Alejandro Valverde non si ferma ma rilancia per l'ultima volta: «Lo dico con assoluta chiarezza: il 2022 sarà il mio ultimo anno da ciclista professionista. Non ci sarà una pagina ulteriore della mia storia in bici» ha detto il quarantunenne murciano in una intervista concessa a Radiogaceta.
Il campione della Movistar in realtà aveva programmato di chiudere la carriera al termine di questa stagione, ma la pandemia che ha condizionato il 2020 e i buoni risultati ottenuti quest'anno gli hanno dato la motivazione per continuare a pedalare anche nella prossima stagione.
Il campione del mondo 2018 quest'anno ha vinto infatti il Gran Premio Miguel Indurain e tappe al Critérium du Dauphiné e al Giro di Sicilia, quest'ultima al rientro dopo la frattura alla clavicola patita durante la Vuelta España. In più, è stato quarto alla Volta a Catalunya, settimo ai Paesi Baschi, terzo alla Freccia Vallone, quarto alla Liegi e anche secondo nella tappa di Anorra del Tour de France.
«Sto ancora pedalando ad un buon livello dopo vent'anni di ciclismo, ma è arrivato il momento di fermarsi. Cosa potrei desiderare di più? Non ha più senso andare avanti quindi voglio godermi la mia ultima stagione da professionista».
Tra un anno lo spagnolo passerà allo staff tecnico della Movistar perché «Mi piace lavorare con i giovani talenti».
Il programma del suo 2022? «Ho già qualcosa in mente, ma non è ancora definitivo. È in ogni caso esclusa la partecipazione al Tour. Spero di partecipare alla Vuelta l'anno prossimo. Inoltre, dobbiamo ancora valutare se il Giro d'Italia possa essere un'opzione. E poi ci sono le classiche, le gare in Spagna...».