Tra le tante stelle che oggi hanno brillato nella tappa regina della Tirreno-Adriatico, c’è anche Matteo Fabbro, il corridore della Bora-Hansgrohe, che ha chiuso al settimo posto. Il friulano è stato il migliore degli italiani, un test importante per la sua crescita, anche la tappa di domani per lui sarà determinante.
«E’ stata una tappa molto dura, considerando che arrivavamo da quella di ieri a Gualdo Tadino che è stata molto stressante. La penultima salita era molto pedalabile, ma gli ultimi chilometri sono stati molto selettivi. Sono soddisfatto di essere riuscito a rimanere con il gruppo dei migliori e questo mi dà maggior fiducia per affrontare il resto della corsa. L’ultima salita era più difficile e c’è stato subito il forcing e molti corridori si sono staccati».
In questa Tirreno-Adriatico il corridore della Bora-Hansgrohe ha trovato buone sensazioni e pensa di poter fare bene anche nelle ultime tappe, compresa quella dei muri di domani che conosce molto bene. «Sono arrivato a questa Tirreno dopo un periodo in altura fatto a Sierra Nevada e non sapevo come avrei affrontato questa corsa. Sono contento e penso che si vedano dei buoni risultati. L’arrivo a Prati di Tivo non lo conoscevo e sono soddisfatto di essere arrivato nei primi dieci».
Domani sarà ancora una tappa importante per gli uomini di classifica, con i muri della frazione numero 5, da Castellalto a Castelfidardo. «Bisognerà stare attenti domani, sarà una tappa insidiosa nella quale potrebbero esserci delle sorprese e per me anche domani sarà un test importante. Lunedì toccherà ai velocisti e Peter potrebbe decidere di partecipare allo sprint. Martedì infine la cronometro e sarà una giornata che potrà dire tante cose».
Matteo in squadra ha un campione straordinario, capace di stupire in corsa con le sue vittorie e allo stesso tempo far divertire il pubblico: si tratta del tre volte campione del mondo Peter Sagan, che ha fatto il suo esordio stagionale alla Tirreno-Adriatico, dopo il ritardo nella preparazione dovut al Covid-19 contratto in Spagna.
«Peter sta bene, naturalmente non si può chiedere che vinca tutte le corse, anche lui è umano ed rientrato in gara dopo aver superato il Covid. Sta molto bene e sta facendo questo percorso di rientro alle corse con calma. Sagan è un campione e, se gli diamo il giusto tempo per recuperare, tornerà a farci divertire come sempre».
Quasi tutta l’Italia è in zona rossa, ma le corse, con importanti misure di sicurezza, si possono fare, anche se una gara di ciclismo senza pubblico sulle strade, fa sicuramente effetto. «Non è bello correre senza pubblico. Ma dobbiamo ricordarci che stiamo vivendo un periodo molto difficile a causa di questa pandemia. Dobbiamo sperare che la situazione migliori per tutti».
Matteo sta andando bene e correrà ancora in Italia, in particlare alla corsa rosa, dove vuole ottenere risultati importanti. «Difficilmente sarò alla Milano-Sanremo, per il momento sono una riserva ma mancano ancora diversi giorni. Dovrei andare nuovamente in altura e poi sarò al Giro d’Italia, l’appuntamento più importante della mia stagione».
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