Quante volte ci siamo emozionati nel vedere una Professional che lotta per vincere tappe nei grandi giri, o una Continental che s'inserisce con piena credibilità nelle corse professionistiche? Questa dinamica si può applicare e ritrovare pure in contesti "minori" dove una formazione dilettantistica, ancora alla ricerca del primo podio stagionale, verso fine anno riesce a sfiorare il successo al cospetto di squadre di egual categoria ma dall'organico più blasonato.
Questo è accaduto domenica nell'Alta Padovana Tour, la gara Elite tra Cittadella e Tombolo dove sul podio, in mezzo a Simone Buda della Solme Olmo e a Matteo Baseggio della Trevigiani, è salito Francesco Lonardi del team Trentino diretto da Igino Andreis. Per Buda era la quinta vittoria stagionale, per Baseggio il terzo posto ha fatto seguito al trofeo Bottecchia vinto quindici giorni prima a Fossalta di Piave. Per Lonardi invece (nessuna parentela col professionista Giovanni, anch'egli velocista) era appunto il primo podio stagionale, sia per lui che per la squadra.
I ragazzi in maglia rossa e maniche bianche del Trentino sono riusciti a marcare stretto avversari del calibro dell'ex Zalf Matteo Zurlo o Tommaso Bessega della Polti Kometa U23, suscitando il plauso del pubblico presente in gara per la compattezza mostrata nelle manovre finali dei treni. Il trio di U23 1° anno Filippo Serafini, Tommaso Beretta ed Edoardo Puzzo ha svolto il perfetto compito di "angeli custodi" per il 2° anno Lonardi, che ha potuto festeggiare insieme a loro un 2° posto che vale più dei 4 punti ranking assegnati da regolamento.
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