Tra le carte migliori per il Giro delle Fiandre, l'Italia annovera sicuramente Matteo Trentin, il trentunenne di Borgo Valsugana che quest’anno corre con i colori dell’UAE Emirates. Matteo è bravo e forte e lo ha dimostrato già in questa stagione, dove ha ottenuto un terzo posto alla Gent-Wevelgem, dietro Nizzolo, con la vittoria che è andata a Van Aert.
In Belgio le cose non sono andate come avrebbe voluto e, a causa di alcuni momenti di sfortuna, si è dovuto accontentare del quarto posto alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne, dell'ottavo posto alla Omloop Het Nieuwsblad per chiudere in posizioni più arretrate alla E3 Saxo Bank e Attraverso le Fiandre. Ma Matteo è concvinto di far bene domenica.
«Mi sento bene anche se i risultati non sono stati quelli che speravo – ha detto Trentin – ad eccezione del terzo posto alla Gent-Wevelgem: purtroppo devo dire di essere stato abbastanza sfortunato. Alla E3 ho forato e anche nelle altre corse mi sono sempre trovato ad inseguire per qualche motivo. Ho fatto grandi prestazioni per non ottenere nulla alla fine».
Ad Attraverso le Fiandre, Matteo ha chiuso in ventesima posizione ed ammette di aver faticato molto: «Siamo arrivati alla corsa con un carico di lavoro importante dei giorni precedenti e in più il caldo non ha certamente aiutato. Molti corridori forti non sono andati bene, ma questo non vuol dire nulla. Penso che tutti adesso abbiamo recuperato».
Anche Van der Poel non è andato bene ma per Trentin sarà comunque lui uno dei favoriti della gara di domenica. «Mathieu non era alla Gent, ma sicuramente avrà continuato a prepararsi e anche lui ha avuto qualche incertezza. Ci sono stati dei giorni di riposo e mi aspetto che la maggior parte dei corridori sia in ottima forma».
Lo scorso anno il Fiandre si è corso in autunno, mentre quest’anno si tornerà a gareggiare in primavera. Le temperature non saranno molto rigide e non ci sarà la pioggia, che molto spesso ha reso la gara ancora più dura. «Non sarà molto caldo correremo intorno ai 10 gradi e mancherà la pioggia. Sarà un Fiandre classico dal punto di vista meteorologico, sicuramente migliore come situazione rispetto allo scorso anno in autunno».
La UAE Emirates adesso nelle Classiche ha due carte da giocare visto che insieme a Trentin c’è anche Kristoff. Sono una coppia perfetta in corsa, con caratteristiche complementari, che danno alla squadra maggior possibilità di vittoria. «Quello che funziona di più per noi, è quello che avete visto alla Omloop: io mi muovo nella parte più dura della corsa, mentre Kristoff cerca di sopravvivere nella parte difficile per puntare poi una grande volata. Io di solito sono davanti e lui dietro e questo ci da modo di gestire la corsa in più modi. Peccato per la Omloop, io ho rotto la bici e lui anche. Domenica potremmo ripetere lo schema: lui non attaccherà da lontano e io invece non starò fermo. Andiamo molto d’accordo e siamo veramente una doppia carta da giocare per il team».
Per Matteo dopo il Fiandre ci sarà qualche giorno di vacanza e poi il ritorno in Belgio per continuare la stagione delle Classiche. «Per quanto riguarda i risultati, mi dispiace di quello che ho raccolto fino ad oggi. Fisicamente sto molto bene, ma alla fine è la carta che canta e io non sono felice».
Per lui domenica sarà quindi l’occasione per dimostrare il suo valore. Ha detto che non si nasconderà e cercherà l’occasione per prendere l’iniziativa e restare nel gruppo dei migliori. Il trentino si definisce un corridore fortunato, ha avuto la possibilità di ricevere il vaccino contro il Covid-19 e spera che presto la maggior parte della gente possa vaccinarsi, per tornare il prima possibile alla normalità. «In gennaio mi sono vaccinato e non ho avuto nessun problema. Purtroppo il Covid è ancora molto presente, lo vediamo non solo in corsa, ma anche nella vita di tutti i giorni. Spero che la campagna vaccinale possa andare sempre più veloce, solo così potremo uscire fuori da questa situazione così difficile per tutti».
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