È il gioco delle parti. Un Giro d’Italia deve ancora disputarsi e già si lavora e si sogna per quello del 2021. È quello che accade in provincia di Belluno, come riporta il Corriere delle Alpi: è stata ufficialmente presentata la proposta per ospitare due giorni del prossimo giro, con un arrivo di tappa in Nevegal e una cronometro in Alpagio. I comuni coinvolti hanno formalizzato la loro richiesta in Regione Veneto, inviando al presidente Luca Zaia la pro-posta di candidatura per il Giro del prossimo anno e la Regione dovrebbe discuterne in un incontro con i vertici di Rcs nei prossimi giorni.
La prima delle due giornate bellunesi, secondo le intenzioni delle sei amministrazioni, prevede l’arrivo in Nevegal e il coinvolgimento, nella parte finale della tappa, dei comuni di Ponte nelle Alpi e Limana con possibili passaggi a Valmorel e Tassei: il primo costituirebbe un omaggio a Dino Buzzati, nel cinquantesimo anniversario della morte.
La seconda tappa bellunese prevede la partenza da Farra e arrivo in comune di Tambre, a Col Indes, con passaggi per Puos, Garna, Schiucaz, Lamosano e Chies. Si tratterebbe dun-que di una frazione dal chilometraggio ridotto e dall’altimetria importante.
Da parte sua, la Regione Veneto avrebbe già ottenuto una tappa certa: la Ravenna – Verona in omaggio a Dante Alighieri, nel settecentesimo anniversario della morte.
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