Rispettando i pronostici della vigilia che la davano tra le principali accreditate al successo finale, una monumentale Cat Ferguson ha sbaragliato il campo nella cronometro juniores riservata alle donne. Con il tempo di 23'49" la britannica ha infatti conquistato l'oro con 34 secondi di margine sulla slovacca Viktoria Chladoňová (argento) e 36 sulla connazionale Imogen Wolff il cui bronzo ha coronato una giornata da ricordare per il movimento inglese.
L’Italia invece, con Misia Belotti 27ᵃ (2'11 il suo ritardo finale) e Elena de Laurentiis 40ᵃ (2'48" il passivo), ha concluso lontano dalle posizioni nobili dall’ordine d’arrivo.
LA CORSA. Dopo l’avvicendamento in testa nelle prime fasi di gara tra le kazake Burenkova e Yelkina, la prima a far registrare un tempo sensibilmente più basso della concorrenza è Viktoria Chladoňová. La ceca, partita per ventesima, vola i 18,8 chilometri della prova a oltre 46 km/h, un passo che nessuno nelle fasi successive al suo arrivo riesce a replicare. Né Nothum, né Rawlinson, né la belga Seynave riescono infatti ad avvicinare il 24’24 del bronzo europeo di specialità e così la slovacca staziona a lungo sulla hot seat. Bisogna attendere Imogen Wolff per vedere qualcuno in grado di pareggiare il crono della futura portacolori del Team Visma Lease a Bike: nel finale però, dopo esserla finita davanti per 14 centesimi all’intermedio di Seestrasse, la britannica non ha l’abbrivio giusto per confermare il primo posto di metà gara e così per appena due secondi chiude alle sue spalle con un crono che comunque le varrà il bronzo. Tocca dunque, risoltisi in un nulla di fatto gli assalti al podio anche della norvegese Aasebø e della neocampionessa continentale Ostiz, alle ultime partenti provare a stravolgere l’ordine d’arrivo, una missione questa in cui falliscono sia Lauren Bates (quinta alla fine) che Fee Knaven (ottima seconda all’intertempo ma in seguito quarta al traguardo) ma non Cat Ferguson. La forte ragazza britannica, infatti, imposta fin dalle prime battute un’andatura insostenibile per le altre e in questo modo, dopo il miglior tempo dopo 9,4 chilometri, arriva a far registrare al traguardo un 23’49 che le vale l’oro davanti a Chladoňová e Wolff. La Gran Bretagna così, già sul gradino più alto del podio con Zoe Backstedt due anni fa, si riappropria del metallo più prezioso nella crono junior donne dei Mondiali, prova questa dove la nazione d’oltremanica non ha mai mancato l’appuntamento con la medaglia nelle ultime sei edizioni.
L’Italia invece termina lontano da quel podio conquistato dodici mesi fa da Federica Venturelli (bronzo a Glasgow) e vede Belotti e de Laurentiis archiviare entrambe la prova con un gap superiore ai due minuti.
ORDINE D’ARRIVO
1. Cat Ferguson (GBR) - 23:50
2. Viktória Chladoňová (SVK) a 0:34
3. Imogen Wolff (GBR) a 0:37
4. Fee Knaven (OLA) a 0:48
5. Kamilla Aasebo (NOR) a 0:55
6. Lauren Bates (AUS) a 0:58
7. Paula Ostiz (SPA) a 1:04
8. Messane Bräutigam (GER) a 1:09
9. Megan Arens (OLA) a 1:09
10. Sidney Swierenga (CAN) a 1:09
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