Un’iniziativa che continua a registrare risultati importanti, non solo per i promotori locali ma per i numerosi Partner che insieme a RCS Sport ne condividono valori e utilità. Completano Ride Green l’educazione ambientale promossa con BiciScuola e la mobilità sostenibile del Giro-E, la e-bike experience che si svolge nei giorni e nelle strade toccate dalla Corsa Rosa.
L’ultima edizione del Giro d’Italia ha generato, nelle località di partenza e di arrivo, una raccolta di circa 70 chilogrammi totali di materiali di cui l’84% avviato al riciclo. Rispetto al 2023, i primi tre comuni virtuosi di arrivo hanno incrementato in media la raccolta differenziata di circa il 6%.
Un segnale interessante che conferma il contributo importante delle istituzioni locali, che con la loro partecipazione attiva fanno da tramite tra le società e i consorzi, arruolando volontari su tutto il territorio nelle eco-isole, al fine di garantire la corretta gestione dei flussi. Un presidio efficace che permette al Giro d’Italia di collocarsi nel panorama internazionale come evento sportivo di ciclismo sempre più attento all’ambiente, in grado di diffondere i principi della sostenibilità e rendere consapevoli pubblico, amministrazioni locali, partner e tutti gli atleti coinvolti.
Di seguito la classifica di quest’anno elaborata con la Cooperativa E.R.I.C.A., il partner da anni al fianco di RCS Sport in questo processo.
Partenze 2024
Foligno 95% RD
Novara 94,15% RD
Acqui Terme 94,08% RD
Arrivi 2024
Fossano 94% RD
Santa Cristina 93% RD
Lucca 91% RD
INTENTS
Ride Green è inserito nel più ampio progetto R-INTENTS, volto ad analizzare il reale impatto ambientale e sociale derivante dal Giro d’Italia per instaurare, con l’intero ecosistema, un dialogo e un confronto, individuando soluzioni condivise che possano guidare l’evoluzione della progettazione verso modelli economici rigenerativi. Ad affiancare RCS Sport in questo percorso è la società NATIVA - Regenerative Design Company.
Il lavoro di analisi sul Giro d’Italia mira a mettere in evidenza sia le pratiche virtuose dell’evento sia le aree di miglioramento, per orientare le scelte future. Non sono considerati solo gli impatti tangibili, dunque, ma anche quel valore intangibile che fa parte del DNA di un evento sportivo: il benessere delle persone e le ricadute sui territori, anche con una prospettiva di lungo termine.
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