Il rischio è chiaro: come avvenuto ieri, anche oggi nella tappa 18 del Tour de France - la Gap-Barcelonette - c'è aria di battaglia per centrare la fuga che può andare al traguardo, il che significa chilometri e chilometri a più di 50 all'ora, una serie infinita di tentativi prima che il gruppo finisca le energie e lasci il via libera a chi vuole osare.
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I chilometri da percorrere sono 179,5, i gpm da superare sono 5 (tutti di 3a categoria), i metri di dislivello da scavalcare sono 3.100: non ci sono pendenze impervie ma tante occasioni per provare a fare la differenza e approfittare del via libera - ammesso che sia - dei grandi della classifica.
Si partirà da Gap e saranno subito saliscendi, un mangia e bevi continuo, infinito quasi. La prima difficoltà è il Col du Festre di terza categoria (3,9 km al 6,3%) al km 32,2, poi al km 57,5 si valica la la Côte de Corps (2,1 km al 7,2%). Si continua a salire e scendere fino al traguardo volante di Saint-Bonnet-en-Champsaur e poi si sale al Col de Manse (5,1 km al 3,6%) al km 97,3. Le ultime due difficoltà classificate sono poste nella seconda metà di gara: al km 121 a Côte de Saint-Apollinaire (7 km al 5,5%), poi al km 151,4 la Cote des Demoiselles Coiffées (3,6 km al 5,4%). Finito qui? No, il su e giù continua fini al falsopiano finale che porta verso il traguardo di Barcellonnette.
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