti km a cronometro. Se venisse Evenepoel, il giro sarà già chiuso dopo la seconda cronometro. ... E allora qualcuno rimpiangerà quello del 2022 aperto sino all'ultimo. Comunque percorso spettacolare e duro come sempre. Avrei messo una tappa con strade bianche al posto di una cronometro. Ripeto se viene uno specialista contro il tempo che tiene in salita la lotta x la rosa sarà chiusa dopo poche tappe

Un passo avanti,ma sempre pochi i km a cronometro
18 ottobre 2022 00:31 pickett
Nella tappa di Cesena ce ne sarebbero voluti 10/15 in più,per arrivare agli 80 km che dovrebbero essere il minimo sindacale per una corsa a tappe di 3 settimane.Un po' troppe tappe né carne né pesce,dove partirà la solita fuga di comprimari fuori classifica e si sbadiglierà a volontà.Concordo col commento che mi ha preceduto riguardo il rammarico per l'assenza dei tratti in sterrato,che sono il futuro del ciclismo.

Troppo dura
18 ottobre 2022 07:19 Buzz66
La terza settimana è eccessiva come sempre.
Tre tapponi e una cronoscalata infernale.
Neanche stavolta vedremo Pogacar e Vingegaard, pazienza

bullet
18 ottobre 2022 11:08 alerossi
interessante il ragionamento di bullet. in effetti al tour tra l'ultima tappa di montagna e la crono del sabato mettono una tappa per velocisti (quella di laporte per intenderci).

Giro,presentazione quasi catacombale
18 ottobre 2022 20:19 marco1970
Con i due cronisti Rai a commentare il percorso quasi acquattati di nascosto,abbiamo rimpianto le presentazioni del passato quando il clima era festoso con Torriani e Dezan sul palco a presentare il percorso.Tra l'altro mi sembra che i profili altimetrici dei percorsi non erano completi.Urbano Cairo dice che si è ridotto il gap con il Tour.Io invece sostengo che il solco si è approfondito. Hanno detto che saranno 200 i Paesi collegati e 750 milioni i potenziali ascoltatori.Sarebbe bene che si collegassero all'evento i nostri telegiornali sempre muti sulle vicende del Giro e del ciclismo in generale. Nel canale di LA7 di proprietà di Urbano Cairo non ho mai visto un'immagine di ciclismo.

Sarà...
20 ottobre 2022 14:02 tinapica
Ma per me il Giro dovrebbe finire sempre a Milano, sede della Gazzetta, così come il Tour finisce sempre a Parigi, sede dell'Equipe.
Ma io sono di un'epoca ormai sorpassata: oggi si bada solo a chi paga di più...e, a tal proposito, sarebbe interessante sapere quanto paga il Comune di Roma, usando soldi pubblici, per avere il vanto del prestigioso ultimo traguardo.

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