La storia del ciclismo italiano è ricca di corse che non si disputano più ma che hanno fatto la storia: per questo abbiamo pensato di proporvi una nuova rubrica che le tiri fuori dal cassetto dei ricordi. Se avete una foto d'archivio nel cassetto, un ritaglio di giornale o desiderate che si racconti di questa o quella corsa, non esitate a scriverci agli indirizzi info@tuttobiciweb.it oppure daniloviga@gmail.com. Buona lettura.
Da gara nazionale a internazionale, il Gran Premio Vini D.O.C. Valdadige ha scritto la sua storia tra i dilettanti a cavallo degli anni Ottanta-Novanta fino a chiudere il proprio mandato nel 2013. La corsa veneta, voluta dalla comunità montana del Baldo con il patrocinio dei comuni di Brentino, Dolcè e Rivoli Veronese, e organizzata dal Consorzio di Tutela Vini DOC Valdadige con la collaborazione del Gruppo Sportivo Fratelli Quarella, salì alla ribalta delle croncache ciclistiche grazie all'impegno e alla passione dell'allora Sindaco di Brentino Belluno Virgilio Asileppi, del dott. Alberto Radi e Angelo Ferrari.
Il percorso di gara era compreso tra i 170-190 chilometri, degno di una prova per dilettanti, e attraversava la Valle dell'Adige e lungo l'antica via Claudia Augusta i territori che ricordano la vittoria di Napoleone nella prima campagna d'Italia.
La prima bandierina a scacchi si abbassò nel 1983. Fu il corazziere Eros Poli, della Passerini Gomme, ad imporsi sul compagno di avventura Bruno Cenghialta (SC Padovani) con il gruppo a 44" regolato da Marco Scandiuzzi della Bombana. Il medesimo epilogo si verificò nella seconda edizione del 1984: Federico Ghiotto (SC Padovani) ebbe ragione del compagno di fuga Fabio Bordonali (Carrera Inoxpran). Chiuse il podio, con un ritardo di 15", Andrea Govoni del GS Bologna. Anche l'anno seguente la corsa si risolse con una volata a due corridori: vinse Diego Degli Orti (Bonlube Gulf MIra) davanti a Fabio Campagna (Mainetti Eddy Marino Creazzo) con quest'ultimo che promosse l'allungo decisivo in vista del traguardo. Poi, Fabio Parise regolò il gruppo anticipando Flavio Chesini e Fausto Boreggio. Nel 1986 esultò Federico Longo della Trevigiani. Il vincitore fu protagonista dell'azione del quartetto dei fuggitivi a sei km dall'arrivo. Allo sprint si lasciò alle spale Moravio Pianegonda (Egi Zanotto), Giorgio Furlan e Giampaolo Fregonese entrambi della Arredo House ZG Mobili. L'edizione del 1987 fu valida per l'assegnazione del Campionato Veneto prima e seconda serie. Al termine di una volata generale conquistò il successo e il titolo Giovanni Strazzer, della Opel Vighini, il quale superò Falvio Vanzella (Arredo House ZG Mobili) e Endrio Leoni del Bonlube Gulf).
L'edizione 1988, coincidente col campionato italiano su strada, è stata vinta da Roberto Pelliconi. La prova tricolore si svolse sulla distanza di 189 chilometri e dopo una lunga serie di attacchi si decise nel finale con l'azione promossa da Brotini, Michelucci, Zaina e Pelliconi. Quest'ultimo indossò per la seconda volta la maglia tricolore, che tre anni prima aveva conquistato a Cinisello Balsamo nel Milanese. Alle spalle dell'emiliano della Serravalle Mobiexport si classificarono Enrico Zaina (Carrera Inoxpran), Davide Brotini e Andrea Michelucci. Poi, nell'ordine Sciandri, Pezzetti e Bortolami. Dodici mesi dopo arrivò la stoccata di Daniele Ferrario della Ribar Filati Graziani. Il lombardo riuscì ad anticipare di pochi metri i suoi inseguitori trionfando davanti a Stefano Zanini (Caffè Cuoril), Mirko Gualdi della Zalf Fior e Davide Bramati della Bresciaplast. Come otto anni prima dal suo primo trionfo, Eros Poli si ripresentò in solitaria al traguardo di Rivalta nel 1990. Con le insegne della MG Boys Diadora-Siapa il gigante veronese (che l'anno seguente sarebbe passato professionista nella Del Tongo) anticipò di 3" il gruppo regolato dall'allora compagno di squadra Ilario Scremin su Andrea Ferrigato (Car Supermercati). A Marco Rosani, della Juvenes San Marino Autofuochi, toccò l'edizione del '91 in cui riuscì a spuntarla nei confronti di Ilario Scremin (che bissò il secondo posto dell'anno precedente) e del compagno di scuderia Adriano Lorenzi. La prima parte del GP Vini DOC Valdadige si concluse nel 1992 con la superba prestazione di Marco Serpellini. Il bergamasco della Mecair trionfò per distacco con 8" su Michele Tozzo (Piovasana Eco Idroget) e Cristian Zanolini della Zalf Fior. Protagonista di quella edizione fu Gabriele Rampollo (Bresciaplast), autore di oltre 100 km di fuga e ripreso a soli 7 km dall'arrivo.
