San Marino sta diventando la patria dei ciclisti. Non un paradiso fiscale, ma una vera e propria sede per viverci e per allenarsi. Approvata nel dicembre del 2020 ed entrata in vigore nel giugno scorso, la legge "residenza atipica a regimef iscale agevolato" ha attirato le attenzioni di molti sportivi e di ciclisti in modo particolare.
A chiedere ed ottenere la residenza nella Repubblica del Titano sono stati fra glia ltri Giulio Ciccone, Damiano Caruso (in verità il ragusano, da noi contattato, ha avviato la richiesta di residenza, quindi figura nell'elenco, ma poi ha deciso di restare residente in Italia, ndr) Vincenzo Albanese, Leonardo Basso, il campione del mondo degli Under Filippo Baroncini, Nicola Conci, Alexander Konychev, Lorenzo Rota, Matteo Malucelli, Simone Velasco, Giovanni Carboni, Jonathan Canaveral, Kevin Rivera, Lorenzo Fortunato, Matteo Fabbro e Manuele Boaro.
La residenza riserva un trattamento fiscale favorevole ai redditi stranieri di persone che scelgono per la prima volta di risiedere a San Marino e che dovranno provvedere autonomamente alla propria cura sanitaria, oltre ad avere in mano un contratto preliminare per l'acquisto di un immobile o per il suo affitto. Il vantaggio? La norma prevede sui redditi prodotti all'estero sia dovuta una imposta del 7% con un importo minimo di 10.000 euro e un massimo di 100.000, imposta che sostituisce quella generale sui redditi delle persone fisiche.
«Questi sportivi - ha spiegato a Il Resto del Carlino il segretario di Stato allo Sport di San Mrino, Teodoro Lonfernini - non erano in cerca di un paradiso fiscale come dimostrano gli accordi in vigore con l'Italia, le loro sono residenze vere e non fittizie, questi atleti vivono la nostra comunità e in ciclisti in particolare ci hanno scelto perché questo è un territorio sicuro e tranquillo. Se poi per loro c'è anche un vantaggio fiscale, perché no?».
Foto Facebook - Repubblica di San Marino