Ai cancelli del paradiso c’è una capanna, che è anche un rifugio, che è anche un ristorante, una base di partenza che per alcuni è già un punto di arrivo, dunque una base logistica e un punto informativo, e soprattutto un centro di ciclismo. Si chiama 100 Fonti Rent Bike.
Abruzzo, Monti della Laga. Di fronte, il Gran Sasso. E’ questo il paradiso. Si arriva dalla valle del fiume Vomano, sulla statale 80 che collega L’Aquila a Teramo. Si sale fino a Cesacàstina, a quota 1141 metri. Da qui, su uno sterrato di 2,5 km, si giunge allo chalet. E da qui, per altri sterrati, si entra in una rete di itinerari da vivere a piedi o a pedali. Il più conosciuto è quello battezzato Valle delle 100 Fonti, ma anche Valle delle 100 Cascate. Se si cammina, meglio il sentiero di sinistra (segnalato dal Cai), che entra nel bosco, sale fra i faggi, costeggia una parete obliqua di arenaria dove scorre, più o meno impetuosa a seconda della stagione, un torrente di acqua chiara e fresca, a volte impetuosa e travolgente. Se si pedala, meglio la carrareccia di destra (non segnalata ma ben visibile), a tornanti, la prima parte esposta al sole, la seconda immersa nel bosco. Le due vie si ricongiungono in un guado a quota 1759 metri vicino allo Stazzo delle laccere, ricovero estivo di greggi e mandrie. Per chi cammina, la via del ritorno può essere la carrareccia, più agevole. Per chi pedala, la via del ritorno non può essere il sentiero, troppo scosceso e pericoloso. Più in alto, dominanti però mai soffocanti, il Monte Gorzano (2458 metri) e la Cima della Laghetta (2369 metri).
Alla capanna-rifugio-ristorante-chalet 100 Fonti Rent Bike c’è la possibilità, oltre ovviamente a noleggiare le biciclette, di chiedere e ottenere informazioni, acquistare guide e libri, ristorarsi e riposarsi, collegarsi con il wifi. Panorama, solitudine e silenzio sono una medicina naturale, da godere ma anche da rispettare, custodire e proteggere. Cominciando dalle piccole cose: i rifiuti si portano a casa e si differenziano nella raccolta.
Ai cancelli del paradiso c’è – allora e ora, ancora - la terra, sotto forma di montagna, e c’è l’acqua, sotto forma di fonti o cascate, e c’è una bicicletta, sotto forma di ruote dentate, o ci sono semplicemente due scarpe, con suola armata. Armata di pulizia e volontà.
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