A CHE PUNTO È LA PEDALATA "DA ABRUZZO A MAROCCO" DI LATIFA BENHARARA? SITUAZIONE E CROWDFUNDING

REPORTAGE | 24/10/2024 | 08:13
di Nicolò Vallone

"Questa iniziativa è come un bambino che è stato appena partorito, al quale bisogna dare il tempo di camminare e crescere fino a diventare uno splendido adulto..." musica e parole di Abdellatif Jihaoui, consigliere dell'ambasciata marocchina a Roma.


L'iniziativa è From Maiella to Sahara, la partoriente (metaforicamente parlando) meritevole destinataria di questo elogio è Latifa Benharara, giunta quasi nel bel mezzo del cammin di sua pedalata dall'Abruzzo al Marocco, in un'unione tra le sue due terre: è nata a Sulmona e vive a Pacentro, ma le origini sono 100% marocchine.


Ieri sera verso le undici abbiamo avuto modo di parlare con lei al telefono, mentre si trovava in un b&b nel parco naturale della Sainte Baume, dov'è arrivata al termine della tappa fin qui più dura del suo viaggio: 1480 metri di dislivello su una distanza di neanche 80 chilometri!

Partita diciotto giorni fa sotto il patrocinio del parco nazionale della Majella e dei Comuni di Sulmona e Pescara, Latifa ha attraversato spianate e alture, stradone e stradine, con qualche intoppo legato soprattutto ai disagi del maltempo in Marche, Emilia e Liguria, oltre che a frutti di mare indigesti mangiati a Mentone, ma incontrando la compagnia di tantissime persone che hanno pedalato insieme a lei, da amicissimi come "Maurizio, Lanfranco, Sebastiano, e Simone e Adriano del GP Capodarco" fino a cicloturisti stranieri che stanno girando l'Europa in solitaria e si sono imbattuti in lei o hanno sentito parlare della sua avventura. Partendo sempre al mattino senza sapere esattamente dove avrebbe dormito la sera. Senza cardiofrequenzimetri e altre strumentazioni da ciclismo contemporaneo, solo uno Strava sempre presente per la tracciabilità.

In buona parte autofinanziandosi e in minor parte trovando supporto economico di alcuni sponsor, si è circondata di partner tecnici rigorosamente Made in Italy: Graziano Beltrami le ha fornito la Factor gravel con cui ha affrontato la parte iniziale; un'altra ditta emiliana, la Platum, le ha fornito la e-bike con motorino Triumph con cui ha proseguito e sta proseguendo l'opera; copertoncini a prova di foratura a cura di Vittoria e di Tannus, scarpe ad opera di Vittoria Shoes (azienda solo omonima di quella degli pneumatici), integratori by Pro Action, maglia by Rosti (il primo di costoro a credere attivamente in lei) ispirata alle trame dei suoi dipinti (sì, oltre a essere un personaggio poliedrico nel ciclismo Latifa è pure artista) e selle SMP con cuscinetto in gel per attutire le fatiche e le sofferenze della biciclettata off-road prolungata.

In un primo momento aveva anche una motorhouse per supporto e assistenza, guidata dal preziosissimo Antonio Perrotta e da papà Mustafa Benharara (detto Pino, abruzzese d'adozione) ma dopo aver constatato a più riprese l'impossibilità di farla transitare da certe vie secondarie e impervie Latifa ha deciso di dire grazie e rimandarla indietro. E con essa, la bici Factor. Per questo, a partire da Finale Ligure l'eclettica pedalatrice si muove esclusivamente sulla e-bike, scorrevolissima ma pur sempre 15 chili con 5 borse sempre appresso, senza usare troppo la spinta assistita per non scaricare la batteria. Con l'onore e l'onere, inoltre, di portar con sé la bandiera della capitale europea dello Sport donatale dalla città di Genova lungo il percorso.

La prosecuzione del viaggio attraverserà la Francia meridionale e transiterà in Spagna per poi traghettarsi sullo stretto di Gibilterra in Marocco, Paese di grande fascino e virtù ma dove in certe zone le donne che vanno in bici rischiano ancora di beccarsi qualche pietra addosso. Per evitare rischi e continuare la grande "catena della compagnia" lungo il percorso di Latifa, uno squadrone di familiari, amici, conoscenti e ammiratori è già all'opera in terra berbero-magrebina per scortarla e assisterla passo passo fino alla meta.

Già, quale meta? E soprattutto, con quale scopo? A parte lo spirito indomito di una vulcanica "sognatrice a pedali" Latifa fa tutto questo per arrivare fino all'Erg Chigaga a inizio dicembre e, nel frattempo, raccogliere fondi a sufficienza per poter costruire Casa Myriam (Myriam è il nome "originale" della Madonna, figura che unisce le tre religioni monoteiste) una struttura per bimbe e bimbi dove poterli far giocare, coltivare vocazioni artistiche e sportive, anche ciclistiche, in un'area povera come il sud del Marocco.

