Jonas Vingegaard e la sua squadra non sono troppo preoccupati per il ritardo accumulato oggi: «Non sono troppo preoccupato – ha detto Vingegaard dopo il traguardo – Oggi ha semplicemente vinto il più forte ma il Tour non è finito e ci sono ancora diverse opportunità».
I conti si sono fatti sul traguardo della quattordicesima tappa della corsa gialla, con arrivo a Saint Lary Soulan Pla d’Adet, dove Pogacar ha tagliato il traguardo con 39” di vantaggio su Vingegaard e 1’10” su Evenepoel. «Domani sarà un nuovo giorno e ci saranno altre opportunità. Speri sempre di non perdere tempo sul traguardo, ma oggi è successo ma non è un distacco eccessivo».
La classifica generale adesso è cambiata e alle spalle di Pogacar è arrivato Vingegaard che ha spodestato Evenepoel. Lo sloveno comanda con un vantaggio di 1’57” sul danese e 2’22” sul belga. Le opportunità per ribaltare la situazione non mancheranno e già con la tappa numero 15 i distacchi in classifica generale possono cambiare.
«Il Tour sicuramente non è ancora finito, ci aspettano ancora tante tappe difficili e anche più adatte a me. Rimaniamo positivi e continuiamo a credere nel successo finale».
Domani ci sarà un’altra tappa sui Pirenei con arrivo a Plateau de Beille e un dislivello di 4795 metri su una distanza 197,7 chilometri. Le salite da affrontare saranno 5 e quella finale che porterà al traguardo, sarà lunga 15,8 chilometri con pendenze che arriveranno al 15,3%.
«Penso che il Tour si possa ancora vincere e domani finiremo sul Plateau de Beille con una salita diversa rispetto ad oggi. Oggi Tadej aveva una squadra molto forte, ma anche noi stavamo bene. Ho sempre avuto qualcuno con me, quindi penso di poter essere contento della prestazione della squadra. Se con Sepp Kuss sarebbe stato diverso? Certo ci manca, ma anche il resto della squadra sta facendo molto bene».
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