POGAČAR: «HO LA SENSAZIONE CHE LA MILANO-SANREMO POSSA DIVENTARE LA MIA MALEDIZIONE»

PROFESSIONISTI | 24/09/2024 | 17:30
di Carlo Malvestio

Durante la trasferta canadese, in cui ha ovviamente lasciato il segno vincendo il GP di Montreal, Tadej Pogačar ha avuto modo di intervenire come ospite nel podcast del dottor Peter Attia, fornendo tante considerazioni interessanti su ciò che è stato della sua carriera e ciò che sarà.


Abbiamo raccolto gli estratti più interessanti. 


Sulla prima vittoria al Tour. «La chiave di quel successo? Eravamo tutti spensierati. Era il mio primo Tour, ero già sicuro del 2° posto e della maglia bianca. In squadra eravamo tutti contenti, avevamo già fatto preparare la bici bianca. E invece sulla Planche des Belles Filles è uscito fuori uno dei giorni più belli della mia vita. Incredibile».

Sul crollo sul Col du Granon al Tour 2022. «Quel giorno sbagliai a seguire Roglic quando attaccò già sul Telegraph. Dovetti rispondere a 8-9 attacchi e in più sul Galibier provai pure ad attaccare in prima persona, pur sapendo che davanti la Visma aveva ancora Wout Van Aert. Fu una mossa davvero stupida da parte mia. Sul Granon crollai, ma non fu una crisi di fame, avrei potuto mangiare quanto volevo, ma dopo 10 scatti in salita il corpo presenta il conto a prescindere».

Sul Tour 2023. «Il post Tour dell’anno scorso non è stato piacevole, ero stressato e ansioso. Ho cominciato a calmarmi quando abbiamo capito che effettivamente l’infortunio alla Liegi aveva influito sulla prestazione e poi la medaglia al Mondiale di Glasgow ha messo un cerotto parziale. La vittoria al Lombardia, probabilmente, mi ha riportato sulla retta via».

La preparazione alle gare. «Da quando sono junior mi piace provare a simulare la gara in allenamento, quindi cerco salite vicino a casa mia con caratteristiche simili e le faccio un numero di volte tale da assomigliare alla corsa. Per esempio al GP Montreal c’erano salite da 4-5 minuti e per prepararmi ne ho fatte diverse del genere. In generale, però, le mie preferite sono quelle da 20 minuti di sforzo, con pendenza media sopra il 9%».

Sulla rivalità con Vingegaard. «Non so esattamente quanto l’infortunio abbia influito sulla prestazione di Vingegaard al Tour quest’anno, anche perché ha tenuto abbastanza nascosto il suo percorso di recupero, ma credo che un po’ abbia influito. Non tanto sui suoi numeri massimi, che sono stati eccellenti, quanto sulla resistenza e costanza nell’arco delle tre settimane. Nei prossimi anni continueremo a sfidarci al Tour de France, a spingere l’asticella più in alto e capire chi dei due è più forte».

Sulla continua crescita. «Quest’anno ho lavorato di più giù dalla bici, esercizi a corpo libero e palestra. E ogni anno che passa scendo più nel dettaglio della nutrizione, cosa che fino a 5 anni fa ignoravo quasi completamente. Penso di aver trovato il giusto bilanciamento col cibo, non mi pongo restrizioni troppo grandi, anche perché mentalmente sarebbe difficile da accettare, ma allo stesso non esagero e so quando concedermi qualcosa in più. Anche finita la stagione non mi lascio andare e continuo a mangiare bene. Sono arrivato al massimo a 69 kg di peso e durante la stagione peso sui 65 kg».

La salita più dura. «Per me sicuramente il Col de la Loze, visto che lì c’è stata probabilmente la mia peggior performance in salita l’anno scorso. Ma anche nel 2020, quando lo feci la prima volta (chiuse 3° la tappa, ndr), accusai molto la fatica poi».

La Milano-Sanremo. «Ho la sensazione che la Sanremo possa diventare la mia maledizione. Probabilmente morirò provando a vincerla (ride, ndr). Ci sono andato vicino a vincerla eppure la sento così lontana…».

Tanti obiettivi. «In ordine, vorrei prima vincere i Mondiali, poi la Sanremo e un giorno, magari, anche la Parigi-Roubaix se ce ne sarà l’occasione. E c’è anche la Vuelta, anche lì tornerò per provare a saldare il conto con la maglia rossa. Olimpiadi? Vediamo il percorso di Los Angeles 2028, speriamo sia per scalatori, ma per noi non hanno la stessa importanza che per altri sportivi. I Mondiali per me sono più importanti. E comunque ogni anno abbiamo già l’obiettivo della carriera, il Tour de France».

