Dopo la grande emozione di ieri con il quartetto, Marco Villa torna a sorridere grazie al suo pupillo Elia Viviani che regala all'Italia una splendida medaglia di bronzo nell'Omnium: «Qualcosa non andava nello scratch, lo avevte visto tutti, poi gli ho detto di andare in pista e di divertirsi. Lo ha fatto e si è sbloccato, non so se siano state le mie parole ma nell'eliminazione lo avete visto come si è divertito. Nella corsa a punti siamo saliti in pista convinti che i tre punti nella volata non servivano, poi mi sono accorto che Thomas e Van Schip si controllavano, ho scritto ad Amadio, che era sulle tribune ma in una posizione in cui Elia poteva sentirlo, di dirgli che era l'ora e lui ha attaccato. Conquistando il giro sapevamo di poter essere a medaglia, anche se l'inglese ormai era irraggiungibile».
E ancora: «Il rammarico riguarda la medaglia d'argento, perché l'inglese Walls è andato veramente forte e quindi tanto di cappello. Ma ho visto in gruppo gambe vuote e questo mi fa ben sperare in vista della gara di sabato. Simone Consonni si è sbloccato, Elia pure e possiamo fare bene. Viviani? È così, quando si diverte va forte in bicicletta, purtroppo ha vissuto due anni difficili, il fatto di non essere riuscito a far bene alla Cofidis lo ha molto condizionato perché lui voleva davvero far bene».