Quello che scatta sabato 29 da Firenze sarà un Tour speciale per un corridore speciale: Romain Bardet. Che affronterà la Grande Boucle per l'ultima volta ma proprio alla vigilia ha firmato un prolungamento di contratto con il Team dsm-firmenich PostNL: nel 2025 Bardet disputerà il Giro d'Italia e poi chiuderà la sua carriera agonistica con il Delfinato.
Originario di Brioude, Romain ha esordito tra i professionisti con l'AG2R La Mondiale nel 2012 e nel corso degli anni è diventato uno dei corridori più importanti e rispettati del gruppo, ma anche uno dei più amati dai tifosi di ogni Paese.
Grande speranza del ciclismo transalpino, nel suo palmares ci sono i podi al Tour nel 2016 e nel 2017, tre vittorie di tappa, una maglia a pois, un argento mondiale e tanti piazzamenti nelle classiche più prestigiose.
Da quando è entrato a far parte del Team dsm-firmenich PostNL nel 2021, ha assaporato il successo alla Vuelta a España con una vittoria di tappa, ottenuto la top ten in classifica generale al Giro d'Italia e al Tour de France e un bellisimo secondo posto quest'anno alla Liegi-Bastogne -Liegi.
Non solo, nel 2022 gli è stato assegnato il premio International Fair Play per la sua sportività mostrata nei confronti di Julian Alaphilippe quando, dopo una brutta caduta alla Liegi, si è fermato ad assistere l'amico rinunciando ai sogni di gloria.
Come detto, il prossimo anno Bardet concluderà la sua carriera al Critérium du Dauphiné, una gara che ha un significato personale per lui. Ma non si fermerà: continuerà infatti a difendere i colori della formazione olandese cimentandosi nel gravel. Romain prenderà parte a molte gare fuoristrada durante la seconda metà dell'anno e potrà nel contempo trascorrere più tempo con la sua giovane famiglia.
Parlando dei suoi piani per il prossimo anno Romain ha detto: «In questo team mi sono trovato benissimo ed è stata una scelta naturale quella di continuare: questo è il modo in cui sognavo di finire la mia carriera. Spero di ottenere ancora qualche grande vittoria con la squadra nel 2025, soprattutto al Giro, punto al successo di tappa che mi manca. Sento anche di voler restituire qualcosa alla squadra in questa gara dopo averla affrontata insieme tre volte. Continuerò anche a lavorare con i corridori più giovani della squadra e ad aiutarli a raggiungere i loro obiettivi. Il Delfinato sarà la mia ultima gara su strada, poiché è la mia gara preferita del calendario. È la mia gara di casa, sono le strade su cui mi allenavo molto, quindi non potrebbe esserci un posto migliore per chiudere la mia carriera su strada. Dopodiché affronterò con entusiasmo una nuova sfida; nel gravel: sarà una sorta di transizione per me, ma darò il massimo in alcune corse internazionali e spero di fare bene anche ai Mondiali di Nizza nel 2025».
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