Nuova squalifica in Turchia in base ai nuovi regolamenti UCI entrati in vigore dal primo aprile. Questa volta a richiamare l’attenzione, è Alexander Richardson (Alpecin-Fenix), espulso dal Giro per non aver rispettato i nuovi canoni riguardanti la posizione in sella.
Dopo il caso di Gijs Leemreize (Jumbo-Visma), primo ciclista squalificato in gara nella Freccia del Brabante per non aver rispettato il nuovo regolamento, il britannico Richardson è diventato il secondo ciclista espulso a causa degli stessi motivi.
Nelle immagini della quarta tappa del Giro di Turchia, si può vedere come il ciclista inglese abbia poggiato in modo errato gli avambracci sul manubrio e sulle leve dei freni della sua bici su un rettilineo. Questa posizione risulterebbe una violazione del nuovo regolamento, che applicato dai giudici, ha portato all’espulsione dell’atleta.
Riguardo a questa posizione, il regolamento UCI è molto chiaro, affermando che "è vietato utilizzare gli avambracci come punto di appoggio sul manubrio", proprio la posizione assunta da Richardson. Alcuni corridori sono insorti dopo la decisone di applicare la regola, poichè ancora adesso molti di loro hanno l'abitudine di assumere questa posizione per rilassare le braccia in corsa. Per tanto i corridori vorrebbero che le nuove norme venissero applicate in modo graduale senza ricorrere ad espulsioni, in modo da permettere a tutti di abituarsi a queste nuove regole. I corridori infatti sostengono che durante uno sforzo in corsa ci sono posizioni che vengono prese in modo automatico, poiché dopo tanti anni per loro è un gesto quasi involontario, pertanto richiedono tempo per modificare i propri comportamenti e adeguarsi alle nuove regole.