POGACAR. «MI SONO SPINTO AL LIMITE PER RESTARE CON JONAS, POI HO VISTO UNA POSSIBILITA' E...»

TOUR DE FRANCE | 14/07/2024 | 20:00
di Francesca Monzone

Per Tadej Pogacar oggi è arrivata una delle vittorie più belle al Tour de France. Il campione sloveno ha conquistato il traguardo di Plateau de Beille, superando il record della scalata fatto da Marco Pantani, quando in cima a questa vetta fu primo nel 1998. «Non avrei mai potuto immaginare un fine settimana migliore di questo. Contavo i chilometri fino al traguardo e non vedevo l'ora di arrivare. Sono super felice. Mi sto divertendo moltissimo in questo Tour de France, ho una grande squadra con me che mi sostiene».


Domani ci sarà il giorno di riposo e poi si partirà per la terza e ultima settimana di Tour. «Come tutti gli altri corridori anche io sono contento di arrivare al giorno di riposo. Cercheremo di recuperare e magari con i ragazzi ci gusteremo un caffè. Affronterò la giornata libera con un grande sorriso».


Probabilmente Vingegaard non riuscirà più a raggiungere lo sloveno e così Pogacar si sta preparando a conquistare la sua terza Grande Boucle, anche se la certezza della vittoria arriverà solo domenica prossima a Nizza. «Solitamente il Tour termina quando arriviamo sugli Champs-Élysées, ma quest'anno arriveremo a Nizza, quindi finirà quando vedremo la Promenade des Anglais. Certamente non prima e noi resteremo concentrati fino all’ultimo giorno».

La terza settimana è sempre la più difficile e anche se il vantaggio su Vingegaard è superiore ai 3 minuti, lo sloveno vuole essere prudente. «Bisogna sempre arrivare al traguardo, sarebbe un peccato fare sforzi così intensi e alla fine perdere il Tour per qualche secondo. Non sai mai cosa potrebbe succedere. È meglio avere due secondi di vantaggio in più e per questo ho sprintato anche oggi quando sono arrivato al traguardo e ho sempre pensato che Jonas potesse rientrare su di me».

Lo sloveno della UAE Emirates, ha scalato il Plateau de Beille più velocemente di Marco Pantani nel 1998, migliorando il tempo. «Non so come corresse Pantani, sono passati quasi trent'anni. Oggi la Visma ha tenuto un passo fortissimo fin dall'inizio della salita. Poi Jonas ha fatto la maggior parte del lavoro finché non sono riuscito ad attaccarlo. Mi sono spinto al limite per poterlo seguire, sono semplicemente felice di questa vittoria. Stavo per cedere, ma quando ho visto che anche lui stava rallentando allora sono andato via».

Jonas Vingegaard ha attaccato in una parte molto ripida, ma Tadej la differenza l’ha fatta quando la salita era meno difficile ed è riuscito a prendere subito il vantaggio che voleva.

«Era una parte ripida della salita quando lui ha deciso di attaccare. Non volevo spingermi oltre fino alla fine e soprattutto, speravo che si stancasse, ma aveva un aspetto molto fresco. È stato durante il suo ultimo attacco che ho capito che avrei potuto fare la differenza e quindi ho provato. Ho corso forte fino al traguardo e sono felice di come sia andata».

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
C’è un missile a due ruote che sta inanellando record sulle salite delle Alpi: ad ottobre ha strappato a Jai Hindley il record di scalata dello Stelvio dal versante di Prato allo Stelvio, settimana scorsa si è preso il record...


Oltre a lavorare in vista della stagione 2025, BePink-Bongioanni "torna in sella" con alcune delle sue specialiste della bici a scatto fisso. Dal oggi a sabato 24 novembre Vittoria Grassi e Andrea Casagranda si misureranno con un importante appuntamento su...


Le amicizie che nascono da bambini e spesso sui campi da gioco, sono forse quelle più forti e che si ricordano per tutta la vita. Così è anche per Remco Evenepoel, che ha voluto mandare un video messaggio speciale ad...


Il conto alla rovescia è iniziato, mancano ormai pochissimi giorni a Beking che sarà nuovamente una perfetta occasione per vivere una giornata piena di emozioni e di impegno a sostegno dello sport, della sostenibilità e solidarietà. La quarta edizione promette...


Zandegù del 1940, Basso del 1945. Zandegù padovano di Rubano, Basso vicentino di Rettorgole frazione di Caldogno. Zandegù figlio di un fornaio, Basso figlio di un contadino. Zandegù unico figlio maschio secondogenito con sette sorelle, Basso primo di tre fratelli....


Sventola il tricolore sul gradino più alto del podio dell'Oscar tuttoBICI Visit Malta riservato agli Under 23: ad imporsi è stato infatti il Campione Italiano della categoria Edoardo Zamperini della Trevigiani Energiapura Marchiol - tra l'altro già vincitore dell'Oscar nel...


Una strada lunga (per ora) 70 anni, iniziata con la bottega dell'allora ventiduenne Ernesto Colnago a Cambiago e che ieri, a quattro anni e mezzo dal passaggio al fondo emiratino che possiede il team UAE, ha posto una pietra miliare…...


La stagione dei professionisti su strada è finita da meno di un mese, ma per alcuni è già tempo di riprendere la preparazione in vista del 2025 come sta facendo il diciannovenne Leonardo Vesco che milita nel team MBH Bank...


Come si può vivere a lungo e bene? Cosa possiamo fare per invecchiare meglio? Esistono dei momenti della vita in cui dobbiamo imparare a leggere i segnali che ci manda il nostro corpo e provare a cambiare i nostri comportamenti?...


Questa sera alle 20.30 sulle frequenze di Teletutto va in onda una nuova puntata di Ciclismo Oggi, lo storico appuntamento dedicato al ciclismo giovanile. La stagione agonistica è giunta al termine ed è il momento giusto per rivivere alcuni dei momenti più...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024