LA ZAMPATA DI RE LEONE. «L'EGOISMO DEI CAMPIONI È PIÙ CHE GIUSTIFICATO, GIUSTO COSI'. I NUMERI? DA VALUTARE...»

TOUR DE FRANCE | 20/07/2024 | 19:28
di Claudio Ghisalberti

La solita esibizione di Pogacar, che vince anche quando non vorrebbe (“non era questo il nostro piano”), Vingegaard che lotta indomito, Carapaz e Mas che se le danno in salita ma alla fine si vedono passare a fianco gli extraterrestri. 


Cipo, confesso: l’azione che mi ha fatto divertire è stato il doppio scatto in salita di Remco. Speravo andasse a segno.


«Ha fatto vedere che si comporta alla pari degli altri due. Poi ha voluto provarsi e avrà ottenuto informazioni che gli saranno molto utili per il suo futuro. Bravo Remco. E ti dico di più. A vederlo pedalare da dietro ho notato che ha i glutei ancora belli evidenti. Credo che un altro chilo, chilo e mezzo lo possa perdere». 

Ho ascoltato la telecronaca su Eurosport. I due commentatori (Gregorio, Magrini e Belli, ndr) credevano, o speravano, che Pogacar lasciasse la vittoria a Vingegaard. Tu che cosa ne pensi?

«Credo che ogni corridore debba fare quello che si sente. Non sai cosa passa nella testa dell’atleta in quel momento: i suoi sacrifici, i suoi sogni… Se fossi ancora un corridore non vorrei che emeriti sconosciuti giudichino le mie scelte. Con quale diritto lo possono fare?».

Guarda io se fossi un atleta e uno mi lasciasse vincere mi sentirei umiliato. Preferirei perdere con onore che vincere con un regalo.

«Ma infatti non è giusto lasciare vincere. Io non l’ho mai fatto ma forse io non sono così romantico o politicamente corretto. Ti ricordi il casino tra Armstrong e il Panta proprio al Tour. Lance sul Mobt Ventoux disse che lo lasciò vincere, Marco ribadì che lui lo aveva battuto. Si prese il merito della vittoria. Poi guarda il campione è un egoista. Ed è proprio questo sentimento, questa feroce attrazione per la vittoria, che ti porta a essere il migliore. Perché non ti dimenticare che dietro a un successo c’è una vita di sacrifici».

Alfredo Martini avrebbe detto rinunce, non sacrifici.

«Alfredo era un grande e aveva l’eleganza anche di trovare le parole più delicate. Rinunce. Ma spesso diventano sacrifici perché quando d’inverno piove e ci sono tre gradi e devi uscire ad allenarti è un sacrificio. Credimi».  

Tra l’altro, al di là delle frasi di circostanza, non mi pare che tra i due ci sia una grande amicizia.

«Come ti ho detto nei giorni scorsi, Tadej negli ultimi due anni ha sofferto molto le sconfitte. In questo Tour ha voluto umiliare il danese. Gli ha voluto fargli provare quello che ha provato lui in passato. Riguarda la cattiveria che Pogacar mette nelle prime dieci pedalate».

I commentatori Rai (Rizzato e Cassani, ndr), riferendosi alle prestazioni della maglia gialla, hanno detto che non ci sono elementi di sospetto. Io, visti i numeri stratosferici (anche oggi frantumato un altro record in salita: -3’32” sulla Couillole) diciamo che coltivo il dubbio. E sui social mi pare che i dubbiosi siano tanti. Dobbiamo credere ciecamente a quello che vediamo? Fidarci senza riserve perché altri garantiscono?

