Wout van Aert non è riuscito a succedere a se stesso nell'abo d'oro della Milano-Sanremo: la sua Jumbo Visma ha controllato la gara fin dall'inizio, lui ha corso come doveva, ha rispsto all'attacco di Alaphilippe sul Poggio, ha poi rilanciato l'azione ma non è riuscito a fare la differenza. E quando Stuyven ha pizzato il suo attacco, anche Van Aert ha tergiversato.
«Avevo le gambe per vincere, ma in questa corsa ogni cosa deve accadere al momento giusto e stavolta non è stato così per me. Quando è partto Stuyven non l'ho inseguito per non compromettere le mie possibilità di volata. Sul Poggio sia io che Julian Alaphilippe abbiamo provato, ma a quanto pare non è stato sufficiente a fare la differenza. Non era un problema per me, perché sapevo di potermela giocare in volata. Ma Jasper Stuyven è stato bravo e ha messo a segno la mossa perfetta. Quando è scattato sapevo di essere controllato e anche per lo sprint non è stato trovare la posizione giusta. Comunque abbiamo un grande vincitore, un amico, un campione degno della Sanremo».
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