Il MPCC - Movimento Per un Ciclismo Credibile - ha riunito il proprio consiglio di amministrazione per il classico appuntamento di inizio anno e ha assunto importanti prese di posizione (qui il comunicato ufficiale).
CORTICOSTEROIDI. Il Movimento ha preso nota della decisione della WADA di vietare i corticosteroidi iniettati a partire dal 2022. Una regola che il Movimento si è dato sin dalla sua fondazione nel 2007, effettuando dal 2009 ben 4207 test di cortisolemia. L’annuncio di questa decsione della Wada viene considerato un’ottima notizia ma il MPCC continuerà a vegliare su questo caso per tutto il 2021.
CHETONI. Il Movimento continua a vigilare e sorvegliare anche il caso chetoni, sostanza che i medici delle squadre appartenenti all’MPCC si impegnano a non incoraggiare per i loro corridori. L’MPCC chiede alla Wada e all’UCI di accelerare gli studi sui chetoni per accrescere le conoscenze sugli effetti di questa sostanza.
SICUREZZA. La lotta per la credibilità del ciclismo non riguarda il solo doping, quindi il Movimento accoglie con favore le norme per una maggiore sicurezza adottate dall’UCI.
WILD CARD. I membri del Movimento hanno accolto con sorpresa le scelte effettuate da RCS Sport per il Giro d’Italia. Il MPCC non vuole certo immischiarsi nelle scelte degli organizzatori, ma si sorprende del fatto che non siano stati presi in alcuna considerazione i criteri etici: due squadre (Eolo-Kometa e Vini Zabù) tra quelle invitate non fanno parte del Movimento. Il caso della Vini Zabù è problematico: la squadra, che in passato ha fatto parte del MPCC, ha subito un controllo positivo al Giro d’Italia 2020. Questo episodio deprecabile avrebbe dovuto pesare nella decisione degli organizzatori, dei quali appare difficile comprendere i criteri adottati, tanto sul piano etico quanto su quello sportivo.
Ad ogni fine stagione, il Movimento mette in evidenza la qualità delle scelte degli organizzatori per quanto riguarda le wildcard. Nel 2020, e non è la prima volta che accade, RCS Sport ha fatto abbassare la media delle wild card attribuite a formazioni appartenenti al Movimento e non ha seguito l’esempio di altri grandi organizzatori come ASO e Flanders Classics. E il 2021 non lascia intravedere un miglioramento, al contrario. Ancora una volta il MPCC non ha come obiettivo di dettare agli organizzatori i criteri che devono seguire per i loro inviti, ma è convinto che offrire un posto in una prova tanto importante come il Giro d’Italia ad una formazione che ha subito un controllo positivo nell’ultima edizione della corsa, non faccia bene all’immagine del ciclismo.
SOSTEGNO. Il MPCC ribadisce il proprio sostegno a tutti gli organizzatori che nel 2020 hanno dovuto effettuare sforzi inediti con grande professionalità. Il ciclismo è stato d’esempio a molti altri sport e deve esserne orgoglioso. Il MPCC si complimenta con tutti gli elementi della famiglia ciclistica - squadre, corridori, saff, sponsor e eccetera - per il senso di responsabilità dimostrato nell’affrontare un’emergenza straordinaria e inedita come quella della pandemia.