BARCELONNETTE. Scorre via una tappa alpina che per la classifica non ha detto nulla. La nota forse più clamorosa è come Kwiatkowski ha perso la volata a tre che ha dato la vittoria di tappa al belga Campenaerts. Mi sa che oggi la zampata se la prende il polacco della Ineos.
Cipo, mi è subito venuta in mente una cosa che mi dici spesso: “Kwiatkowski a furia di farlo lavorare per gli altri ha perso le qualità da vincente”. Perché lui è quel corridore che, tra tante altre vittorie, a Sanremo è stato in grado di fulminare Sagan.
«Hai ragione. Lui non è più abituato a vincere e lo si è visto anche da come ha impostato la volata. Ha sbagliato tutto. E la stessa cosa sta succedendo a Van Aert. Ha fatTo due Tour a tirare come un matto e ora non è più lo stesso».
Cosa ti aspetti dalla tappa di domani con Vars, Bonette e Isola 2000? Io dico che Pogacar tenterà l’impresa epica.
«Non credo succeda molto. Secondo me gli avversari di Pogacar avevano un colpo da sparare e lo dovevano tenere per domani. Invece lo hanno sparato domenica e hanno sbagliato. Che Pogacar domani provi ad arrivare solo in giallo è probabile».
Facciamo un gioco, tralasciando l’aspetto economico legato al valore del risultato e parliamo solo dell’aspetto sportivo. Domani sei tu il diesse di Evenepoel, che cosa gli dici? Attacca e prova a far saltare il banco, punta a conservare il podio?
«Beh, scelta non facile. Credo che il consiglio migliore sia quello di aspettare e valutare l’andamento della tappa. Remco può benissimo puntare a vincere anche la crono finale a Nizza. Se ci riuscisse farebbe qualcosa di grandissimo, ma già così il suo Tour - a oggi - è straordinario. Secondo o terzo posto sul podio a me non cambierebbe molto. Penso che una seconda vittoria di tappa sarebbe meglio».