Non conosciamo i motivi che possono aver indotto gli organizzatori a fermarsi per cinque anni, dal 1993 al 1997. Sta di fatto che il GP Vini D.O.C. Valdadige-Terra dei Forti tornò sulla scena agonistica, con questa nuova denominazione, nel 1998 con la vittoria di Enrico Degano della Record Cucine Caneva. Sulla scia di Degano si susseguirono le affermazioni di Michele Gobbi, del ceko Fadrny, Alessandro Ballan, Luca Cappa e Roland Pichler. Nel 2004 vinse Gianluca Geremia, della Zalf Fior, superando Stefano Bonini (Bottoli Artoni Zoccorinese) e Stefano Brunelli della Trevigiani Dynamon. Seguì la vittoria del brianzolo Marco Baro, della Palazzago Vellutex ABI Isolanti, che al fotofinish superò Emiliano Donadello (Trevigiani Dynamon) e l'argentino Anibal Borrajo della Promociclo. La Zalf Fior bissò nel 2006 grazie al perentorio allungo di Maurizio Girardini che arrivò al traguardo con una manciata di metri sul gruppo regolato dall'allora compagno di squadra Oscar Gatto davanti ad Alessandro Formentelli (Palazzago). Dopodichè si susseguirono le affermazioni di Gianni Da Ros (Marchiol Famila Site) su Cecchin e Campa, di Marco Coledan (Trevigiani Dynamon) su Andrea Pasqualon e Alex Buttazzoni fino alla doppietta di Davide Gomirato nel biennio 2009-2010. Nella prima occasione il veneziano della Zalf Fior piazzò la sua ruota davanti a Federico Masiero e Andrea Menapace (5° Colbrelli), poi replicando su Alberio e Aldegheri. In seguito fu il Team Colpack a fare centro due anni di fila: con Andrea Di Corrado sul bielorusso Kliminankou e Zardini nel 2011, e con Davide Villella su Mirko Tedeschi e Manuel Senni nel 2012. Il gran finale venne scritto ancora dalla Zalf Fior. Era il 7 luglio 2013 e Andrea Toniatti si regalò la vittoria anticipando Nicola Ruffoni e Fabio Chinello.
ALBO D’ORO
1983- Poli Eros (GS Passerini Gomme)
1984- Ghiotto Federico (SC Padovani)
1985- Degli Orti Diego (Bonlube Gulf Mira)
1986- Longo Federico (UC Trevigiani)
1987- Strazzer Giovanni (Opel Vighini Padana Legno)
1988- Pelliconi Roberto (Serravalle Mobiexport) – Campionato Italiano
1989- Ferrario Daniele (Ribar Filati Graziani)
1990- Poli Eros (MG Boys Diadora)
1991- Rosani Marco (Juvenes San Marino Autofuochi)
1992- Serpellini Marco (Mecair)
1998- Degano Enrico (Record Cucine Caneva Colorificio San Marco)
1999- Gobbi Michele (Fis Parolin)
2000- Fadrny Ondrey (Pasta Montegrappa De Nardi)
2001- Ballan Alessandro (UC Trevigiani Mapei)
2002- Cappa Luca (Sanpellegrino Bottoli Artoni)
2003- Pichler Roland (L'Edile Rosa Carni Gaverina)
2004- Geremia Gianluca (Zalf Desiree Fior)
2005- Baro Marco (Palazzago Vellutex Abi Isolanti)
2006- Girardini Maurizio (Zalf Desiree Fior)
2007- Da Ros Gianni (Marchiol Famila Liquigas Site)
2008- Coledan Marco (UC Trevigiani Dynamon)
2009- Gomirato Davide (Zalf Desiree Fior)
2010- Gomirato Davide (Zalf Desiree Fior)
2011- Di Corrado Andrea (Team Colpack)
2012- Villella Davide (Team Colpack)
2013- Toniatti Andrea (Zalf Desiree Fior)
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