Troppe vittorie? «In realtà non sento tante persone dire che vinco troppo, che sono ingordo. Certo, qualcuno c’è, ma tutti abbiamo degli haters, è normale. Per il resto è più un dibattito che portano a galla i giornalisti e commentatori per aver qualcosa di cui parlare. Ma io non ci vedo nulla di male, anche perché quest’anno, sulle 12 tappe che ho vinto tra Giro e Tour, solo 7 le ho corse realmente per vincere con la squadra, poco più della metà, il resto me le sono trovate lì per le tattiche degli avversari».

Il record di vittorie al Tour di Cavendish. «È qualcosa di incredibile. Personalmente non ci penso, anche perché non sai mai quando sarà la tua ultima vittoria. Voglio solo continuare a divertirmi e a pensare Tour dopo Tour. Poi quando ti ritrovi il record a portata di mano allora cominci a pensarci». 

Sul Record dell’Ora. «Ero interessato fino a quando Ganna non ha fatto segnare il nuovo record. Ora diventa veramente difficile, ha fatto qualcosa di eccezionale, e mi ha fatto passare un po’ la voglia (ride, ndr)».

Sul Mondiale di Zurigo. «So che ho potenzialmente ancora tanti anni per vincerlo, ma prima lo vinco e meglio è, così mi tolgo questa pressione di dosso».

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COMMENTI
Un paio di cose interessanti
24 settembre 2024 18:57 Bullet
Quindi il polso aveva influito mentre finire caricato con l'ossigeno in ambulanza non è chiaro, beh per lui è sicuramente meglio dire che era in forma per essere dichiarato numero 1 assoluto. Invece chi lo critica perché vince troppo è solo perché è un heater, come no tutti col paraocchi quelli che lo hanno criticato. Parte più interessante l'allenamento e l'alimentazione su cui ci sarebbe da ragionare sul fatto che è lui che sceglie senza seguire per forza sempre delle tabelle come ormai noi facciamo già da esordiente.

Rispetto
24 settembre 2024 20:02 Thelonious
Come ha detto Moreno Moser in TV, la scelta di Pogacar di non lasciare niente a nessuno significa rispetto per la corsa e rispetto per il pubblico. Anche rispetto per la squadra e per i compagni, dico io, che sicuramente, anche per motivi economici, hanno più piacere a veder vincere lui piuttosto che un altro. Bravo Tadej, continua così: i regali, come diceva Merckx, si fanno a Pasqua e Natale e mai in corsa.

Bullert
24 settembre 2024 20:12 Anbronte
Ma tu quando Pogacar vinceva da juniores il Lunigiana e a 20 anni arrivava terzo alla Vuelta dove cavolo eri?

SUlla Sanremo
24 settembre 2024 20:14 JeanRobic
Se la vinta Nibali può vincerla anche Pogi, senza nulla togliere allo Squalo.

@Bullet
24 settembre 2024 21:12 Frank46
Aldilà che più passa il tempo e più assomigli sempre di più al profilo di un haters perché parli poco di ciclismo e tantissimo di Pogacar e sempre in modo negativo, mi sembra abbastanza ovvio che lui possa sapere con certezza solo come stava lui nel Tour di due anni fa e non come stava un suo avversario.

È inutile paragonare gli infortuni in base al rischio che hanno corso.

Bisogna sapere di preciso quanto tempo sono stati senza poter andare in bici e quali sono le loro capacità personali di trovare la massima condizione con il minor tempo possibile e maggiore facilità possibile.

Te lo sai?

Pogacar non lo sa ciò che riguarda Vingeegard!

Te sai ciò che riguarda entrambi?

Sai pure ciò che gli passa per la mente e che è un super egocentrico che vuole screditare Vingeegard per innalzare se stesso?

Poi avrebbe pure bisogno di dimostrarlo secondo te che è il ciclista più forte del mondo?

Se Vingeegard si vuole mettere in gioco e con ottimi risultati non solo al Lombardia e alla Liegi ma anche alla Milano Sanremo e al Fiandre può avere senso fare paragoni, altrimenti i paragoni possono stare solo nella tua testa e di altri come te a cui sta evidentemente sulle balle Pogacar e non riescono ad essere obiettivi.

@anbronte
24 settembre 2024 21:12 Bullet
Non si parla di quanto uno è forte, come se i campioni del passato non dominassero già prima del professionismo, ma di come si corre e gestisce quella superiorità, di esempi ce ne sono tanti ma probabilmente è meglio dire che a concedere qualcosa si passa per scemi al giorno d'oggi.

JeanRobic
24 settembre 2024 21:25 Bicio2702
Nibali ha vinto la Sanremo approfittando del fatto che il gruppo badava solo Sagan nel suo momento migliore. Quando è scattato, tutti aspettavano Sagan e non si è mosso, e Nibali ha preso quei 10-12 " che ha mantenuto in discesa. Il resto è storia.

