Oggi sulle strade delle Fiandre andrà in scena l’edizione numero 30 del Campionato d’Europa su strada. Jonathan Milan, Mathieu Van Der Poel, Jasper Philipsen (e via elencando) si contenderanno la maglia con banda blu e stelle della Comunità Economica Europea. Ora i Campionati d’Europa su strada sono un carosello con tutte le categorie e specialità . Alle origini il titolo era uno solo. Alla prima edizione dell’Europeo strada, anno 1995, parteciparono i dilettanti. Ribadiamo: “dilettanti”, poiché la categoria Under 23 ovvero con atleti dai 19 ai 22 anni è nata ufficialmente nel 1996. La storia del Campionato d’Europa è cominciata bene, con un podio che non si può dimenticare: primo Mirko Celestino, ligure di Andora, secondo Romans Vainsteins (Lettonia) e terzo Giuliano Figueras, campano di Arzano.
Nel 1995 il primo Campionato continentale d’Europa si svolse a Trutnov, in Repubblica Ceca, e il podio fu prestigioso. Trutnov è nella parte più a nord della “ex” Cecoslovacchia, zona nota per il freddo pungente in occasione delle gare invernali di ciclocross. Mirko Celestino nel ’95 era dilettante di prima serie nella Polti, il vivaio dell’omonima squadra professionistica che l’abile manager Gianluigi Stanga aveva creato con la collaborazione di Antonio Bevilacqua.
Mirko è nato il 19 marzo 1974 ad Albenga, importante centro della Riviera di Ponente. Celestino partecipò al Campionato d’Europa dilettanti con la maglia della Nazionale, convocato dal ct Antonio Fusi, comasco di Guanzate. Celestino nel 1995 aveva iniziato molto bene la stagione col trionfo nel Trofeo Strazzi ad Albenga. Sotto la pioggia battente, sulle strade amiche, il forte corridore della Polti (ora avrebbero abbinato “Development” al brand) staccò tutti e ottenne una delle vittorie più belle della carriera giovanile. Poi in aprile vinse il Palio del Recioto a Negrar, altra gara di notevole lignaggio. Nel 1995 il Mondiale strada era in programma a Duitama, sulle alte quote della Colombia. L’ ultimo Mondiale “dilettanti” aveva l’altimetria proibitiva per Mirko: impossibile per lui farsi convocare, meglio concentrare tutte le attenzioni sul primo Campionato d’Europa.
A Trutnov missione compiuta: primo appunto Mirko, secondo Vainsteins, terzo Figueras. Sicuramente un meraviglioso ordine d’arrivo e non solo nei parametri del ciclismo giovanile. Vainsteins, nato il 3 marzo 1973, all’epoca del primo Europeo era tesserato per la Van De Veire – Guerciotti , squadra del Belgio. Romans era una forza della natura ma ancora non entrava nell’orbita dei teams professionistici. Grazie ad una felice intuizione di Giancarlo Mazza e Santo Orlandi nel 1997 venne tesserato come dilettante per la For 3, squadra bergamasca, e a suon di vittorie convinse tutti che il suo habitat ideale sarebbero state le classiche professionistiche . Nel 1997 Vainsteins si aggiudicò, tra l’altro, il Trofeo Vinavil a Villadossola, la Coppa Pinot a Montecalvo Versiggia, Campionato del Mondo militari a Sant’Ermete di Sant’Arcangelo di Romagna e altre 4 gare. I successi a ripetizione del 1997 convinsero Gianni Savio a far debuttare Romans nel 1998 alla Kross-Selle Italia professionistica. E già al debutto nella massima categoria la Vainstens riuscì a vincere 6 corse compreso il Gran Premio di Larciano.
Prima di conquistare la medaglia di bronzo all’Europeo di Trutnov il campano Giuliano Figueras, classe ’76, aveva già l’etichetta di ragazzo prodigio del ciclismo. Il corridore di Arzano nel 1995 – tesserato alla Zalf Euromobil- si è imposto a L’ Aquila nella prova su strada dei Giochi Mondiali Militari. E l’anno successivo a Lugano è diventato il primo Campione del Mondo su strada della categoria Under 23. L’ ordine d’arrivo del Mondiale 1996 è indimenticabile e con ogni probabilità irripetibile per l’Italia: 4 azzurri nelle prime 4 posizioni, autentico miracolo del ct Antonio Fusi. Primo Figueras, 2° Sgambelluri, 3° Sironi, 4° Paolino Bettini ( sì, proprio lui !) , e con Salvatore Commesso, nell’occasione gregario, al 10° posto. Sappiamo tutti cosa sono diventati Celestino, Vainsteins e Figueras post podio all’Europeo.
Mirko Celestino da professionista (13 i successi nelle corse in linea, altri nelle manifestazioni a ingaggio) sempre in squadre prestigiose come Polti, Saeco, Domina Vacanze, Milram, si è distinto come cacciatore di classiche vincendo tra l’altro un Giro di Lombardia, la Amburgo Cyclassics (si parla di Coppa del Mondo), Tre Valli Varesine, Trofeo Laigueglia, 2 Milano – Torino, il Giro dell’Emilia e tante altre belle competizioni. Solo un campione dello spessore di Paolo Bettini gli ha negato la vittoria alla Milano – Sanremo, anno 2003. Attualmente Celestino è ct azzurro della mountain bike.
Vainsteins esaurita la parentesi alla Kross-Selle Italia è diventato punta di diamante della Caldirola e alla formazione di matrice brianzola ha regalato, tra l’altro, la vittoria nel Campionato del Mondo di Plouay 2000. Un Mondiale vinto senza l’apporto di una squadra : negli ultimi 100 chilometri Vainsteins era l’unico lettone in corsa. Vainsteins, trionfatore anche in corse come Gran Premio di Chiasso, che vinse sotto la neve davanti a tanti campioni del professionismo, Coppa Bernocchi, tappe alla Tirreno-Adriatico, una tappa a Foggia del Giro d’Italia. Romans nella massima categoria ( 24 successi senza contare graduatorie speciali e circuiti a ingaggio) ha altresì indossato le maglie di Domo-Farm Frites, di cui era manager Patrick Lefevere, e quella azzurro-fucsia della Lampre.
Figueras nel 1997 ha corso tra gli Under 23 godendosi la maglia iridata, sfoggiandola nelle competizioni per la gioia di Egidio Fior e della Zalf, ha debuttato tra i professionisti al Gran Premio Costa degli Etruschi 1998 griffato Mapei-Bricobi. I successi nella massima categoria (14 in totale ) il simpatico napoletano li ha ottenuti soprattutto in maglia Mapei. In seguito ha gareggiato e vinto per la Panaria del manager Bruno Reverberi e alla Lampre con Beppe Saronni. Gran Premio di Chiasso, in cui ha trionfato due volte, tappe del Tour de Langkawi in Malesia, Giro del Lazio, Giro del Veneto, Settimana Coppi e Bartali, Giro dell’Appennino, la tappa di Saviore del Brixia Tour sono alcune delle perle di carriera del corridore di Arzano.
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