L’obiettivo è quello di avvicinare sempre più i ragazzi al professionismo - molti dei quali alternano già l’attività U23 con quella dei grandi - e allora ecco che il Giro Next Gen 2024 mette sul piatto 8 tappe adatte a qualsiasi tipo di corridore. Cronometro, volate, tappe miste e arrivi in salita, non manca davvero nulla.
Si corre dal 9 al 16 giugno e si scatterà da Aosta con una cronometro individuale di 8,8 km con partenza e arrivo proprio dal capoluogo valdostano. Vista l’area geografica, è impossibile garantire una prova totalmente pianeggiante e infatti, a metà percorso, i corridori saliranno da Località Grande Charriere a Beauregard (salita di circa 1200 metri), dove è posto l’intermedio. La prima Maglia Rosa, quindi, dovrà essere molto brava a gestirsi su un percorso piuttosto insidioso.
La seconda tappa si sviluppa interamente nel cuore della Valle d’Aosta. Si parte da Aymavilles, cittadina immersa nel verde di vigneti e frutteti, dominata dalla Grivola, nonché porta d’accesso al Parco Nazionale del Gran Paradiso, e si va in direzione Courmayeur, dove è posto il traguardo volante. La tappa poi prosegue fino alla Côte de Champ de Vigne, da superare a 8 km dall’arrivo, che potrebbe scompaginare i piani degli uomini veloci e aprirsi invece ai finisseur. Il traguardo è posto a Saint-Vincent, la cosiddetta “Riviera delle Alpi”, dove sarà premiato il vincitore dopo 107 km di battaglia.
Terza tappa e già si comincia a salire in maniera piuttosto decisa. Si parte da Vèrres e dopo 110 km piuttosto movimentati, che porteranno il gruppo dalla Valle d’Aosta al Canavese e a risalire le valli del Lanzo, una volta arrivati a Ceres, si comincerà a salire per i 1761 metri di Pian della Mussa, famoso per il suo acquedotto. Parliamo di una salita vera, lunga 20,1 km, abbastanza pedalabile per 16 km, con pendenze dal 4 al 6%, e poi più impervia nella parte finale, con pendenze costanti tra il 9 e il 10%. Chi punta a conquistare la Maglia Rosa dovrà per forza di cose farsi trovare pronto e, perché no, cominciare a mettere un po’ in difficoltà tutti gli avversari.
Dopo tre giornata tirate, il quarto giorno, gli sprinter avranno finalmente spazio per provare a lasciare il proprio timbro sul Giro Next Gen 2024. La Pertusio - Borgomanero di 139 km, infatti, non presenta difficoltà altimetriche, se non il GPM, breve e semplice, di Traversagna a 34 km dall’arrivo. Nel finale, a Borgomanero, un circuito di circa 11 km da ripetere due volte deciderà il vincitore della quarta tappa.
Chi tra i velocisti non sarà riuscito a lasciare il segno il giorno prima a Borgomanero, avrà subito modo di rifarsi nella Bergamo-Cremona di 138 km. Dal punto di vista altimetrico, la tappa è ancora più semplice, visto che è una vera e propria tavola da biliardo, tranne che il piccolo zampellotto della salita di Belfuggito, a metà percorso.
Altimetria alla mano, è probabilmente la tappa regina del Giro Next Gen 2024. La Borgo Virgilio - Fosse di 160 km, infatti, presenta 4 GPM e l’arrivo in salita, per un totale di 3200 metri di dislivello. Chi vorrà vincere la corsa dovrà per forza di cose muoversi qui, perché poi potrebbe essere troppo tardi per ribaltare una situazione di classifica deficitaria. Dopo 55 km pianeggianti, la prima salita porterà i corridori a Fane da Negrar di Valpolicella (circa 10 km passando per Prun), ma le pendenze cominceranno a farsi più cattive nell’asperità seguente, che va verso Righi. Sono 4 km all’8,2% che sicuramente rimarranno nelle gambe ai corridori. Dopo il traguardo di Marano di Valpolicella si tornerà quindi a salire verso Cavalo (8,3 km al 5,6%), con scollinamento previsto a 43 km dall’arrivo. Sarà però la salita finale di Fosse a decidere la tappa: 9 km all’8,5%, destinati a fare grandi differenze tra gli uomini di classifica.
Non è ancora tempo di festeggiare al Giro Next Gen 2024, perché se è vero che la tappa della Valpolicella potrebbe dare una spallata quasi definitiva alla classifica generale, dall’altra parte le ultime due frazioni nascondo ancora trabocchetti. La Tappa 7, la Montegrotto Terme - Zocca di 180 km, è molto facile nella prima parte, ma poi l’arrivo è in salita nella località modenese, senza considerare che parliamo della tappa più lunga di questa edizione. La salita finale misura poco più di 11 km e la pendenza media è del 4,3%, che però non è del tutto veritiera, visto che la salita è interrotta da un tratto di falsopiano di circa 2 km che la fa sembrare più facile di quel che in realtà è. Il tratto più complicato è quello finale, visto che la rampa che porta a Zocca ha pendenze costanti sopra il 10%.
L’ultima tappa, che promette scintille fino all’ultimo chilometro, partirà da Cesena. In avvio si affronteranno le salite di Strigara e Formignano, ma sarà il circuito finale di Forlimpopoli, lungo 16,8 km e da ripetere 4 volte, a decidere la tappa e, forse, il Giro Next Gen. In ogni tornata, infatti, andrà affrontato lo strappo di Bertinoro (circa 2,5 km con pendenze al 6-8%), posto a 7 km dal traguardo, che alla lunga potrebbe creare selezione e spingere qualcuno a provarci seriamente. In totale, saranno 137 i chilometri da affrontare.
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