«Se lo dicono loro… Io non te lo so dire, però cerco di capire. Osservo tutti i dettagli possibili e immaginabili. L’azione delle sue gambe è qualcosa di mai visto prima d’ora. Osserva bene il movimento del femore, sembra automatizzato. Qualcosa che non subisce tensione e resistenza. Questo gli permette di essere sempre più agile degli altri. Va a 7,5 watt/kg facile. Oggi nella bagarre in salita ai -10 era come io e te quando dalla strada principale giriamo in discesa verso Pasito Blanco. Belli rilassati. Boh, forse madre natura ci ha dato qualcosa di diverso. A me il suo movimento tra rotula e anca mi colpisce. Facci caso». 

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Idem
20 luglio 2024 19:42 Cicorececconi
" Se fossi ancora un corridore non vorrei che emeriti sconosciuti giudichino le mie scelte. Con quale diritto lo possono fare?" Direi lo stesso se fossi Vingegaard e qualcuno dubitasse sulla gravita' del mio infortunio, parlando con medici che fanno ipotesi. Giusto Cipollini ? Oppure ho letto male ad inizio Tour ?

Per me
20 luglio 2024 21:12 canepari
ha voluto dirgli..

CARO DIAFANO DANESE...L'ANNO SCORSO MI HAI UMILIATO. VENIVO DALLA FRATTURA DELLO SCAFOIDE E MI HAI FATTO UN MAZZO COSÌ...
QUEST'ANNO TI SISTEMO IO....naturalmente sempre sportivamente....poi all'arrivo ti do la mano e ti faccio i complimenti....però voglio farti provare ciò che ho passato io....😁
La vendetta, sportiva naturalmente, è un piatto freddo e a volte senza pietà....sempre sportivamente parlando....

In linea col velocista
21 luglio 2024 01:10 Bullet
Data l'esperienza sul campo mi aspettavo un'opinione fuori dal coro almeno rispetto alla presa di posizione netta del direttore e invece no, si vede che la pensa ancora da velocista che bisogna cercare di vincere ogni tappa. PS: Ullrich dopo l'arrivo di Albertville lo abbraccio' per avergli lasciato la vittoria e sul Ventoux la questione era che se uno fa del bene non lo dice apertamente riferito al cowboy che invece lo ammise in conferenza stampa, questo gli diede fastidio non che lo lasciò vincere.

@cicorececconi
21 luglio 2024 07:22 Greg1981
E si, l'infortunio di Vingegaard era meno grave. Un'ipotesi che solo uno che ha pedalato tutta la vita, poteva fare. Roba da non credere.

A vincere fa bene
21 luglio 2024 10:03 Frank46
Ma se sei il più forte e non tiri un metro con la scusa che non ti vuoi intromettere per la battaglia per il 2° posto poi la volata non la fai.
Se fosse stato in difficoltà era giusto stare a ruota per poi cercare di batterlo allo sprint.
Così non è da campione quale è.
Sarebbe stato meglio stracciarlo sensa se e senza ma.

Frank46
21 luglio 2024 11:03 berna74
concordo con te, senza per questo tirare in mezzo discorsi su campioni veri e bimbi fenomeni, ha fatto così per risparmiare qualcosina anche per la crono di oggi, ne ha vinte 6 al giro e si è messo in testa di vincerne 6 anche al Tour. Secondo me ha sbagliato, sarebbero bastati un paio di cambi che tanto a quel punto ormai era chiaro che Evenepoel non avrebbe più potuto impensierire il secondo posto di Vingegaard e che pertanto una tirata di Pogacar non avrebbe certo influito sulla classifica,. Finora però non si può certo dire che la sua carriera si sia basata sull'opportunismo, quindi sentenze inappelabili io le lascio alla corte di cassazione.

@Berna74
21 luglio 2024 12:28 Frank46
No ma infatti non giudico né il campione né la persona, dico solo che per la prima volta qualche critica ci può anche stare anche se non si è degli ultras più interessati a tifare contro Pogacar che altro.
Molti hanno definitivamente tirato giù la maschera.
Poi il bello è che se l' anno scorso si diceva che il finale della Vuelta dello scorso anno non era stato il massimo della sportività e che ci sarebbe stata sicuramente tripletta ma avrebbe vinto Vingeegard e Kuss sarebbe arrivato 3° sei uno che gli rode che Pogacar ha perso il Tour contro Vingeegard e ti sta sulle balle la Visma!

