Una foto che è diventata emblematica, perché in poche ore tanti corridori del gruppo l'hanno postata. È la foto di un tratto di strada che ieri i corridori hanno affrontato durante la seconda tappa del Giro di Vallonia.
Scrive per esempio Senechal: «Cartellino rosso oggi per l'organizzazione del Tour de Wallonie. Circuito troppo pericoloso per un arrivo in volata, strada in cattive condizioni, troppe trappole ai lati della strada. Rrenderlo sicuro per i corridori non sarebbe una priorità?».
Ai social ha affidato la sua risposta Christophe Brandt, organizzatore del Tour de Wallonie: «Ci scusiamo per le condizioni di alcune strade che sono state affrontate nella seconda tappa. Vogliamo anche sottolineare che queste strade non erano la prima scelta: le forze di polizia locale sono state dispiegate per mettere in sicurezza la zona di arrivo che doveva essere fatto a porte chiuse a causa della situazione sanitaria. Di conseguenza, non è stato possibile transitare sulle strade principali come pianificato. Come organizzazione siamo stati costretti a optare in extremis per le strade secondarie, alcune delle quali erano in cattive condizioni: ce ne scusiamo».
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