La Trek-Segafredo in poche ore è passata dalle stalle alle stelle grazie a Mads Pedersen, l’ex iridato che con l’aiuto del compagno Jasper Stuyven ha fatto sua la Kuurne-Brussel-Kuurne.
L’esordio in Belgio con la Omloop het Nieuwsblad, sabato, non era stato dei migliori per la squadra guidata da Luca Guercilena: il miglior uomo era riuscito a prendere il 63 ° posto, decisamente poco per una squadra come quella statunitense. A rimettere le cose in ordine ci ha pensato Pedersen, che ieri aveva le idee chiare e sapeva cosa fare.
«Lasciamo che siano sempre le gambe a parlare e non inventiamo scuse stupide - ha detto Pedersen -. Penso che abbiamo rimesso le cose a posto con questa vittoria».
Gioia al traguardo per la Trek Segafredo, con Jasper Stuyven e Mads Pedersen che insieme sono riusciti a dare la migliore risposta alle critiche ricevute il giorno prima.
«È stato super bello vincere e riscattare il risultato di sabato. Cosa possiamo dire? Alla Nieuwsblad abbiamo fatto molta confusione e certamente non è andata bene, quindi è bello poter dimostrare che ci siamo. Non vogliamo più vedere la squadra di sabato, questo è certo».
Queste sono le parole di Pedersen che ha riconosciuto gli errori della corsa di sabato, alla Omloop het Nieuwsblad, garantendo però, che la squadra sarà sempre al massimo, perché le capacità ci sono. Mathieu van der Poel a oltre 80 chilometri dal traguardo aveva sferrato il suo attacco, ma il finale è stato in volata, grazie a Jasper Stuyven che sull'Oude Kwaremont ha dato una bella accelerata.
«In realtà ero davanti quando Mathieu ha attaccato, ma era molto presto, quindi non ho voluto nemmeno seguirlo. Poi, quando il gruppo è andato sul Kwaremont, ero in una buona posizione, ma non abbastanza per inseguirlo».
La Trek- Segafredo aveva due carte da giocarsi, con Mads e Jasper che si erano divisi i compiti per decidere al meglio il finale. «È stata una buona occasione per noi, con Jasper nel primo gruppo. Sapevamo che avrebbe potuto fare uno sprint davvero buono. Quindi eravamo abbastanza contenti con i due gruppi che si erano formati, perché controllavamo bene la gara».
La situazione in corsa è rimasta invariata fino a otto chilometri dal traguardo quando i due gruppi di inseguitori si sono uniti e la fuga con Van der Poel si è spenta pochi chilometri dopo. Il vento laterale è stato l'ultimo ostacolo da superare e Stuyven ha saputo gestire bene la situazione, nascondendosi e aspettando il momento opportuno per uscire.
«Sapevamo che ci sarebbe stata una sezione di vento trasversale prima del rettilineo finale, ovviamente non volevamo perdere proprio lì, quindi Jasper si è piazzato bene, non proprio davanti, ma abbastanza in alto. E poi dovevamo solo aspettare per poter fare il nostro gioco e, nel rettilineo verso il traguardo, Jasper ha fatto un tempo perfetto. E’ stato fantastico». Nello sprint Stuyven ha guidato Pedersen,che ha vinto nettamente.
«È stata una vera battaglia qui. Chapeau per Mathieu per averci provato e c’era quasi riuscito, ma qella di ieri non era una gara che permetteva di andare fuga cn la certezza del risultato e questo è andato a nostro favore».