BRUNO REVERBERI: «CASO SANCHEZ? STRANO, LA BMC CONTROLLA»
PROFESSIONISTI | 18/08/2017 | 12:53 Non c'è mai da godere delle disgrazie altrui, questa è buona regola. Dovrebbe riguardare tutti, soprattutto quelli che animano il piccolo villaggio globale del ciclismo professionistico, senza distinzione di forza e budget. Così, dopo l'eclatante e doloroso caso doping che ha investito ieri Samu Sanchez, ecco che tornano alla mente i commenti sprezzanti e anche superficiali di molti colleghi di Bruno Reverberi che, alla vigilia del Giro, pochi minuti dopo esser salito sul palco di Alghero con i suoi corridori per la consieta presentazione, ha dovuto subire la doccia fredda di due positività in un sol colpo e i conseguenti commenti taglienti. «Andrebbero mandati a casa tutti», disse un corridore dal cuore d'oro.
Lasciamo perdere i due pesi e le due misure che l'Uci da sempre adotta per i suoi affiliati di serie A e quelli di serie B. Per i Reverberi la notifica della doppia positività a poche ore dal via, quindi la Bardiani Csf costretta a correre il Giro in 7, per i Bmc qualche giorno in più per consentire al team americano di sostituire il corridore spagnolo, ma questo è tutto un altro discorso. Restiamo a Sanchez e le reazioni che ci sono state.
Oggi la Gazzetta dello Sport, per mano di Claudio Ghsalberti inviato alla Vuelta, ha raccolto il penisero del team-manager reaggiano che, come sua abitudine, non le ha mandate a dire. Leggiamo quando scritto dalla rosea.
«Un caso doping, e sempre relativo a un team di World Tour, aveva scosso anche la vigilia del Tour, quando André Cardoso, portoghese della Trek-Segafredo, gregario di Contador, era stato trovato positivo per Epo a quattro giorni dal via - scrive Ghisalberti -. Ora sarà curioso attendere anche la reazione dei compagni di squadra di Sanchez e dello staff Bmc. Manuel Quinziato, compagno e amico di Samuel, alla vigilia del Giro, riferendosi proprio ai casi di Ruffoni e Pirazzi, disse: "Bastano due cretini… che tra l’altro sono solo l’1 per cento. Qui ci sono squadre che investono milioni di euro, forse dovrebbero correre solo queste”. Ieri Quinziato era frastornato: “Su di lui avrei messo due mani sul fuoco. E’ follia pura, lo reputavo un ragazzo intelligente invece ha fatto la cosa più stupida che abbia visto in tanti anni di ciclismo”. Bruno Reverberi, il team manager della Bardiani-Csf, ora si toglie un sassolino: “Dalla Bmc allora abbiamo ricevuto un mare di critiche, ci hanno considerato degli incapaci perché non abbiamo controllato i nostri corridori. E adesso?”».
Alle volte un po\'di silenzio vale più di cento vittorie.
18 agosto 2017 22:20Bastiano
Se hai i tuoi due ciclisti più rappresentativi positivi alls stessa sostanza in un controllo a sorpresa fatto lo stesso giorno, un dubbio potrebbe venire. Se poi ti sei fatto cacciare dal
MPCC pur di far correre un ciclista che ha valori anomali, non puoi lamentarti ma devi riflettere.
Vincere non è la cosa più importante.
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