Quasi un mese fa Marta Cavalli condivideva con noi la sua felicità per aver ricevuto l'ok ad allenarsi fuori in bici dopo l'incidente al Tour de France, quando l'australiana Nicole Frain le è praticamente piombata sulla nuca in corsa. L'obiettivo era la partecipazione ai Mondiali di fine settembre a Wollongong in Australia. Un appuntamento che però dovrà mancare.
Ecco cosa ci ha raccontato Marta: «Il recupero si è protratto più del previsto, via via che si risolve un problema se ne ripresenta uno nuovo, seppur lieve: abbiamo lavorato con cautela, ma il colpo di frusta continua a farsi sentire. Allora insieme al c.t. Paolo Sangalli e allo staff della FDJ Aquitaine abbiamo deciso di non andare al Mondiale e valutare se partecipare o meno alle ultime gare della stagione, come il Giro dell'Emilia e la Tre Valli Varesine. Se i tempi non lo concederanno, vedrò di ristabilirmi completamente per essere pronta a inizio 2023. Per accelerare la guarigione sto aggiungendo alla mia routine tre sessioni a settimana in palestra per la mobilità, e lavoro sia con fisioterapisti che osteopati, ma purtroppo avverto dei fastidi sia in allenamento che nella vita di tutti i giorni. Poi magari anche al 70% della condizione avrei potuto far bene in Australia, ma devo ringraziare il mio club e il c.t. Sangalli per la sensibilità avuta nel voler preservare innanzitutto la mia salute e la mia persona, e prendere seppur a malincuore la decisione di rinunciare. Certo, non è facile accettare di dover star fuori ancora due mesi dopo una caduta, ma così è andata e so che è una condotta che stiamo adottando per un futuro più sicuro. Se ho rivisto l'incidente? Solo una volta, mi è arrivato tramite un messaggio; non l'ho voluto più rivederlo per non imprimerlo troppo nella mia mente e non farmi condizionare. Come vedo questo Mondiale? Con quello strappo a inizio circuito ci sono molteplici scenari, sia la volata che un attacco da lontano.»
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