Con la vittoria di Tadej Pogacar la Slovenia ha scritto una pagina importante della sua storia e per i prossimi mesi potranno vantarsi di avere in casa il campione del mondo. Il successo però non è arrivato da solo e un buon contributo è arrivato con Primoz Roglic, che è passato al comando della corsa, prima dell’attacco micidiale del suo compagno di squadra. «Sono contento di aver fatto parte di questo evento – ha detto Roglic – Quello di oggi è stato un vero e proprio momento storico importante».
Già nei giorni scorsi Roglic aveva detto che avrebbe aiutato il connazionale a vincere il Mondiale e così è stato. Pogacar ha vinto e Roglic è arrivato al sessantanovesimo posto con un ritardo di oltre 12 minuti. «La sua è stata una corsa eccellente, perfetta. Penso che Tadej abbia seguito il suo istinto, nello stesso modo in cui ha vinto molte altre volte nella sua carriera. È stato davvero fantastico».
Lo sloveno aveva iniziato l’anno pieno di aspettative, vestendo i colori della Red Bull-Bora Hansgrohe. Il suo obiettivo principale era il Tour de France, ma le cadute durante la corsa gialla lo hanno costretto al ritiro. Poi c’è stata la Spagna in agosto, dove ha conquistato la Vuelta per la quarta volta nella sua carriera.
«E’ stato un onore per me far parte della nostra squadra nazionale e di aver ottenuto una così grande vittoria. Di solito io e Tadej gareggiamo uno contro l'altro, ma questa volta facevamo parte della stessa squadra. Sono felice di averlo aiutato».
Roglic e Pogacar ieri hanno corso con gli stessi colori, quelli della Slovenia, ma tra pochi giorni torneranno ad essere rivali, prima in Emilia, poi alle Tre Valli varesine e per finire al Giro di Lombardia.