SLONGO. «L'ALTURA RALLENTA VINCENZO, MA PORTIAMO PAZIENZA»

PROFESSIONISTI | 10/09/2020 | 19:53
di Guido La Marca

Non è una novità, se Vincenzo arriva dietro poi gli girano, questo è matematico. Perché il ragazzo è fatto così: quando si mette il numero sulla schiena lui vuole divertirsi e divertire, se non ci riesce non è che sia tanto contento (eufemismo). Quindi occorre pazienza e anche chi gli è attorno ha il compito non di rincuorarlo, perché Vincenzo difficilmente si abbatte, ma rassicuralo questo sì.


«Sapevamo che saremmo venuti alla Tirreno in una fase di lavori in corso, come è normale che sia – dice a tuttobiciweb Paolo Slongo, allenatore del siciliano da sempre -. Dopo l’altura questo è il prezzo da pagare. Ci vogliono almeno otto giorni per tornare ad avere i battiti più bassi. Ora quando ci sono le grosse accelerazioni va un po’ in affanno, come se avesse un limitatore di velocità. Deve avere pazienza, il lavoro in prospettiva Giro pagherà e siamo sulla buona strada. Vincenzo è un campione e come tale vorrebbe essere sempre al massimo, ma bisogna avere pazienza e vivere un po’ alla giornata con assoluta calma».


Nessun proclama, nessuna promessa, solo tanto lavoro e un po’ di pazienza. Dopo la Tirreno, il siciliano correrà in maglia azzurra il Giro dell’Appennino, poi il Mondiale di Imola (non certo adattissimo a Vincenzo) e poi il Giro.

 

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COMMENTI
Uovo o gallina ?
10 settembre 2020 21:31 IlSerpe
Questo è il dilemma . Ma senza il morale non si migliora e .si è sempre a capo

Fiducia
10 settembre 2020 22:32 tonifrigo
Io mi fido, so che si fida
anche Vincenzo. Va tenuto protetto e il gioco resta in equilibrio fino al Giro. Non deve rischiare nulla. Resta l'ultimo Assia tappe che abbiamo. Formolo è lo, a Rosa forse abbiamo chiesto l'impossbile, di Asti nascenti non sene vedono

Anche io ho fiducia
11 settembre 2020 04:43 lupin3
Quando deve essere in forma lo é sempre stato. Piuttosto il picco non só se sarà sufficiente contro Vlasov, Thomas e gli altri. E soprattutto potrebbe essere un picco fine a sè stesso se non si dovesse correre il Giro. Comunque prima c'é il mondiale. Tentiamo di crederci

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