What???
Uno dice che Vingeegard meritava di vincere la Vuelta e starebbe mostrando astio contro il danese perché ha battuto Pogacar al Tour??

What???
Uno dice che la Visma avrebbe fatto lo stesso tripletta e starebbe mostrando odio contro la Visma??

Queste stesse persone che non hanno accettato un semplice parere diverso dal loro oggi ogni giorno danno del dopato a Pogacar perché sta battendo Vingeegard.... Però al tempo stesso dicono che Vingeegard non sta neanche al 60% seno lo batteva a Pogacar! Lui comunque quelle prestazioni le fa da pulito.

L'occasione persa
21 luglio 2024 13:10 Mario Bibolini
Dare a dei commentatori degli emeriti sconosciuti è offensivo. Venendo a Pogaciar, fenomenale atleta, ieri ha perso l'occasione per entrare nel cuore di chi ama lo sport perché un campione viene ricordato anche per la sua generosità e ieri di generosità Pogaciar non ne ha avuta.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Quando lo contattiamo Luca Raggio è appena sceso di sella dopo una pedalata e ci conferma subito ciò che ieri in tarda serata aveva affidato ad un post sui social «Sì, correrò per la carica di presidente del Comitato Regionale...


Eva Lechner, plurititolata portacolori dell’Ale Cycling Team, reduce dalla vittoria ottenuta la scorsa settimana a Castelletto di Serravalle-Valsamoggia, domenica sarà di scena in Veneto a San Pietro in Gu per il 9° CX del Brenta-Trofeo Morbiato, gara nazionale valida come...


Con Ernesto Colnago è un continuo viaggio, nel passato e nel futuro. A novantadue anni suonati (il 9 febbraio saranno 93!) è un vero condensato di progettualità. Ha sempre qualcosa da fare, anche adesso che ha lasciato la sua Colnago...


I lettori più attenti se ne saranno già accorti, quelli che non masticano l'italiano come lingua madre ne saranno felici, per chi vuole allenare l'inglese ora ha un'occasione in più per fare pratica. Da oggi tuttobiciweb.it proporrà tutte le notizie anche...


La triste notizia l’ha diffusa con un post su Facebook suo figlio Giulio. A Cascina all’età di 69 anni dopo una lunga battaglia contro la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) è morto Luciano Galleschi, personaggio conosciuto in tutto l’ambiente del ciclismo...


Una festa in grande stile, con tanti ospiti e tanto divertimento, d’altronde ormai Alex e Johnny Carera ci hanno abituato a fare le cose in grande e anche questa volta hanno centrato l’obiettivo. Dopo la partita a padel del pomeriggio...


Remco Evenepoel è senza ombra di dubbio uno dei cronoman più forti al mondo e i titoli vinti dimostrano chiaramente la sua classe. Il belga ha fatto vedere tante volte le sue qualità e in questo 2024 ha conquistato sia...


Domenica, ad Anversa, in Belgio, scatterà la UCI Cyclo-cross World Cup 2024-2025 e con lei i grandi interpreti della disciplina cominceranno a scaldare i motori in vista di un inverno all’insegna del fango, dei prati e… della sabbia. La terza...


Protagonista assoluto della stagione 2024, Jonathan Milan aggiunge un'altra "maglia" alla sua collezione, quella bianca dell'Oscar tuttoBICI come miglior giovane della stagione. Nella graduatoria del Gran Premio ACM Asfalti, voluta dall'ex professionista Nicola Miceli, il friulano della Lidl Trek ha...


La storia del ciclismo italiano è ricca di corse che non si disputano più ma che hanno fatto la storia: per questo abbiamo pensato di proporvi una nuova rubrica che le tiri fuori dal cassetto dei ricordi. Se avete una foto...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024