Matteo Moschetti conquista la terza vittoria di tappa in pochi giorni per la Q36.5. Dopo i successi di Thomas Pidcock, il ventottenne milanese ha centrato il bersaglio nell'ultima frazione dell'AlUla Tour regolando allo sprint Dylan Groenewegen (Jayco-AlUla) e Juan Sebastián Molano (UAE Team Emirates-XRG). La classifica generale finale ha visto il successo di Pidcock che è salito sul podio con i norvegesi Fredrik Dversnes e Johannes Kulset che hanno scalzato Rainer Kepplinger e Alan Hatherly, attardati oggi causa del vento.
LA CRONACA. L’avvio di tappa, condizionato dal vento, è fin da subito molto frizzante con diversi uomini che, a ripetizione, si lanciano all’attacco per provare a portar via una fuga. A riuscire in questo intento sono Mikkel Bjerg (UAE Team Emirates-XRG) e Aivaras Mikutis (Tudor Pro Cycling) che, trovando il timing giusto, riescono a prendere il largo. Alle loro spalle qualcuno prova una timida reazione ma viene respinto in fretta dal vento contrario che favorisce il rientro del gruppo. La coppia, dunque, prosegue mettendo in fretta diversi secondi fra se e il plotone dove però, dopo poco, si scatena la bagarre con Uno-X Mobility e Bahrain-Victorious che riescono ad aprire un ventaglio frazionando il gruppo in più parti. A rimanere attardati sono in particolare Fabio Jakobsen (Picnic-PostNL), Eddie Dunbar, Dylan Groenewegen (Jayco-AlUla), la maglia bianca Johannes Kulset (Uno-X Mobility) e il 3º della generale Alan Hatherly (Jayco-AlUla), mentre nel primo gruppo la maglia verde Tom Pidcock e il 2º in graduatoria Rainer Kepplinger fanno buona guardia assieme ai compagni. Al primo traguardo volante di giornata Mikutis fa giusto in tempo a transitare in testa prima di essere riassorbito dal drappello alle sue spalle che, compatto, viaggia con 45” sugli inseguitori. I colpi di scena però non finiscono visto che Kepplinger rimane vittima di una foratura e, perdendo le ruote del primo gruppo, finisce ad inseguire nel secondo con quasi un minuto di ritardo. Davanti però progressivamente rallentano il passo e così, dopo diversi chilometri d’inseguimento, passato il secondo traguardo intermedio il gruppo si ricompatta. Nonostante ciò, gli animi non si placano perché dopo pochi istanti ripartono Diego Uriarte (Equipo Kern Pharma), Nicolò Garibbo (JCL Team Ukyo), Mathias Breghnøy (Terengganu Cycling Team) e Ceriel Desal (Wagner Bazin WB). I quattro arrivano ad ottenere fino a 1’10 ma dietro le squadre dei velocisti, potendo contare su praticamente tutti i loro effettivi, non hanno problemi nel controllarli, mantenerli a tiro e poi fagocitarli nel tratto antecedente all’ingresso al circuito finale dove Uno-X, Bahrain-Victorious e Tudor provano nuovamente di aprire un ventaglio. Il tentativo va a segno perché Hatherly, Kepplinger, Dunbar e Yannis Voisard (Tudor Pro Cycling), rimangono sorpresi e finiscono nelle retrovie finendo per pagare 57” dalla testa della corsa, un divario che costa il posto sul podio ai primi due e il piazzamento in top ten ai secondi. A giocarsi la tappa invece restano davanti una quarantina scarsa di uomini tra cui praticamente tutti i velocisti di punta presenti in corsa: la lotta fra questi, al termine dell’infinito rettilineo del Camel Track Circuit, premia Matteo Moschetti il quale, chiudendo davanti a Groenewegen e Molano, torna ad alzare le braccia al cielo dopo 16 mesi. La Q36.5 agguanta così la terza vittoria parziale in cinque giorni e, con l’affermazione in classifica generale di Tom Pidcock (1º davanti alla coppia Uno-X Mobility formata da Fredrik Dversnes e Johannes Kulset), può festeggiare un avvio di stagione decisamente spumeggiante. In casa Italia da segnalare anche l’8° posto di tappa di Alberto Bruttomesso (alla terza top ten in 5 giorni) e l’8° posto in classifica generale di Alessandro Fancellu (tra i primi dieci dell’ordine d’arrivo delle due frazioni impegnative della gara a tappe saudita).
ORDINE D’ARRIVO
1. Matteo Moschetti (ITA/Q36.5) - 3:32:00
2. Dylan Groenewegen (OLA/Jayco-AlUla) - s.t.
3. Juan Sebastián Molano (COL/UAE Emirates-XRG) - s.t.
4. Alexander Kristoff (NOR/Uno-X Mobility) - s.t.
5. Yevgeniy Fedorov (KAZ/XDS-Astana) - s.t.
6. Florian Dauphin (FRA/TotalEnergies) - s.t.
7. Arvid de Kleijn (OLA/Tudor Pro Cycling) - s.t.
8. Alberto Bruttomesso (ITA/Bahrain-Victorious) - s.t.
9. Sasha Weemaes (BEL/Wagner Bazin WB) - s.t.
10. Marc Brustenga (SPA/Kern Pharma) - s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1. Thomas Pidcock (GBR/Q36.5) - 17:26:25
2. Fredrik Dversnes (NOR/Uno-X Mobility) a 1:09
3. Johannes Kulset (NOR/Uno-X Mobility) a 1:12
4. Adne Holter (NOR/Uno-X Mobility) a 1:22
5. Rainer Kepplinger (AUT/Bahrain-Victorious) a 1:23
6. Alan Hatherly (RSA/Jayco-AlUla) a 1:26
7. Frank van den Broek (OLA/Picnic-PostNL) a 1:26
8. Alessandro Fancellu (ITA/JCL-Ukyo) a 1:39
9. Diego Uriarte (SPA/Kern Pharma) 1:51
10. Jordan Jegat (FRA/TotalEnergies) a 1:58
LE ALTRE MAGLIE
Classifica a punti: Thomas Pidcock (GBR/Q36.5)
Classifica della combattività: Jens Reinders (BEL/Wagner Bazin WB)
Classifica dei giovani: Johannes Kulset (NOR/ Uno-X Mobility)
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