La sfida tra i campioni si sposta sulla Milano-Sanremo e ancora una volta a dettare legge potrebbero essere Mathieu van der Poel e Wout van Aert, i due corridori che, insieme al francese Alaphilippe, sono i favoriti per la vittoria.
«Penso che Wout van Aert abbia più possibilità rispetto agli altri». Le parole del campione olandese sono chiare e non vuole sbilanciarsi nel fare pronostici su una corsa così difficile.
Una corsa, la Milano-Sanremo, che per lui è un affare di famiglia. Suo nonno Raymond Poulidor la vinse nel 1961, esattamente 60 anni fa, mentre papà Adrie van der Poel per due volte arrivò settimo. «È una bella storia legata alla mia famiglia. Sarebbe bello vincere 60 anni dopo mio nonno, ma voglio vincere questa gara a prescindere da qualunque ricorrenza o anniversario».
Van der Poel è tra i corridori più forti, ha vinto Strade Bianche e poi due tappe straordinarie alla Tirreno-Adriatico, di cui una con una fuga in solitaria di 50 chilometri. «La Milano-Sanremo è una delle gare più difficili da vincere. Ci sono pochi momenti in cui puoi forzare per ottenere qualcosa. Di solito bisogna aspettare fino al Poggio, perché la Cipressa è troppo lontana dalla linea del traguardo».
Il Poggio e la Cipressa e ancora i Capi, sono le parole che ogni corridore ripete nella sua testa. Una gara complicata da vincere, nella quale la forza deve essere ben coniugata ad una strategia perfetta, e in più non deve mancare mai la fortuna.
Questa edizione della Classicissima di Primavera sembra ancora più avvincente, con Wout van Aert e Julian Alaphilippe che, insieme all’olandese, sembrano su un gradino più alto rispetto a tutti gli avversari. «Penso che Wout abbia un po’ più di possibilità perché ha già vinto l'anno scorso. Questo può fare una differenza significativa, ma normalmente la vittoria alla Sanremo va al più forte. L'anno scorso non sono stato abbastanza bravo, ma spero di essere tra i migliori quest'anno in cima al Poggio».
Lo scorso anno il campione della Alpecin-Fenix per la prima volta ha preso parte a questa gara chiudendo al tredicesimo posto. Domenica scorsa, durante la tappa dei muri alla Tirreno-Adriatico, Van der Poel ha vinto quella che ha definito come la corsa più dura della sua carriera. «Ho tratto dei benefici da quella tappa. Ho passato tre giorni di calma per riprendermi, penso quindi che siano stati sufficienti e sono pronto».
Il campione olandese non appare stressato e durante la conferenza con la stampa pre-gara ha trovato anche l’occasione di scherzare. «Spero che non vi addormentiate davanti alla televisione» ha augurato ai giornalisti scherzando sul fatto che per la prima volta la corsa verrà trasmessa integralmente.
Sarà una corsa dura e fare pronostici sarà difficile. «Non so proprio cosa dire, perché vorrei che fosse una corsa aperta, ma non lo sarà. I primi 100-150 chilometri da percorrere saranno nel gruppo, difficilmente succederà qualcosa di importante. Ecco perché non credo che la Milano-Sanremo sia una gara molto bella, perché ci sono pochi momenti in cui puoi fare la differenza. Non ci resta che aspettare il Poggio e poi vedere chi avrà ancora le gambe migliori».
Il 26enne olandese non sente molte pressioni ed è tranquillo. E’ molto concentrato e sa come gestire bene la corsa. Ha la consapevolezza che la vittoria non è certa per nessuno. Ci saranno tattiche e strategie e bisognerà fare attenzione a seguire bene i movimenti delle squadre, per evitare errori. «La possibilità di perdere è maggiore della possibilità di vincere alla Milano-Sanremo, bisogna essere onesti con se stessi. Non sono preoccupato per il risultato, mi sento tranquillo. Non so che tattica userò, potrei decidere di provare oppure cercare di anticipare, senza badare troppo a quello che faranno gli altri».
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