Furbo
24 settembre 2024 22:33 Cicorececconi
Dichiara che il suo infortunio al polso ( ripeto, al polso ! ) ha influito sul suo Tour 2023, mentre quello di Vingegaard ( costole rotte,clavicola rotta e pneumotorace ! ) non sa se ha influito sul Tour 2024. Roba da non credere ! Vada ad informarsi cosa vuol dire stare 2 settimane in un letto di ospedale !!! Assurdo

Frank46
25 settembre 2024 00:33 fransoli
Tempo perso gli haters non sanno neanche leggere, basta vedere cosa ha scritto il visma boy sopra. È evidente che trollano altrimenti bisognerebbe ipotizzare qualche problema cognitivo perché hanno cambiato di sana pianta il senso di quanto detto da pogacar. Poi se non vincesse il mondiale magari saranno qua a parlare di stagione fallimentare 🙄

@Cicorececconi
25 settembre 2024 01:00 zcai22
Scusa eh, ma dice esattamente "credo che un po’ abbia influito. Non tanto sui suoi numeri massimi, che sono stati eccellenti, quanto sulla resistenza e costanza nell’arco delle tre settimane". Non mi pare abbia sminuito per nulla l'infortunio di Vingegaard. Suvvia ragazzi, almeno leggiamo prima di indignarci inutilmente

Suvvia
25 settembre 2024 01:36 libero pensatore
Bisogna farsene una ragione, Vingegaard è un campione Pogacar è un fuoriclasse,non c'è niente di male ammetterlo.

@Bullet
25 settembre 2024 05:19 Franco P.
Il più forte deve vincere, sempre! È la legge dello sport. Se Pogacar è talmente superiore agli altri i problemi sono di questi ultimi. Ma di cosa stiamo parlando? Lui può passare alla storia come il nuovo cannibale del ciclismo, ma no! Non deve perché non sta bene, ma per piacere.....

Fransoli
25 settembre 2024 06:19 Cicorececconi
Quanto a cognizione,il test fallo!" Un po' abbia influito". Leggi bene assieme al tuo altro nick. Un po'....si e' mezzo distrutto, ma e' un po'. Altro che test cognitivo ! 🤣

@zcai22
25 settembre 2024 07:46 Angliru
Ti manca questo pezzo prima "Non so esattamente quanto l’infortunio abbia influito sulla prestazione di Vingegaard al Tour quest’anno, anche perché ha tenuto abbastanza nascosto il suo percorso di recupero".
Nascosto cosa significa ? Deve inviare a Pogacar posizione e dati ? Mi sembra Vingegaard sia stato abbastanza bistrattato. Su questo sito, nella rubrica di Cipollini si cito' che tra una chiacchierata tra lo stesso ed un medico, si ipotizzava che l'infortunio era meno grave del previsto. Poi fai tu

Zcai22
25 settembre 2024 08:56 Greg1981
Peccato che metta il dubbio. Come te e il tuo amico Fransoli. O sbaglio ? Dalle 00:33 alle ore 01:00 ci avete pensato bene 😁

@Angliru
25 settembre 2024 09:41 zcai22
Proprio perché non ha i dati di Vingegaard non può sapere esattamente come stava, fatto sta che dice che per lui ha influito. Il danese è comunque andato fortissimo al Tour, ha fatto i numeri migliori per sua stessa ammissione

@franco p.
25 settembre 2024 11:03 Bullet
Passare alla storia come un cannibale...ben per lui ma per molti poi rimane questa ingordigia anche in tappe dove una tappa in meno non avrebbe significato niente per lui e a ben vedere di "cannibali" entrati nel cuore della gente me ne ricordo pochi forse nessuno.

@Bullet
25 settembre 2024 11:06 Frank46
Stai rispondendo a me?

Franco P non sono io e mi risulta che non abbia postato alcun commento quell' utente.

Caso vuole che anche io mi chiami Franco e anche il mio cognome inizi con la P ma è un altro utente.

Il mio nick è Frank46, quindi se mi vuoi rispondere devi fare riferimento a questo nick.

In ogni caso non ho capito nulla del tuo ultimo messaggio quindi non riuscirei comunque a risponderti.

Alla fine
25 settembre 2024 14:12 Angliru
Alla fine caro Zcai22 , l'importante e' aver messo in dubbio un infortunio di un collega. Cosi passa il messaggio che se uno si fracassa mezzo, massì e' uguale ad uno scafoide rotto. Giusto

Bravo Libero Pensatore
25 settembre 2024 14:30 lele
Nulla da aggiungere🤙

Perfettamente d'accordo
25 settembre 2024 14:41 alevr86
Sono completamente d'accordo con chi ha detto che Vingegaard è un campione ma Pogi è un fuoriclasse assoluto

@frank
25 settembre 2024 18:02 Bullet
No, stavo rispondendo a franco p. che c'è tra i commenti e mi aveva posto una questione.

@bullet
25 settembre 2024 19:55 Frank46
Ah ok, non avevo letto bene.

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