L’UCI cambia le regole sulla sicurezza e inasprisce le misure che saranno in vigore già dal prossimo lunedì, altre saranno valide dal 1° aprile e infine altre ancora e diverranno operative nei restanti mesi dell’anno. L’Unione Ciclistica Internazionale, dopo gli incontri che c’erano stati nei mesi scorsi tra rappresentanti dei corridori e organizzatori delle corse e CPA, ha lavorato su nuovi protocolli legati alla sicurezza in corsa: entriamo nel dettaglio delle nuove norme.
Tra le novità ci sarà quella dell’Event Safety Manager, ovvero un responsabile della sicurezza, ma ci saranno anche regole più severe nei confronti di quei corridori che si comporteranno in modo pericoloso in gruppo.
L'UCI stabilirà delle linee guida e istituirà un sistema di certificazione, in modo che sia più facile per gli organizzatori identificare un responsabile della sicurezza per quella determinata gara. Inoltre ci sarà un monitoraggio importante sulle barriere stradali, con l’obbligo di migliorare l'indicazione degli ostacoli lungo il percorso.
In attesa delle prossime volate di gruppo, ci saranno nuove regole speciali per le barriere posizionate negli ultimi chilometri di gara. Tuttavia d’ora in poi, l'UCI guarderà con più attenzione al comportamento pericoloso in gruppo. Ci saranno anche regole che stabiliranno come e dove i corridori potranno gettare le borracce e altri rifiuti sul percorso, ma anche un controllo su posizioni pericolose in bici, in particolare nei tratti in discesa. Ad esempio sarà prima richiamato e poi sanzionato quel ciclista che che in corsa verrà trovato seduto sul tubo orizzontale della bici, il cosiddetto super tuck.
Norme più severe ci saranno anche per i motociclisti, automobilisti e piloti di elicotteri televisivi che, facendo parte della carovana della corsa, non potranno essere esonerati dal rispettare regolamenti impegnativi. Tutti i corridori e i dirigenti così come gli organizzatori, saranno informati sull’entrata in vigore delle nuove regole, con date e protocolli da seguire, così come delle sanzioni applicate.
Regolamento approvato e critiche dal gruppo subito arrivate. A firmarle Michal Kwiatkowski, protagonista della fuga di ieri all’Etoile de Besseges: lanciato in discesa sulle ruote di Wedellens, che poi ha vinto, il polacco della Ineos è uscito di strada in discesa a causa di una chiazza d’olio sull’asfalto.
«Per favore, chiedo all’Unione Ciclistica Internazionale di pensare ai rischi reali, come la benzina che c’era sulla strada. C'è così tanto da fare in termini di sicurezza e organizzazione in bicicletta...» ha twitttato il polacco riferendosi alla norma che prevede ammozioni prima e sanzioni poi per i corridori che si siederanno sul tubo orizzontale in discesa.
E sempre su twitter si è lasciato andare ad un commento ironico anche Chris Froome: «Adesso diranno che non si potrà più fissare sempre lo sguardo sull’attacco del manubrio e pedalare con i gomiti larghi...» ha scritto il britannico della Israel postando un video nel quale attacca a gomiti larhi, in una delle sue classiche posizioni "scomposte".
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