Il crowdfunding, in collaborazione con Banca Etica, è partito proprio ieri sul sito ufficiale creato da Susanna Pecora, gli sviluppi quotidiani di "From Maiella to Sahara" possono essere seguiti sui profili Facebook e Instagram sia del progetto (gestiti da Sophia Di Nicola) che da quelli personali di Latifa Benharara. Senza dimenticare, infine, il canale Youtube di cui si occupa il videomaker "Steve" Bocchi, che dall'Italia assembla i contenuti girati da Latifa stessa anche per mezzo di un drone guidato da intelligenza artificiale.

Alla fine dell'esperienza sarà realizzato un documentario che potrà essere di supporto per presentazioni e divulgazione futura del progetto: questa è una sorta di edizione zero, l'ideatrice assicura che ci saranno dei sequel.

Queste intanto le tappe completate finora:

Tappa 1 (6 ottobre) Sulmona - Pescara 77,5 km

Tappa 2 (7 ottobre) Pescara - Porto Sant'Elpidio 111,5 km

Tappa 3 (8 ottobre) Porto Sant'Elpidio - Fano 77 km

Tappa 4 (9 ottobre) Fano - Forlì 107 km

Tappa 5 (10 ottobre) Forlì - Firenze 114 km con passo del Muraglione

Tappa 6 (11 ottobre) Firenze - Pisa 96 km

Tappa 7 (12 ottobre) Pisa - Lerici 68 km

Tappa 8 (13 ottobre) Lerici - Sestri Levante 54 km

Tappa 9 (15 ottobre) Sestri Levante - Savona via Genova 110 km

Tappa 10 (18 ottobre) Finale Ligure - Sanremo 82 km

Tappa 11 (19 ottobre) Sanremo - Nizza 60 km

Tappa 12 (21 ottobre) Nizza - Mandelieu La Napoule 43 km

Tappa 13 (22 ottobre) Mandelieu La Napoule - Sainte Maxime 60 km

Tappa 14 (23 ottobre) Sainte Maxime - Mazaugues 78 km

La strada è ancora meravigliosamente lunga...

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Per Natale è arrivato un regalo postumo anche a Bruno Zanoni, la maglia nera più buona che la storia del ciclismo rammenti e che da abitante di Laigueglia aveva alimentato “il muretto dei ciclisti”, arricchito in questi giorni di una...


C’è chi dicembre lo dedica ai ritiri in Spagna e chi, invece, zitto zitto, ha già ripreso a gareggiare. Mattia Predomo ha cominciato il suo 2025 la scorsa settimana, con un weekend di sprint e progressioni al Track Cycling Challenge...


La conferenza stampa del presidente federale Cordiano Dagnoni e il Giro d’Onore hanno rappresentato anche un grande happening di commissari tecnici e collaboratori delle varie Nazionali azzurre. Il ct azzurro degli Under 23 Marino Amadori ha idee chiare in merito...


Due volte la Sei Giorni di Berlino, due volte quella di Rotterdam, ma anche quella di Ginevra e quelle di Fiorenzuola e Pordenone. E pazienza se oramai si riducono sempre più spesso a quattro, tre o persino due giorni. Nell'Italia...


«Il 2024 è stato un anno meraviglioso che mi ha fatto riscoprire tante cose belle e apprezzare ancora di più le persone che mi vogliono bene e mi stanno accanto». A rilevarlo è stato Francesco Lamon, azzurro dell'inseguimento a squadre...


I suoi record non si trovano sugli annuari del ciclismo né sul Guinness dei primati. Eppure – primo record – pochi sono stati chiamati tutta la vita con un altro nome. Eppure – secondo record – pochi, forse nessuno durante...


Matteo Fiorin chiude da protagonista il Gran Premio Novo Mesto su pista in Slovenia. In coppia con l'altro azzurro Matteo Donegà, il brianzolo della MBHBank Colpack Ballan CSB si è aggiudicato la Madison elite. I due azzurri hanno relegato in...


Altre tre conferme  in vista del 2025 per la formazione Continental Team Biesse Carrera Premac, guidata in ammiraglia dai direttori sportivi Marco Milesi e Dario Nicoletti. Per il secondo anno indosseranno nuovamente la maglia bresciana Tommaso Dati, Etienne Grimod e...


Le aziende importanti investono ingenti somme in innovazione, ma le più meritevoli di attenzioni hanno intrapreso vie importanti per ridurre l’impatto ambientale dovuto alle loro attività. Maxxis fa la sua parte e diviene più virtuosa nei confronti dell’ambiente grazie all’adozione di nuovi...


La più importante novità dell’11a edizione del Trentino MTB, è la nascita di un nuovo circuito di gare rivolto ai giovani e precisamente a tutte e tre le categorie riservate alla mtb giovanile: Giovanissimi, Esordienti ed Allievi.  Il nuovo Circuito...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024